PINELLA'S Saloon
E’ l’argomento unico di discussione nel mio salone di
parrucchiera da qualche giorno.
Le voci, i pettegolezzi, le indiscrezioni si intrecciano tra
una messa in piega e dei colpi di sole.
Lei è sulla bocca di tutte. Per qualcuna è l’eroina del riscatto
delle gatte di Monte Malbe, per le invidiose è solo un pretesto per dar sfogo
alle loro maldicenze.
Per l’Avvocato SERPOTTO è una causa da vincere.
Lei è la piccola GIGIA, la tenera, coccolosa, gioiosa
gattina della Reggia.
Lui è MIKI, il Discolo della Reggia: il gatto che, col suo
sguardo lacrimoso (alla Boldrini, per intenderci), riesce a coinvolgere anche
il gatto più riottoso nei suoi folli giochi.
Ma non è come pensate!
L’Avvocato SERPOTTO ha riassunto in alcuni punti i capi di
accusa.
1) La falsa cucciola, sfruttando la sua piccola taglia, barava
spudoratamente sulla reale età anagrafica e arrivava al primo calore in maniera
subdola, ingannando il Capo che credeva di poter aspettare ancora qualche
settimana per procedere alla sua sterilizzazione.
2) Alla falsa piccola, scoperta in atteggiamenti
inequivocabili, veniva giustamente revocato ogni tipo di permesso per la libera uscita e veniva, ancor più
giustamente, relegata agli arresti domiciliari.
3) La falsa piccola trovava nell’ingenuo e indifeso MIKI il
soggetto ideale per soddisfare le sue turpi voglie, senza considerare che il
soggetto stesso era impossibilitato a soddisfarle in quanto, da tempo,
sterilizzato.
4) Con la truffa e il raggiro l’imputata cercava, in tutte
le maniere, di costringere il mio assistito all’atto sessuale, minacciandolo di
distruggere i suoi giochi preferiti: paperella di gomma col fischietto in
primis.
5) Il mio assistito, cedendo all'odioso ricatto, cercava di
soddisfare, non riuscendoci, i desideri dell’imputata.
6) L’imputata, non soddisfatta dalla prestazione, continuava
a ricattare il mio assistito minacciando ritorsioni di stile mafioso (incendio
della cuccia).
7) L’imputata continuava per vari giorni a seguire ed
importunare il mio assistito, costringendolo a chiedere asilo ai colleghi del
garage.
Pertanto, trattandosi di lampante caso di stalking, chiedo a
codesto Tribunale l’annullamento del ricorso contro gli arresti domiciliari
presentato dall’imputata come misura cautelare per il mio assistito.
Chiedo inoltre la procedura di sterilizzazione d’urgenza
dell’imputata da effettuarsi entro giorni 7 (sette) dalla presente richiesta.
Sembra che il Tribunale abbia accolto le richieste
dell’Avvocato SERPOTTO, malgrado le rimostranze della delegazione di gatte
femministe presente in aula e abbia ingiunto al Capo di attivarsi, con la
massima solerzia, alla sterilizzazione dell’imputata.
Si reputa che stamattina la sentenza sia stata eseguita
presso un non meglio specificato studio veterinario.
Sembra pure che, nella tarda mattinata, l’Avvocato SERPOTTO
abbia presentato congruo avviso di parcella al suo assistito, il quale ha
provveduto a citare il Capo per il mancato divertimento chiedendo allo stesso
un risarcimento danni triplo rispetto alla parcella del suo avvocato.
Pare che il Capo, letta la citazione e l’ammontare del
risarcimento richiestogli, abbia commentato: “Non credo che con questa cifra
saresti capace di trovarti un nuovo alloggio… ”
Si racconta che la citazione sia stata ritirata dall’incauto
MIKI.
Nel mio salone si racconta di tutto: soprattutto bugie e
menzogne, anche se un fondo di verità c’è sempre.
Oggi GIGIA è stata sterilizzata e MIKI può tornare a
scaldarsi vicino ai termosifoni della Reggia.
Nessun commento:
Posta un commento