sabato 8 marzo 2014

VECCHI, INDIMENTICATI AMICI


ERIK

ERIK: ovvero la sfortuna fatta gatto.
Fu abbandonato, solo soletto, alla Colonia Vecchia il 13 giugno 2009. Fu definito il più bel gatto rosso della Colonia (naturalmente dopo me).
Gattino timido e spaventato, passava le giornate nascosto tra i folti ricacci di un tiglio, non usciva neppure per mangiare. Ma la fortuna volle che, un paio di settimane prima, avessero abbandonato in Colonia tre incontenibili fratellini: UEBI, PIPPI e MALACHIA che, con i loro giochi e la loro esuberanza, riuscirono a far rompere al piccolo gattino rosso il muro di paura che lo circondava.
Si unì ai tre diventando il loro cuginetto.
Erano una banda di scalmanati, sempre pronti al gioco e a far baruffa tra loro.
Prima del trasferimento alla Colonia Nuova MALACHIA, il suo cuginetto preferito, venne adottato e per lui fu un duro colpo. Erano cresciuti e UEBI si era trasformato in un gatto di indole solitaria mentre PIPPI preferiva la compagnia delle altre gatte.
Ma la diga della diffidenza si era aperta ed ERIK si dimostrò un gatto altamente socievole e un valido compagno per tutti i colleghi della Colonia.
Era diventato un coccolone e ogni giorno pretendeva una dose supplementare di carezze ed attenzioni da parte del Capo.
Poco dopo il trasferimento alla Colonia Nuova il Capo accettò di darlo in adozione a Rita, un’amica della Colonia che già aveva adottato, mesi prima, ANDIE, una bellissima e stronzissima simil-siamese.
Ma l’adozione non andò a buon fine. La siamesina, padrona della casa, non intese subire la presenza di un altro gatto e lo costrinse per una settimana a stare nascosto sotto al divano negandogli pure la possibilità di nutrirsi.
Una settimana d’inferno per il piccolo ERIK abituato agli spazi del bosco e ai giochi con gli amici.
Rita lo riportò in Colonia spiegando al Capo la situazione, che comprese.
Mentre il Capo stava pensando seriamente di portarlo alla Reggia, come aveva già fatto precedentemente con ROMEA, altra adottata restituita al mittente, il destino bastardo volle che qualche stronzo abbandonasse in Colonia tre piccoli gattini. Troppo piccoli per rimanere lì.
Il Capo se li portò a casa per farli crescere e trovar loro una sistemazione (andata a buon fine).
Ma il nuovo abbandono bloccò di fatto il trasferimento di ERIK alla Reggia per non incrementare una situazione già gravosa.
ERIK non si preoccupò e continuò la sua vita scapestrata alla Colonia.
Ma dopo poche settimane incontrò sulla sua strada un cane che non lo perdonò. 
Era il 10 gennaio 2011.
Il Capo raccolse il corpo senza vita, e senza coda, del povero ERIK sul piazzale sterrato della Colonia e, ancora oggi, sia lui che Rita si auto incolpano di non aver fatto abbastanza per lui.
Ma così è la vita dei randagi, gatti o cani che siano.
Oggi ci sei e stai bene, domani sei un cadavere sull’asfalto.
Ora il piccolo ERIK riposa nel cimitero degli animaletti della Reggia: in qualche modo –il peggiore– si è comunque trasferito là.

Ciao ERIK!

ERIK alla Colonia Vecchia - luglio 2009 -

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