LA CUCCIA DEL CAPO
Finalmente posso scrivere qualcosa anch’io in questo blog!
E di cose da scrivere su questo branco di xxxxxxxxx ne ho
davvero!
Sono ancora sorpreso di aver avuto questa possibilità, forse
quei xxxxxx ricettacoli di pulci a quattro zampe non sono poi così xxxxxxx come
sembrano!
Ma, per non urtare la loro suscettibilità (e avere un futuro
come blogger) inizio con un tema soft.
DURA LEX, SED LEX!
Il terrore dei semirandagi di Monte Malbe non si chiama
Pluto, Wolf, Argo o Dudù.
Ha un nome straniero, quasi alieno, di quelli che mettono
paura al solo nominarli. Frontline, Effipro, Stronghold, Advantage sono solo
alcuni esempi.
E’ innegabile: i gatti odiano l’antipulci ancora più dei
cani o degli stessi piccoli parassiti con i quali sembrano convivere
naturalmente. Fino a quando la pulce o la zecca non decide di mostrare la sua
pericolosità annientando le difese immunitarie dell’ospite.
Due sono le regole ferree ed intransigibili della Reggia e
della Colonia: la sterilizzazione e la somministrazione quasi mensile di
antipulci.
Dura lex, sed lex!
La sterilizzazione si fa una volta solo nella vita e quando
il malcapitato comprende che è un qualcosa che lo riguarda strettamente è,
ormai, troppo tardi per reagire.
L’antipulci è periodico, loro lo sanno, e ogni volta
studiano delle adeguate contromisure per sfuggire a quella maledetta siringa
appoggiata tra le scapole che spara l’immondo e viscido liquido. Non si può fare la bonifica delle pulci nella
stessa giornata a tutti, telepaticamente quegli xxxxxxx si scambiano l’allarme
e riesci a beccare solo i soliti mezzi ritardati o quelli ormai arresi alla
ciclica tortura.
Meglio colpirne pochi alla volta, ma quelli giusti.
Allora, come ti vedono inforcare gli occhiali per
controllare l’elenco delle vittime di turno diventano subito guardinghi e
mangiano fissandoti attentamente. Come compare la prima siringa arretrano dal
piatto col cibo. Ma riesci comunque a beccare uno dei predestinati, di solito
quello più affamato o distratto. Allora ti rilassi, riponi l’arma scarica e
continui a fare cose apparentemente innocue. Ma tra le pieghe della manica
sbuca un’altra siringa con l’odiato liquido che spara sul secondo bersaglio
utile. Fuggi-fuggi generale: hanno compreso che è in atto la carneficina e
preferiscono il digiuno all’onta dell’oleosa marchiatura.
Ma è solo una questione di tempo. Lo so.
Prima o poi i morsi della fame prenderanno il sopravvento
sulla diffidenza. Basta lasciarli soli qualche minuto, coi piatti colmi di paté
e bocconcini, e torneranno spontaneamente sul luogo del delitto. E quando il
pasto volge al termine, lo stomaco è satollo e i riflessi un poco appannati
l’ultima siringa si appoggia sulla terza vittima decretando lo sfratto dei
dannosi inquilini multizampe.
E’ fatta! Anche per oggi tre colpi, tre centri!
Tra quattro giorni un’altra sessione di caccia grossa…
Il Capocolonia insegna ai cuccioli come difendersi dalla somministrazione dell'antipulci |
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