lunedì 26 febbraio 2024

I RIMORSI DEL CAPO

In 20 anni di Colonia solo un gatto di Colonia è riuscito ad arrivare alla Reggia, ma non in stallo per terapie o altro o per sopraggiunto pensionamento!

Fu il classico incidente, un episodio che ancora oggi mi chiedo se fosse stato un segno del destino da interpretare.

Correva l'anno 2008, o 2009, non ricordo perfettamente.

Ancora alla Reggia i gatti erano pochi e mi permettevo il lusso di ricoverare nel garage, diventato poi il garage dei gatti, la Land Rover.

Con poche manovre la piazzavo dentro per la notte così che non andasse col buio in giro a combinare danni o prendere botte da qualche camion prepotente. Erano bei tempi... non tranquillissimi ma non ero sommerso di gatti.

Una mattina, scendendo nel garage, sento un miagolio conosciuto ma non di qualche gatto residente.

Controllo la presenza di qualche randagio penetrato nottetempo dalla gattaiola e mi accorgo della presenza di un gatto nero, adulto, mai visto prima alla Reggia.

Docile, forse un poco spaventato, ma loquace, come mi volesse spiegare qualcosa.

Ci parlo, lo accarezzo e non si sottrae. Noto una cosa che mi fa pensare: la spuntatura dell'orecchio destro.

Un gatto di Colonia! Da dove sarà venuto?

Poi uno strofinamento del gatto sulla mia mano, questo ben conosciuto.

SCIRE'! Ma cosa ci fai tu qua?

Scartata l'ipotesi che mi avesse seguito dalla Colonia Vecchia prende forma il sospetto che me la sia trasportata dietro io stesso, dentro l'automobile.

Ma l'automobile ha i finestrini chiusi, dove si può essere nascosta?

Logico, nel vano motore o in qualche interstizio sotto il pianale.

SCIRE', praticamente salita in qualche buco da sotto l'auto, si è fatta 2 chilometri di strada per uscire, viva e vegeta, nella notte a controllare dove fosse capitata. La contentezza di aver ritrovato poi un riferimento noto l'ha sciolta.

Finì che la nera gatta, a cui ero molto legato, fu riportata la mattina stessa alla Colonia Vecchia, stavolta dentro una gabbietta sul sedile posteriore a ricongiungersi con i suoi colleghi di sventura.

In me, sul sedile anteriore, rimase il dubbio di aver fatto un'altra cazzata non avendola lasciata a vivere alla Reggia dove si sarebbe ricongiunta col figlio PAPERINO, ancora presente in casa.

Ma il figlio ai tempi era un bisognoso di assistenza e lei una gatta già integrata nella vita di Colonia. Tornò su a proseguire la sua esistenza fino a quel novembre 2010 dove scomparse misteriosamente in occasione della prima caccia al cinghiale della stagione venatoria 2010/2011 proprio sotto alla Colonia Nuova dove era stata trasferita.

Forse l'avessi tenuta in casa non sarebbe sparita così presto e sarebbe diventata un'affettuosa gattona della Reggia.

Forse... troppi forse condiscono la vita di un povero gattaro!



SCIRE'
alla Colonia Vecchia - Maggio 2009

Nessun commento:

Posta un commento