martedì 5 maggio 2015

LA DOPPIA VITA DI CREMINO





DIARIO DI BORDO
(New Edition)



Eccolo! Il mio primo post! In qualità di Capocolonia pro tempore (a ½ con quel fannullone di BAIOCCO) ho la responsabilità di proseguire il lavoro del pensionato TAZZA nella rubrica ‘Diario di bordo’.
Ringrazio subito le amiche del Capo, Barbara e Patrizia, che durante una visita alla Colonia mi hanno fornito lo spunto e il titolo per questo pezzo.
CREMINO: l’alieno della Colonia, il gatto psicopatico e metereopatico per eccellenza, sembra un micio da cartoon. Strano è strano, lo sappiamo tutti! Capo in primis, che lo controlla e cerca di estorcergli qualche informazione sulla sua vita privata.
CREMINO non vive in Colonia –per fortuna!- e non si sa dove passi le sue giornate. Abbiamo provato a seguirlo, adottando tutte le tecniche di pedinamento conosciute, ma mai siamo riusciti a capire dove si vada a cacciare. Ad un certo punto scompare, puff! nel nulla. Sembra che l’abbiano rapito gli alieni, peccato che poi ce lo restituiscano sempre.
A suo tempo TAZZA informò il Capo di questo suo comportamento strano.
Quando il pomeriggio arriva in Colonia si preannuncia con dei miagolii incredibili, lo sentono persino a Perugia! Si barutola (si può scrivere barutola?) ai piedi del Capo, in atto di sottomissione, e lo morde sempre alle caviglie. Il Capo cerca di difendersi con calci di collo pieno al suo culo ma CREMINO è lesto, schiva la pedata e risponde slacciando la scarpa sinistra del nostro umano tentandola di sfilare dal piede.
Appena mangiato picchia i primi due gatti che incontra poi svanisce nel bosco.
Qualche volta è assente dai pasti in Colonia anche per settimane, e a Monte Malbe regna la pace e la tranquillità.
- Capo, ti prego, fa qualcosa! – implorò un giorno PERONI, uno dei prescelti per il pestaggio digestivo di CREMINO.
Il Capo lo ascoltò, interpellò TAZZA sulla reale situazione e andò a comprarsi il ‘Manuale spicciolo di psicologia comportamentale felina applicata ai randagi bianchi e rossi a pelo semilungo a zonzo nei boschi’.
Passò poi alla pratica stendendo CREMINO su una delle panchine artigianali del nostro spiazzo.
- Dimmi, CREMINO, cosa ti disturba?
-  Maao!  (Tu!)
- Perché?
-  Rmmaouuu mao mao rmaooo! (I tuoi bocconcini alla mortadella fanno veramente schifo, smettila di comprare quelle scadute!)
- Se preparassi per te dei bocconcini speciali saresti più delicato con le mie caviglie e i tuoi colleghi?
- Armiao miaooo rmao? (Cosa proponi per un armistizio?)
- Prosciutto cotto di primissima qualità!
- Rmamaoo? (Senza polifosfati?)
- Miao! Cazzo dico? Certamente! Non scaduto e affettato a cubetti col coltello di ceramica!
- Mamaooo!  Mao rmiao… (A parallelepipedo! I cubetti ficcateli nel…)
- Sarà fatto! Buzzurro!
- Ma maoo miao! Mao! (Da domani! E solo per me!)
Fu così: prelibati parallelepipedi di fragrante prosciutto cotto di primissima qualità lanciati con poca perizia al ribelle CREMINO che scatenarono furibonde risse tra i randagi della Colonia per accaparrarseli.
CREMINO si imbestialì ancora di più e decise di punire il Capo in maniera esemplare.
Dopo una settimana di assenza si ripresentò in Colonia bello come il sole, sorridente, profumato e col pelo in ordine, visibilmente pettinato.
- Mmmiaoo! Rmmao mamao!  Mamamiaooo! (Visto, Stronzo! Ti ho cornificato! Così impari a lanciare il prosciutto cotto come si deve!)
Il Capo incassò barcollando il colpo; chi e come si era permesso di pettinare  in sua vece il suo CREMINO? Non degnò di uno sguardo il peloso biancorosso per lungo tempo e lo nutrì esclusivamente con bocconcini di pessima qualità nelle sue rare apparizioni in Colonia. Ma meditava vendetta:il Capo non perdona.
E la vendetta arrivò, puntuale come una cambiale, un pomeriggio d’estate.
Il nostro umano si portò dalla Reggia due suoi protetti, spulciati, lavati e spazzolati a dovere: il folle RUDY e ROMEA, la sua preferita.
Appena CREMINO arrivò, notando le due novità sedute fiere sulle scomode panchine della Colonia, si adombrò subito.
Il Capo ci mise il carico da undici servendo loro ‘Gourmet Gold Special Edition per gatti unici al mondo’ e apostrofò il ribelle:
- Rmarmmao! Maomao miao V! (Brutto puttanone che non sei altro! Ti ho sostituito con questi!) – facendo il segno due con le dita della mano sinistra, mentre accarezzava la perfida ROMEA.
Scoppiò il dramma: PERONI fu malmenato in maniera selvaggia, pure WAFER, la CERES e quel povero innocente di POLVERE.
Il Capo si gettò nella mischia, insieme a RUDY che non vedeva l’ora di menare le zampe.
Alla fine l’ordine fu ristabilito da ORFEO e il suo dissuasore. Ritrovate le scarpe del Capo sperse nel bosco, lo stesso salì alla Panda e ne estrasse un cartone di ‘Gourmet Gold Special Edition per gatti randagi di Colonia che non hanno gradito la piega presa dalla situazione’ per festeggiare la pace ritrovata.
Banchetto collettivo, ruttino libero e finalmente i saluti con baci e abbracci per tutti mentre CREMINO si rincamminava verso la sua dimora segreta col solito saluto:
- Mrrmaoo! | (Arrivederci brutti stronzi!) – mostrando il dito medio della zampa anteriore destra al Capo.
E vissero tutti felici e contenti…
Che noiosa la vita in Colonia!

Vostra LITTORINA.

Quel figo di CREMINO

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