mercoledì 1 novembre 2023

L' ALBUM DEI RICORDI - Che bello!

L'album dei ricordi è una rubrica di salvataggio; quando non hai voglia di scrivere (e capita spesso) o nulla da scrivere di nuovo (cosa quasi impossibile tra recuperi, arrivi & partenze, ricoveri o nuove situazioni da monitorare) ma non hai voglia. Spesso per evitare polemiche con quelle solite 4 piattinare che girano a tutto tondo nella zona aprendo a velocità vertiginosa scatolette di bocconcini, convinte di essere la reincarnazione di Madre Teresa di Calcutta, e creando altre nuove situazioni poi ingestibili nel tempo; si sa, la piattinara di lungo corso non sterilizza, cura, recupera o sistema in maniera adeguata gli spazi per i gatti che si tira dietro, nutre (spesso poco e in maniera inadeguata e basta). Schivare polemiche è diventata un'operazione estremamente difficile ed ardita, come mettere l'antipulci a quei gatti forastici ed inavvicinabili, ma spesso, come un tonto, mi ci infilo dentro. Di pochi giorni fa l'annuncio disperato della ricerca di un gattino di 3 mesi perso in uno dei peggiori quartieri di Perugia, per traffico e popolazione poco civile. Già ti urti a sapere che a 3 mesi riescono a perdere il gattino a cui i figlioletti sono affezionatissimi (dicono), poi vieni a sapere che è "scivolato" dal balcone (al 3° piano mi sembra) e l'incazzatura monta. Ma non finisce! E' di una cucciolata casalinga, una gatta che in 3 anni ha partorito solo quella volta (pensa tu che sfiga o la gatta è tanto intelligente da capire in che razza di mani sia finita e vuole preservare gli eredi). Naturalmente noi gattari siamo tutti scemi e con quei due neuroni rimasti non capiamo che la mamma gatta e il gattino sono in mano a una famiglia di squilibrati. Fortunatamente la faccenda si è risolta al meglio; il gattino ritrovato (non si sa se ferito o meno) da una clochard che recuperandolo a momenti si becca una denuncia per furto, nel quartiere i gatti non li sanno maneggiare, ma gli occhi vedono tutto ed elaborano al peggio ancora di più. Al mio commento di richiesta di maggiore attenzione per il cucciolo, cioè toglietelo dalle mani di quella gente che campa poco, si è scatenato l'inferno!

"Non conosce la situazione!" (mi basta quello che la situazione ha scritto)

"Se conoscesse la barista non farebbe questi commenti!" (dal balcone è caduto il gattino, non la barista)

"Non ha nessun diritto di criticare!" (sembra siamo tornati nel ventennio fascista, comunque non fare articoli piagnucolenti sui giornali se poi non accetti critiche o consigli)

"Bisogna farsi i caxxi suoi e non criticare!" (probabilmente l'intervento di un affiliato a qualche cosca mafiosa al confino)

Questa è la realtà fuori dal mondo del volontariato serio, quello che spende tempo, soldi, incazzature e se ne frega dei like. Questa è la realtà parallela (ma non meno dannosa) del randagismo felino.

Tempo fa venni criticato perché da sempre asserisco che il randagismo felino lo crea la famiglia che adotta il gattino piccolo per il bimbo, perché da piccolo si abitua meglio alla situazione (mica deve andare in VietNam!) e poi non si sterilizza e giù cucciolate che tanto poi verranno recuperate da quei soliti 4 coglioni o lasciate dentro un cartone in qualche colonia. 

Questa è la realtà (e non tutta), quindi non vi lamentate se ogni tanto riesumo una foto dall'archivio de I Gatti di Monte Malbe per respirare; come le balene ne ho diritto anche io!

Comunque la foto ve la pappate anche oggi!



Il piccolo DRILLO che non cadde dal balcone
ma ce lo portò via la FIP
Reggia di Monte Malbe - Agosto 2016

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