DIARIO DI BORDO
In questi giorni il Capo è piuttosto agitato, inquieto;
sfiora l’incazzatura per un nonnulla.
Ha cominciato ad agitarsi con il nuovo arrivo, ancora
girovago a Monte Malbe, che non si decide a stabilirsi in Colonia e l’altro
ieri ha avvistato un nuovo micetto (forse di sesso femminile) che scendeva
dalla collina della nostra casetta, dove era venuto/a a nutrirsi. Il primo
gatto l’ha avvistato altre due volte, alla Colonia Vecchia, e l’ha pure
rifocillato sperando di fissare un tacito appuntamento giornaliero per
avvicinarlo alla nostra casetta. Si agita perché il micio bianco e grigio è
sfuggente e sembra essersi stabilito nelle prossimità della Colonia Vecchia,
luogo vietato alla presenza felina. Non riesce a capire perché tutti i gatti
siano attratti come ferro dalla calamita da quel posto. Anche i piccoli che
hanno cominciato la loro carriera di randagi alla Colonia Nuova e di quella
Vecchia hanno solo sentito parlare in qualche aneddoto dai veterani.
L’inquietudine è data dalle condizioni di MAGOO che si
rifiuta di nutrirsi, e prendere quelle poche medicine che, comunque, non lo
salverebbero. Ora lo alimenta forzatamente ed è stressante per tutti e due.
La goccia ha fatto traboccare il vaso è la nuova scomparsa
di CINQUINA. Sono quattro giorni che latita.
Anche SKA è assente da un paio di settimane, ma il Capo non si
preoccupa: sa che come lo depenna dall’elenco dei randagi della Colonia lui
ricompare a reclamare il suo pasto.
Teoricamente di CINQUINA si dovrebbe preoccupare ancora
meno, sono famose le sue assenze durate pure qualche mese. Ma da circa un anno
CINQUINA si era fermata in Colonia e sembrava che fosse la volta buona del suo
accasamento definitivo. Evidentemente ci sbagliavamo.
Comunque il Capo è stavolta è preoccupato, teme che le sia
successo qualcosa.
Ieri ha pure seguito CERES, che lo chiamava miagolando e gli
faceva segno di venire con lei, in una memorabile passeggiata nel bosco tra
rovi, cespugli disordinati, immondizia sparsa e macchia fitta.
Era convinto che CERES sapesse dove stesse CINQUINA, magari
ferita e bisognosa di cure o, più semplicemente, solo il suo cadavere. La
passeggiata, che si è trasformata in un corteo felino al seguito di un umano
che pedinava un altro felino, è durata quasi un’ora poi, stanco dei rami che
gli si conficcavano negli occhi e delle spine dei rovi che gli strappavano il
pile, il Capo si è arreso ed è tornato alla casetta a fumarsi una meritata
sigaretta ripetendoci: “Dove sta la CINQUINA?”
NENA, la lottologa della Colonia, ha alzato gli occhi dalla
sua “Gazzetta del Lotto” e ha cominciato a tracciare diagrammi su un foglio di
carta.
Dopo un’ora, col Capo che se n’era andato, ha partorito la
sua previsione per le prossime tre estrazioni.
“Niente cinquina” ha detto “ma un terno sicuro ve lo posso
dare! 47 (il gatto inafferrabile) – 59 (il gatto malato) – 5 (i giorni di
assenza di CINQUINA).”
“E la ruota?” ha domandato l’interessato CORNIOLA.
“Semplice: Monte Malbe e tutte!”
PS – se giocate il terno e vincete… pensate a noi!
CINQUINA alla Colonia Nuova |
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