venerdì 30 maggio 2014

CAT'S STORY


PIMPI

PIMPI ovvero la micia timida, discreta e riservata, che vive praticamente nell’ombra; infatti è cieca.
Ma non è colpa sua; nessun incidente o infortunio maneggiando sostanze pericolose, solo una lenta, ma inesorabile, atrofizzazione del nervo ottico di tutti e due i globi oculari.
Una micia trasversale: ha attraversato un lungo periodo alla Colonia Vecchia, uno breve a quella Nuova e dall’ottobre 2011 è stata trasferita alla Reggia, visto il deficit che le sarebbe stato fatale nel bosco.
Non crediate che la vita da gatti non vedenti sia un calvario!
PIMPI si muove con agilità in tutto il piano superiore della Reggia (si è sempre rifiutata di scendere le scale per approdare a quello inferiore, ed è meglio così), gioca da sola o con gli altri gatti disponibili, è affamata di coccole e vive perennemente sopra la mia scrivania, dopo aver sfrattato PERICLE.
Certo, di piccole attenzioni bisogna farsene carico, tipo non lasciare finestre aperte in ambienti in cui lei può transitare ed evitare di spostare continuamente il mobilio o crearle nuovi e imprevisti ostacoli nei suoi percorsi abituali.
La sua storia è comune a quasi tutti I Gatti di Monte Malbe.
Fu abbandonata a fine estate 2006 alla Colonia Vecchia insieme alla sorellina, quasi gemella, PIMPILLINA.
La sorellina riuscì a fratturarsi una zampetta quasi subito, fu medicata e bendata e la vista di una micetta di pochi mesi, in quelle condizioni, intenerì una signora che si propose per l’adozione. Provai ad affibbiargliele tutte e due, ma non ci riuscii.
PIMPI non prese bene il fatto di essere rimasta sola, benché la Colonia pullulasse di coetanei abbandonati, e formò così il suo carattere schivo, ma estremamente sociale con gli umani (che conosce).
Grazie a questa sua caratteristica superò con successo il buio periodo della Crociata Antifelina indetta dal piccolo inutile frate e si trasferì con i sopravvissuti alla Colonia Nuova.
Sempre presente al pasto pomeridiano senza dormire nella casetta di legno; si era creata una tana nella cavità delle radici di un vecchio castagno abbattuto, proprio sotto alla Colonia.
Mi accorsi quasi per caso che aveva dei problemi alla vista, qualche volta urtava dei colleghi fermi nella sua traiettoria e una volta, spaventata da un rumore cozzò contro un secchio che avevo appoggiato a terra.
Cominciai allora a scrutarne attentamente il comportamento e mi accorsi che PIMPI aveva tracciato una specie di sentiero dalla sua tana alla Colonia e lo percorreva sempre, all’andata e al ritorno.
Forte della precedente esperienza con SILVESTRINA inquadrai subito il problema e la portai dal veterinario specialista oftalmologo.
“Solo un occhio è quasi sano, ma la malattia è degenerativa” il responso.
Da quel pomeriggio PIMPI prese possesso del salone del piano superiore della Reggia, dove ancora passa le sue giornate da invalida aspettando le grattatine alla pancia.

PIMPI alla Colonia Vecchia - luglio 2007

PIMPI alla Reggia - agosto 2013


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