martedì 25 febbraio 2014

STALKING





PINELLA'S Saloon





E’ l’argomento unico di discussione nel mio salone di parrucchiera da qualche giorno.
Le voci, i pettegolezzi, le indiscrezioni si intrecciano tra una messa in piega e dei colpi di sole.
Lei è sulla bocca di tutte. Per qualcuna è l’eroina del riscatto delle gatte di Monte Malbe, per le invidiose è solo un pretesto per dar sfogo alle loro maldicenze.
Per l’Avvocato SERPOTTO è una causa da vincere.
Lei è la piccola GIGIA, la tenera, coccolosa, gioiosa gattina della Reggia.
Lui è MIKI, il Discolo della Reggia: il gatto che, col suo sguardo lacrimoso (alla Boldrini, per intenderci), riesce a coinvolgere anche il gatto più riottoso nei suoi folli giochi.
Ma non è come pensate!
L’Avvocato SERPOTTO ha riassunto in alcuni punti i capi di accusa.
1) La falsa cucciola, sfruttando la sua piccola taglia, barava spudoratamente sulla reale età anagrafica e arrivava al primo calore in maniera subdola, ingannando il Capo che credeva di poter aspettare ancora qualche settimana per procedere alla sua sterilizzazione.
2) Alla falsa piccola, scoperta in atteggiamenti inequivocabili, veniva giustamente revocato ogni tipo di  permesso per la  libera uscita e veniva, ancor più giustamente, relegata agli arresti domiciliari.
3) La falsa piccola trovava nell’ingenuo e indifeso MIKI il soggetto ideale per soddisfare le sue turpi voglie, senza considerare che il soggetto stesso era impossibilitato a soddisfarle in quanto, da tempo, sterilizzato.
4) Con la truffa e il raggiro l’imputata cercava, in tutte le maniere, di costringere il mio assistito all’atto sessuale, minacciandolo di distruggere i suoi giochi preferiti: paperella di gomma col fischietto in primis.
5) Il mio assistito, cedendo all'odioso ricatto, cercava di soddisfare, non riuscendoci, i desideri dell’imputata.
6) L’imputata, non soddisfatta dalla prestazione, continuava a ricattare il mio assistito minacciando ritorsioni di stile mafioso (incendio della cuccia).
7) L’imputata continuava per vari giorni a seguire ed importunare il mio assistito, costringendolo a chiedere asilo ai colleghi del garage.
Pertanto, trattandosi di lampante caso di stalking, chiedo a codesto Tribunale l’annullamento del ricorso contro gli arresti domiciliari presentato dall’imputata come misura cautelare per il mio assistito.
Chiedo inoltre la procedura di sterilizzazione d’urgenza dell’imputata da effettuarsi entro giorni 7 (sette) dalla presente richiesta.
Sembra che il Tribunale abbia accolto le richieste dell’Avvocato SERPOTTO, malgrado le rimostranze della delegazione di gatte femministe presente in aula e abbia ingiunto al Capo di attivarsi, con la massima solerzia, alla sterilizzazione dell’imputata.
Si reputa che stamattina la sentenza sia stata eseguita presso un non meglio specificato studio veterinario.
Sembra pure che, nella tarda mattinata, l’Avvocato SERPOTTO abbia presentato congruo avviso di parcella al suo assistito, il quale ha provveduto a citare il Capo per il mancato divertimento chiedendo allo stesso un risarcimento danni triplo rispetto alla parcella del suo avvocato.
Pare che il Capo, letta la citazione e l’ammontare del risarcimento richiestogli, abbia commentato: “Non credo che con questa cifra saresti capace di trovarti un nuovo alloggio… ”
Si racconta che la citazione sia stata ritirata dall’incauto MIKI.
Nel mio salone si racconta di tutto: soprattutto bugie e menzogne, anche se un fondo di verità c’è sempre.
Oggi GIGIA è stata sterilizzata e MIKI può tornare a scaldarsi vicino ai termosifoni della Reggia.

“Signora ROSINA ho pensato per lei un taglio che le starà benissimo! Si accomodi, prego!”


MIKI si da alla fuga

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