Purtroppo su alla Villa ( da I Morti di Fame) si è creata, anzi è stata creata, una situazione che destabilizza il quieto vivere, mio e soprattutto di ECCOLA. E' arrivato un senzatetto, un derelitto, un vecchio figlio dei fiori a cui si è fermato da tempo l'orologio, con un cane al seguito, suo compagno di vita. Gli è stato concesso l'uso di un piccolo appartamento, senza nessuno servizio vitale: acqua, luce, riscaldamento e gas. Il derelitto non è un problema, il suo cane sì! Non è cattivo, ma estremamente esuberante, lasciato libero di scorrazzare liberamente molesta ECCOLA ed è alla perenne ricerca di cibo. ECCOLA non ha gradito l'intrusione, d'altronde vive in tranquillità là da 10 anni ed è spaventata del mezzo colosso peloso. Non sono valse proteste, prima civili per il quieto vivere, poi meno civili, al figlio dei fiori non frega un cazzo di ECCOLA, interessa solo sistemarsi fregandosene di quelli che c'erano prima di lui. E' stata tentata una mediazione: si trasferisce poco distante, in una situazione simile ma senza gatti residenti: avrà tutta la sua libertà, per lui e il cane e comunque un tetto sulla testa. Ma non ci sono storie e ragioni: lì vuole restare perché, secondo lui, ha lavorato così tanto per rendere confortevole quel posto, spazzando a terra e trasferendo due lerce coperte che il suo lavoro deve essere comunque ripagato. Bussa a denari, praticamente, come lo chiamiamo noi a Perugia, è il classico cercacoglioni. La soluzione sarebbe semplice per il mio modo di pensare: lo prendi per la collottola, lo infili in macchina, insieme alle sue coperte e al cane, e gli dai l'indirizzo di dove deve trasferirsi e stare. Ma il mio sesto senso consiglia prudenza; i cerca coglioni sono sempre a caccia di gente a cui spillare soldi, che ha già più volte nominato; i classici 4 boccatoni correttivi porterebbero solo ad ingrassare avvocati. L'attuale proprietario dell'immobile, o presunto tale, visto che in piedi ci sono storie di tutela giudiziaria da parte di una banca e non si sa quanto l'attuale proprietario sia più proprietario, non prende una posizione netta per sanare il problema, quindi è meglio trovare un'altra soluzione, pacifica e senza avvocati o altri tutori della legge.
ECCOLA, per mia comodità e sua socialità era già stata trasferita l'anno scorso alla Colonia Nuova, dopo che era venuto a mancare il suo amico CALIMERO. Ma a ECCOLA di stare in comunità non interessa; da 10 anni quello è il suo territorio e lì vuole stare, possibilmente sola. Ho provato a tenerla là per una decina di giorni, gli spazi sono sufficienti per tutti, ma il cane è sempre libero in caccia dei piatti col cibo di ECCOLA e lei deve vivere, sempre sotto controllo del cane, sul tetto di un vecchio capannone. Ho tentato l'estrema mossa: trasferirla alla Reggia, ma temo un epilogo simile a MEO/TRUTTRU' di qualche anno fa. Appena libera, ancora sta dentro casa, in una cameretta, soffiando a tutti gli altri gatti che sono solo curiosi di vedere chi è il nuovo inquilino, sicuramente tornerà su alla Villa, che dista poco più di un chilometro in linea d'aria.
Per ora resisto, sperando che lei ceda un poco ed instauri una relazione tranquilla con gli altri, ma la vedo dura, molto dura.
Purtroppo siamo di fronte ad un'altra prepotenza umana che ha la possibilità di vivere senza aver o creare problemi in una situazione simile a 500 metri di distanza ma, a scapito della filosofia dei quasi estinti figli dei fiori, preferisce occupare spazi e liberarli da tutti gli abitanti che da tempo la popolavano (non so perché ma mi viene in mente Israele e i Palestinesi). Non so come finirà questa storia, so che è iniziata male e sicuramente non proseguirà meglio, per tutte le parti in causa.
E' una storia che avrei volentieri evitato; per il momento preoccupiamoci di ECCOLA, che è quella che ha subito il maggior danno.
Chi vivrà vedrà...
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