ERIK
ERIK: ovvero la sfortuna fatta gatto.
Fu abbandonato, solo soletto, alla Colonia Vecchia il 13
giugno 2009. Fu definito il più bel gatto rosso della Colonia (naturalmente
dopo me).
Gattino timido e spaventato, passava le giornate nascosto
tra i folti ricacci di un tiglio, non usciva neppure per mangiare. Ma la
fortuna volle che, un paio di settimane prima, avessero abbandonato in Colonia
tre incontenibili fratellini: UEBI, PIPPI e MALACHIA che, con i loro giochi e
la loro esuberanza, riuscirono a far rompere al piccolo gattino rosso il muro
di paura che lo circondava.
Si unì ai tre diventando il loro cuginetto.
Erano una banda di scalmanati, sempre pronti al gioco e a
far baruffa tra loro.
Prima del trasferimento alla Colonia Nuova MALACHIA, il suo
cuginetto preferito, venne adottato e per lui fu un duro colpo. Erano cresciuti
e UEBI si era trasformato in un gatto di indole solitaria mentre PIPPI
preferiva la compagnia delle altre gatte.
Ma la diga della diffidenza si era aperta ed ERIK si
dimostrò un gatto altamente socievole e un valido compagno per tutti i colleghi
della Colonia.
Era diventato un coccolone e ogni giorno pretendeva una dose
supplementare di carezze ed attenzioni da parte del Capo.
Poco dopo il trasferimento alla Colonia Nuova il Capo accettò
di darlo in adozione a Rita, un’amica della Colonia che già aveva adottato,
mesi prima, ANDIE, una bellissima e stronzissima simil-siamese.
Ma l’adozione non andò a buon fine. La siamesina, padrona
della casa, non intese subire la presenza di un altro gatto e lo costrinse per
una settimana a stare nascosto sotto al divano negandogli pure la possibilità
di nutrirsi.
Una settimana d’inferno per il piccolo ERIK abituato agli
spazi del bosco e ai giochi con gli amici.
Rita lo riportò in Colonia spiegando al Capo la situazione,
che comprese.
Mentre il Capo stava pensando seriamente di portarlo alla
Reggia, come aveva già fatto precedentemente con ROMEA, altra adottata
restituita al mittente, il destino bastardo volle che qualche stronzo
abbandonasse in Colonia tre piccoli gattini. Troppo piccoli per rimanere lì.
Il Capo se li portò a casa per farli crescere e trovar loro
una sistemazione (andata a buon fine).
Ma il nuovo abbandono bloccò di fatto il trasferimento di
ERIK alla Reggia per non incrementare una situazione già gravosa.
ERIK non si preoccupò e continuò la sua vita scapestrata
alla Colonia.
Ma dopo poche settimane incontrò sulla sua strada un cane
che non lo perdonò.
Era il 10 gennaio 2011.
Il Capo raccolse il corpo senza vita, e senza coda, del
povero ERIK sul piazzale sterrato della Colonia e, ancora oggi, sia lui che
Rita si auto incolpano di non aver fatto abbastanza per lui.
Ma così è la vita dei randagi, gatti o cani che siano.
Oggi ci sei e stai bene, domani sei un cadavere
sull’asfalto.
Ora il piccolo ERIK riposa nel cimitero degli animaletti
della Reggia: in qualche modo –il peggiore– si è comunque trasferito là.
Ciao ERIK!
ERIK alla Colonia Vecchia - luglio 2009 - |
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