Giornata abbastanza movimentata ieri per il gattaro Capo: C'è da catturare un nuovo gatto e verificarne le condizioni in una zona troppo trafficata alla periferia di Perugia, ma il gatto si nasconde dentro al motore delle auto e non è per niente collaborativo. Urge gabbia da cattura, ma una è in prestito e ha fatto il suo sporco dovere, l'altra in Colonia ancora in attesa di ingabbiare le due piccole da sterilizzare con una certa urgenza. Il gattaro Capo è ancora appiedato; si organizza una macchinosa operazione per recuperare una gabbia trappola ed andare a verificare la situazione. Mi portano in Colonia a recuperare la gabbia da cattura, quella che preferisco, e appena apro la porta della casetta schizza via da una gattaiola come un fulmine un gatto grigio tigrato, a pelo semilungo che la mia memoria non ricorda tra i Coloni. Fugge via nel bosco e in me resta solo una frazione di secondo per vedere la scena: ZITO non è, neppure BACIO che un poco gli assomiglia, poi nessuno dei due avrebbe avuto una simile reazione. Rimango perplesso, prelevo la gabbia da cattura e torno all'operazione di partenza. Ma il dubbio rimane...
Tornato, senza esiti, dal recupero del nuovo gatto di periferia mi dedico alla nutrizione dei Coloni, finalmente contenti di avermi tutto per loro.
Poi attesa della Supplente, in versione taxi per spostarmi da ECCOLA, che aspetta il Capo pure lei.
Mentre aspetto il taxi, che non arriva mai nelle zone disagiate dell'Umbria, decido di fare un salto alla Colonia Vecchia a verificare un poco.
Il controllo alla Colonia Vecchia viene fatto con certa frequenza in stagione di abbandono di gattini, per verificarne la loro eventuale presenza e recuperarli o condurli alla Colonia Nuova dove sarebbero sotto stretto controllo, ma febbraio non è ancora stagione di gattini e loro abbandono.
Qui la sorpresa: una cuccia da gatto in stoffa, con relativo cuscino in tinta e un altro comodo cuscino da divano abbandonati sopra al muretto davanti agli ex locali della Colonia Vecchia. Controllo attentamente: il pelo rimasto sui cuscini è di gatto, indubbiamente, colore grigiastro e lunghezza media. Il dubbio comincia a serpeggiare...
La diagnosi immediata è: gatto di casa abbandonato con tutto il suo mobilio, ma non scorgo ciotole o piattini per il cibo e l'acqua, forse già rapiti dai selvatici. Chiamo, faccio il verso felino, ma senza successo.
Arriva l'atteso taxi e ne parlo con la Supplente, del gatto fuggito via come un razzo dalla casetta e del ritrovamento alla Colonia Vecchia.
La Supplente, che oltre ad essere una valida tassista ha pure una buona memoria, ricorda che già 3 giorni fa avevo scorto un gatto fuggire nel bosco dalla Colonia Nuova e lo avevo identificato con CIUETTA, assente quel giorno, o IENA che si è presentata poco dopo. Il colore combacia! Sulla lunghezza del pelo c'è ancora da verificare.
Comunque ora gli indizi sono3!
Quindi abbiamo la quasi certezza che c'è un nuovo gatto abbandonato nei pressi della Colonia: ex domestico, spaventato, non piccolo, forse adulto, che dalla Colonia Vecchia ha già scoperto il ruolo assistenziale della Colonia Nuova. Non sappiamo se solo, maschio o femmina, sterilizzato o meno, vecchio o solo adulto, sappiamo solo che la mano umana ha generato un nuovo senzatetto che deve reinventarsi la vita residua, ma è capitato nel posto giusto, a patto che collabori un poco.
Si è partiti per recuperare un mezzo-gatto rosso perso in un parcheggio e ci si ritrova a controllare la presenza di un gatto grigio-tigrato in mezzo ad un bosco.
Un gattaro non si annoia mai!
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