DIARIO DI BORDO
Ogni bella località o luogo ha i suoi villeggianti e spesso
si tratta di orde barbariche che, fuori dal loro ambiente naturale, riescono ad
infrangere ed ignorare ogni regola del vivere civile.
Anche noi abbiamo del turismo in Colonia.
Da tre anni ospitiamo un cliente fisso: TEMISTOCLE.
Un gattone grigio marmorizzato, intero e visibilmente di
proprietà di qualche famiglia che abita nelle vicinanze.
Si affaccia in Colonia un paio di volte all’anno, in
concomitanza delle sue scorribande sessuali, rimane alcuni giorni (solo per
rifocillarsi e rimettersi in forze, per l’altra sua passione, come si dice “non c’è trippa per gatti”).
Si struscia alle gambe del Capo elemosinando un piattino di
bocconcini (li preferisce al paté), qualche coccola umana, di cui sentirà la
nostalgia poi, a panza piena, si ritira nella casetta dove ha la sua cuccia
riservata.
Sa che può restare solo qualche giorno; il Capo lo ha
avvertito: “Se ti fermi per un mese… zacchete!”
Ci tiene ai suoi attributi e alle sue fughe in cerca di facili
avventure, ha capito l’antifona e ha anche capito come ci si deve comportare a
casa d’altri. In pochi giorni ha assimilato tutte le regole della Colonia: fa i suoi bisogni fuori dalla recinzione, non attacca briga con nessuno di noi e -soprattutto- riconosce la mia autorità.
E’ anche gentile e premuroso. Ogni volta che viene si
informa della salute dei presenti, chiede notizie di chi non trova più e fa
amicizia con i nuovi arrivati.
Che dire: un gatto educato!
TEMISTOCLE - Il Villeggiante della Colonia |
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