lunedì 6 novembre 2023

TEMPI DURI - L'attesa

L'attesa del pasto quotidiano, per i randagioni, è di per se già una gioia.

Aspettano con sistematica puntualità il gattaro Capo che arriva carico di scatolette di umido da aprire e sporzionare e il suo immancabile secchio con fresche crocchette.

Appena sentono il rumore della sgangherata Panda si eccitano e cominciano del rituale dei gatti mezzi morti di fame che aspettano la loro dose di proteine quotidiane come il peggior tossico. 

Ma ogni luogo ha il suo rito:

Colonia Nuova di Monte Malbe: qui l'arrivo è preannunciato da diversi colpi di clacson in modo che anche i randagi distanti dalla casetta o quelli che stanno dormendo nel bosco siano allertati. Poi la discesa alla casetta con BAIOCCO, in prima linea, che lancia il suo Meoww! a mo' di saluto. Uno slalom per schivare quelli che si infilano tra le gambe e la gioia di vedere i piccoli eccitatissimi dall'arrivo del miglior momento della giornata, i piccoli sono quelli che ti danno maggiori soddisfazioni. Poi il pasto, educato, ordinato, piccoli esclusi, quasi a mostrarti che poi tutta quella fame non l'hanno ma sono solo contenti di vederti e scoprire che ancora sei vivo (ma bluffano!).

Alla Colonia della Scuola è tutta un'altra faccenda: complice il bosco il rumore delle sospensioni massacrate dalle buche si sente anche da lontano e gli Scolari fanno a gara a chi sarà il primo a mostrarsi e darti il benvenuto. Scendono di diverse centinaia di metri e spesso bisogna aspettare che i ranghi si riuniscano; LOTTA, la più vecchia e lenta, è quella che arriva più lontano e poi fatica a raggiungere il punto cibo. Il pasto è caotico, gomitate e testate a destra e manca per guadagnare un posto nei piattini con il cibo. Inutile mettere troppi piatti, non c'è tempo, e il loro appetito è più veloce della mia mano. E' fame pura, vera, accumulata in anni di carestie e oramai inscritta nel loro DNA. L'umido la fa da padrone e ho deciso che 3 scatolette, per i 12 gatti, aperte giornalmente posso bastare. Poi le crocchette da sbranare comunque esse siano; dalle Brekkies alle Monge alle Mignini. LOTTA, la più vecchia e lenta va aiutata e protetta durante il pasto per evitare che rimanga sempre a bocca asciutta.

Colonia de I Morti di Fame: ECCOLA non ha fretta, e sembra neppure una gran fame, viene incontro come una gran signora e sistematicamente lascia gran parte dell'umido e delle crocchette, tanto poi un altro cliente si trova! (PAVESINO, la volpe, SIMBA, l'abruzzese della Scuola o semplicemente il cinghiale di passaggio).

A Piscille il rituale è diverso; non sono abituati ad una visita costante e puntuale quindi li devi richiamare, ma in due minuti raduni subito la truppa che gradisce assai il pasto al pensiero di "mangia oggi che c'è, il prossimo pasto chissà quando arriverà!"

Alla Reggia sono i più compiti: hanno studiato minuziosamente i miei movimenti e gli orari e oramai sanno prima di me quand'è l'ora del pasto. Ognuno ha il suo posto assegnato, o preferito, e bisogna rispettarlo. Qualcuno aspetta pazientemente solo per farti aprire una scatoletta dopo e rimanere sempre attivo. 

Il Nuovo Fronte delle Betulle da molte soddisfazioni: finalmente i gatti residenti hanno una regola che ben accettano, ripagata da umido e crocchette. Aspettano pazientemente fuori dal cancello della villa l'arrivo della Panda, poi corse di gioia e felicità. Il piccolo BETULLINO è diventato il simbolo dell'accettazione della nuova situazione. Mangia a più non posso poi perquisisce bene il borsone per verificare se ci sia ancora qualche cosa da mangiare. Quando me ne vado aspettano con apprensione il mio saluto "Fate i bravi, ci vediamo domani!" contenti che anche domani il rito verrà ripetuto.

L'attesa è basata sulla puntualità del Gattaro e, se sgarri, non te la perdonano. Quindi è l'attesa che scandisce i ritmi della mia giornata con un semplice scambio di attenzioni: apro la scatoletta, ma voi mantenete alte le code per la felicità!



Bisogna essere puntuali con qualsiasi condizione meteo,
ASTRO della Colonia della Scuola aspetta impaziente!

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