DIARIO DI BORDO
Era un po’ di tempo che ne avevo voglia, ma una volta gli
impegni, un’altra la pioggia, poi lo sciopero del Buxi, alla fine ci sono
riuscito.
Una gitarella fuori porta per andare a trovare il mio amico
ANTENORE, Capo di una Colonia Felina cittadina, che ha avuto qualche problema
di salute.
Il Buxi mi porta fino al capolinea del Minimetrò dove,
salendo mentre le porte si stanno chiudendo per eludere la sorveglianza, arrivo
alla fermata della Cupa. Di lì, a pochi passi, c’è la Colonia di ANTENORE. Solo
un piccolo problema: i pochi passi comprendono l’attraversamento della
trafficata via Pellini.
Un gatto metropolitano saprebbe cogliere subito il momento
giusto per l’attraversamento, a me, Gatto di Monte Malbe, ci vuole una buona
mezz’ora per non rischiare la pellaccia sotto qualche maledetto pneumatico.
Sono annichilito dal traffico; ho visto più auto in quella
mezz’ora che in sette anni di permanenza a Monte Malbe.
Come cazzo si fa a vivere in mezzo a tutto questo casino e
la puzza di smog!
Finalmente arrivo, su tutte e quattro le zampe, alla
destinazione per sentirmi dire da un randagio che ANTENORE è nuovamente
ricoverato dal veterinario per altri problemi insorti.
La missione è fallita ma cerco di dare un senso al viaggio e
sfruttare questa bella giornata primaverile.
Decido di fare un salto in centro a vedere i piccioni di
Piazza IV Novembre (meglio delle vetrine di quei quattro squallidi franchising
di Corso Vannucci).
Arrivo in piazza e ritrovo la Fontana Maggiore, il Duomo, il
Palazzo dei Priori ma… i piccioni dove sono?
Mi guardo intorno un po’ smarrito e noto un gattone sdraiato
al sole sulle scalette della Vaccara.
Nota la mia indecisione e domanda: “Forestiero?”
“Quasi.”
“Clandestino?”
“No, turista.”
“Bene! Qua oramai ci sono solo gatti marocchini, rumeni,
albanesi e tossici. Fanno un casino della madonna. Non capisco perché la
Polizia Veterinaria non li rimandi a calci nel culo nel loro paese.”
“Già… ” faccio perplesso, poi cambio discorso “Ma i piccioni
dove stanno?”
“Se li so’ magnati tutti ‘sti barbari. Ci rivorrebbe chi
dico io!”
“Ok, grazie. Faccio due vasche per il corso. Arrivederci… ”
“Gatto Borghesio, il terrore dei clandestini.”
“Piacere, TAZZA!”
“TAZZA? Che nome del cazzo! Sicuro di non essere un
extracomunitario?”
“No, tranquillo.”
Me ne vado ciondolando per Corso Vannucci fino a quando vedo
una locandina: DRAWING MASTERS, c’è scritto. Grandi disegnatori in mostra a
Perugia. A cura della Biblioteca delle Nuvole – Biblioteca Comunale dei Fumetti
di Perugia.
?
Palazzo della Penna.
Facciamoci un salto, và! Ho ancora un paio di ore da
ammazzare.
Prendo in prestito una guida di Perugia esposta fuori da una
tabaccheria e scopro che è un palazzo medioevale costruito sui resti di un
anfiteatro romano e, soprattutto, dove si trova.
Mostra o non mostra comunque merita una visita!
Entro e comincio a girare per le sale espositive.
De Angelis, Pinter, Mastantuono… tutti artisti che non
conosco, poi la mostra collettiva dedicata a San Francesco (molto carina) e
alla fine mi trovo in una grande sala, con poche luci e tanti disegni strani
appesi alle pareti.
Toppi.
Chi era costui?
Mentre mi pongo la domanda un custode si accorge della mia presenza
e comincia a strillare: “Pussa via gattaccio rognoso! Vai a pisciare sulla
macchina del tuo padrone!”
E mi lancia un paio libri.
Ne raccolgo al volo uno e scappo giù per le scale, sempre
inseguito da quel troglodita.
Esco all’aperto e mi rifugio in un piccolo giardino. Il
custode è all’entrata del palazzo per controllare se ci fossero altri gatti pronti
ad entrare.
Scampato il pericolo decido di rincamminarmi per la mia
dolce collina con il libro in mano.
Mentre cammino comincio a sfogliarlo.
‘RACCONTI DI PIRATI
– illustrati da Sergio Toppi’ si intitola.
Ci sono riprodotti alcuni dei disegni che erano appesi nella
sala grande intercalati da alcuni racconti.
Ne leggo uno a caso; ho sempre sognato di rinascere pirata,
in una delle mie innumerevoli vite.
‘ Cazzo! Pluto ci
chiami il cane o la tua fidanzata, mica un battagliero gatto rosso come me!’
?
Qui Capo ci cova…
RACCONTI DI PIRATI |
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