sabato 27 agosto 2016

QUARK - Misteri e Leggende di Monte Malbe







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"QUI STARA' BENISSIMO!"







Dopo i misteri passiamo a parlare di una leggenda, spesso metropolitana, ma che investe in pieno anche Monte Malbe: gli abbandoni.
E’ prassi, purtroppo normale, in Colonia e talvolta accade pure alla Reggia; gente senza scrupoli ti ammolla la cucciolata, o l’avanzo della stessa o soprattutto gatti adulti ex casalinghi.
E’ in questo ultimo caso che si è, erroneamente creata, una vera e propria leggenda. Il gatto abbandonato ha scarsissime probabilità di sopravvivenza a lungo, grande o piccolo che sia, anche se lasciato nei pressi di una colonia felina.
Alla nostra Colonia sono avvezzi abbandonare soprattutto avanzi di cucciolate di oltre 3-4 mesi e gatti adulti, anche anziani, che fino a poche ore prima stavano in un appartamento e spesso non ne erano mai usciti con la fatidica frase: “Qui starà benissimo!”
Abbandonare un gatto adulto di appartamento in una colonia felina in mezzo al bosco significa, il più delle volte, condannarlo ad una lenta ma inesorabile morte. Quel gatto adulto è cresciuto in un appartamento dove non ci sono alberi e cespugli, volpi, istrici e tassi; la sua conoscenza e il suo imprinting sono fermi alla cassettina della lettiera, al divano (non sempre) e al ‘Click’ dello strappo della scatoletta di cibo. In un attimo è scaraventato in una nuova sconosciuta realtà: immaginatevi di precipitare con un aereo in piena giungla amazzonica e rimanere unico sopravvissuto! Certo, quando gli aprono il trasportino fa appena in tempo a vedere alcuni suoi simili, ma non sa se siano ostili o pacifici: magari quel gatto è vissuto sempre solo in casa. Quindi la prima reazione che ha è la fuga, via di corsa da quel nuovo luogo sconosciuto e pieno di altri animali simili a lui. Lo fanno tutti. Alcuni, per loro fortuna, fanno poca strada poi, attratti da inequivocabili richiami e spinti dalla curiosità tornano sui loro passi, sul luogo del delitto, e in posizione nascosta spiano cosa succede in quello spiazzo con la casetta e tanti altri pulciosi che all’apparenza sembrano pacifici. Ma lui ha finora conosciuto solo la vita solitaria, perché questi fanno gruppo insieme?
Il gatto, si sa, è un animale di indole solitaria ed individualista, il concetto di comunità non è nel suo DNA, ma lo spirito di adattamento, e soprattutto la sicurezza di trovare del cibo, fa si che violenti questa sua caratteristica e si adegui ad una vita apparentemente comunitaria.
E’ uno dei tanti disagi che il felino deve sopportare per vivere in una colonia felina.
Nel periodo di osservazione il nuovo felino osserva i movimenti di tutti, soprattutto dell’umano che puntualmente viene a portare il cibo necessario. Vede anche una cosa che lui già conosce: quei gatti si fidano dell’umano e socializzano con lui. Ma non è questa la molla che fa scattare il desiderio di mostrarsi a tutti, ma soprattutto all’umano. La molla è sempre e solo quella: la fame.
Va a finire che il felino fa il suo debutto in Colonia, anche se noi già lo conosciamo e lo abbiamo osservato attentamente come lui ha fatto con noi. Per l’umano è una sorpresa, anche se da pochi chiari indizi ha già capito che c’è qualche nuovo gatto che orbita intorno alla Colonia.
La leggenda?
Giusto. La leggenda vuole che chi abbandona alla nostra Colonia sia in qualche modo sollevato dalla sua vergognosa azione perché lì (che sarebbe qui) i gatti sono liberi, seguiti e hanno da mangiare tutti i giorni: una vita da vero gatto! Già…  “Qui starà benissimo!”
Ma quanti dei gatti che vengono abbandonati alla nostra Colonia riescono a realizzare questa chimera di nuova vita?
Il Capo ipotizza che ogni 5 adulti abbandonati solo uno si fermi in Colonia, magari solo per qualche giorno. La realtà è ben diversa: noi che viviamo la Colonia 24 ore su 24, a differenza del nostro umano, sappiamo realmente quanti gatti vengono abbandonati là e possiamo fare una stima ben più pessimistica: solo 1 gatto adulto ogni 20-25 abbandonati si ferma stabilmente in colonia. Quindi, prima di abbandonare gatti, soprattutto adulti e domestici, fermatevi a pensare cosa potrebbe succedere a quel gatto e, se la cosa in qualche modo può toccare la vostra coscienza, considerate che esistono diverse soluzioni per ottenere il vostro sporco risultato senza far tribolare troppo l’animale. Una per tutte: discutere del problema con chi si occupa di noi (abbaia tanto, ma non morde…)
Quella che invece è considerata una leggenda ma è, purtroppo, triste realtà è la credenza popolare che Monte Malbe pulluli di gatti semiselvatici o inselvatichiti vaganti. Gatti denutriti, malati, interi che comunque si accoppiano e prolificano altri piccoli selvatici destinati ad una breve vita fatta di stenti. Qualcuno (pochi) riesce ad accasarsi con un poco di fortuna, altri riescono a mettere insieme il pasto con mille espedienti, altri ancora hanno scoperto che la casetta dei gatti nel bosco la notte è un posto tranquillo con crocchette e acqua a disposizione.
Basta mettersi in coda con i ricci, gli istrici, le faine e qualche cucciolo di cinghiale che riesce ad entrare nella recinzione!

LUCILLA
 L'ultimo abbandono alla Colonia Nuova, manifestatasi apertamente
dopo una quindicina di giorni di permanenza nelle vicinanze

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