DIARIO DI BORDO
Lo sapevo che alla fine sarebbe toccato a me.
PERONI, in preda allo sconforto, si è dato malato.
PALLUCCHINO si è rifiutato di commentare un simile
risultato.
PINELLA è scomparsa da qualche giorno e questa sua assenza
ci (a me e al Capo) preoccupa non poco.
ARCHIMEDE ha di meglio da fare, con una micia dei nuovi
inquilini della Villa.
Alla Reggia tutti se ne lavano le zampe e così rimango solo
io a dover dare i risultati del sondaggio al Capo.
Mi presento di prima mattina, sembra sia il suo momento
migliore (ancora non ha avuto tempo di incazzarsi col mondo intero), alla
Reggia con la stampata riepilogativa.
Mi offre un piattino di crocchette (di quelle buone) mentre
sorbisce il suo caffè accompagnato dalla immancabile sigaretta.
“Sti cazzi!” il suo commento alla presa visione dei numeri “Cosa ne pensi?”
La domanda peggiore che potevo ricevere.
Ho due alternative: o faccio il politicante navigato e
annuncio alla nazione la vittoria schiacciante, anche se ho preso lo 0,3% delle
preferenze, o spiattello giù la cruda realtà.
Decido per la seconda opzione, un po’ addolcita.
“Sicuramente il sondaggio era formulato male: PERONI non è
avvezzo a queste cose. Due sole preferenze erano, di certo, una grossa
limitazione alla scelta delle numerose rubriche che abbiamo poi… ”
Il Capo non mi lascia terminare.
“…poi, diciamocelo sinceramente: la gente si è rotta i
coglioni di tutti questi sondaggi! Manco fossimo la TIM che ti scassa le palle
in continuazione e ti fa venir voglia di cambiare gestore telefonico!”
“Esatto!” confermo.
“Comunque, a voler essere pignoli,” prosegue “qualche dato
valido ci è stato fornito da quei quattro volenterosi!”
“Cioè?”
“Uno: i nostri lettori non vogliono sondaggi.”
“Già detto.”
“Due… ” il Capo mi lancia un’occhiataccia “Due: la scarsa
unanimità ha votato compatta la rubrica “Vecchi, indimenticati amici”. A una
buona maggioranza piace “La cuccia del Capo”, ma sono sicuro che BARTOLOMEO ha
pagato per questi voti. Lasciamo perdere
lo stronzo che ha votato per “Questo sondaggio fa schifo!”, ma che è stato il
più onesto. Rimane il fatto… ”
“Quale fatto?” domando.
“La tua rubrica non piace. Neppure il Solarium o le vostre
vecchie foto.”
“Allora? Che facciamo?”
“Pubblichiamo solo le storie truculente dei felini morti
ammazzati in Colonia?” stavolta è lui che domanda.
“Naaa!”
“Bravo! Facciamo una cosa per accontentarli: ogni settimana
buttiamo là qualche storia strappalacrime. Chi le potrebbe scrivere?”
“ZORRO!”
“Perfetto! Quello già si porta sfiga da solo!”
“Poi?”
“Poi continuiamo per i cazzi nostri a scrivere quello che ci
pare.”
“Sicuro?” esprimo le mie perplessità.
“TAZZA, quando vi ho raccolto eravate in otto. Ora siete un
esercito. Diamo tempo al tempo e continuiamo a lavorare bene, vedrai che con la
tenacia avremo uno stuolo di lettori del blog da far impallidire Beppe Grillo.”
“Capito… Ora i lettori sono un tot. Domani saranno un tot
per 10, per 20, per 1000.”
“Bravissimo!”
Io e il Capo siamo in piena sintonia.
“Sarei solo curioso” aggiungo “di quantificare questo
attuale tot. Come si potrebbe fare?”
Vedo il Capo pensieroso accendersi la decima sigaretta.
Poi gli si illuminano gli occhi, segno di parto riuscito di
idea vincente:
“Un sondaggio?”
“Un sondaggio?”
ZORRO - Lo Sfigato della Colonia |
Nessun commento:
Posta un commento