I RACCONTINI DEL CAPO
(ma solo quelli pubblicabili)
Che il Raccontino sia con te!
IL PIPONE
E’ di pomeriggio, mentre sto beatamente scrivendo quattro
cazzate da pubblicare, che sento l’urlo bestiale della Micia.
- CICCIO! CORRI! Scendi giù! C’è un – mi alzo di scatto
dalla poltroncina girevole e pesto la coda di uno dei tanti mici che stazionano sotto ai miei piedi che lancia un acuto da Callas.
- .I.ONE! – faccio in tempo a sentire.
- Ione? Bidone? Limone? Visone? – non ci siamo – Pipone! Un
pipone in giardino!
Scendo armato del mattarello da offesa e della fionda con i
dadi da 32 arrugginiti per difendere le virtù della Micia, domandandomi da dove
diavolo possa essere entrata quell’orribile bestia.
- Dov’è il pipone? – le chiedo.
- Pipone? Quale pipone? – domanda a sua volta sfoderando uno
splendido e interessato sorriso.
- Il pipone che dicevi…
- Ah! Pitone. Ho detto pitone – il sorriso le è rimasto
luminoso, anche se velato da una sfumatura di delusione.
Me lo indica.
Una serpe lunga una metrata e mezzo, di colore preoccupante
e con la forma della testa poco rassicurante.
Una decina di gatti la stanno sorvegliando, MINA esclusa che
si presenta subito a ricevere il premio per il riporto a casa più importante
della stagione.
- Scema! – la apostrofo sottovoce – Ti ho detto di riportare
a casa la serva della vicina, non la serpe.
- Portalo via, ti prego! – insiste la Micia salita sul
tettuccio della sua Panda, che poi sarebbe la mia.
- E… se fosse una vipera?
- Pizzica te – ribatte con uno splendente sorriso logico.
- E’ troppo presto per diventare vedova – replico mentre
chiamo i pompieri per un consiglio.
Ecchecenefregaanoi! L’esternazione del centralinista.
- Glie (letterale) dia ‘na botta ‘n testa e via! – il prezioso
consiglio.
- Le vipere sono protette – espongo – La vorrei solo
allontanare.
- Se ha una buona assicurazione sulla vita faccia pure,
allora! – chiudendo la comunicazione.
Ce l’ho. Verificata l’infondatezza del sospetto, trattasi di
volgare biacco con sembianze viperesche, decido di passare all’azione.
Organizzo la squadra speciale di assalto con i mici presenti
e ordino:
- Molle del camino. Attizzatoio. Grazie! Attenzione che ora
la lancio sul tettuccio della Panda!
La Micia sviene e i gatti si preparano a raccogliere al volo
la preda in ricaduta (la serpe, non la Micia).
Ma scherzo, agguanto il pitone e lo arrotolo
sull’attizzatoio. Lo accompagno al fosso e “glie” consiglio:
- Levati dai coglioni alla svelta che stavolta ti è andata
bene, la prossima ci faccio un frustino con la tua pellaccia.
Torno vincitore al portico di casa mentre la Micia si è
rianimata.
- Il Pitone è tornato da Cicciolina – la informo – Ti
ricordi che numeri ci faceva?
Un guizzo e ritorna come nuova, col suo sorriso abbagliante
e stupefatto.
- Già… - mormora – Peccato…
La guardo di traverso.
- Domani ti accompagno al Rettilario della Città della
Domenica. E ti ci lascio – le prometto, riaccendendole il sorriso.
Poveri pitoni…
MINA - Sembra che dorma... |
Il PIPONE incriminato |
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