sabato 22 marzo 2014

IL RICHIAMO DELLA FORESTA

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LA CUCCIA DEL CAPO





Il riferimento al romanzo di London è voluto.
Anzi, come sottotitolo aggiungerei: del Grande Nord (Wild), così accontentiamo anche Zanna Bianca.
E’ scoppiata la primavera a Monte Malbe, con i suoi primi caldi raggi di sole e i suoi profumi.
La vita nel bosco va riprendendo la sua normalità dopo un inverno piovoso, ma climaticamente mite.
I piccoli animaletti escono dal loro letargo e, ancora un po’ rincoglioniti dal sonno, si apprestano ad affrontare la stagione buona.
E’ un pullulare di topolini, lucertole e altri piccoli rettili, in attesa del risveglio di quelli che strisciano, talpe, ghiri e pure gli uccellini sembrano moltiplicati (forse perché i cacciatori hanno smesso di rompere i coglioni alla Natura).
Gli scoiattoli sembrano impazziti e viaggiano sulle comode autostrade di fili elettrici che attraversano il bosco per andare chissà dove.
I randagi della Colonia riassaporano l’odore dei feromoni del bosco e i nuovi cuccioli, sentendolo per la prima volta, ne rimangono inebriati eccitandosi.
E… ogni anno la primavera mi frega.
Nelle prime giornate di sole è normale che qualche veterano della Colonia sia assente al pasto pomeridiano: sicuramente ha di meglio da fare e non mi preoccupo.
Quello che mi preoccupa (puntualmente ogni anno) sono le prime assenze ingiustificate dei cuccioli.
Ieri mancava RALF, per la prima volta da giugno 2013, e l’angoscia mi ha sopraffatto.
Scartando ogni remota ipotesi di prelievo forzoso per adozione rimaneva la possibilità, purtroppo concreta, che gli fosse capitato qualcosa di spiacevole.
Ho perso mezzo pomeriggio a chiamarlo e cercarlo nel bosco, accompagnato dalla solita corte di felini che ambiscono alla passeggiata nel verde insieme al loro umano.
Poi ho visto che mancava anche l’ascessoso MAGOO e un poco mi sono rassicurato: forse sono andati in esplorazione insieme, chissà dove.
Questo pomeriggio RALF e il brozzoluto MAGOO erano là, sani e salvi (o meglio: felici e contenti) ad aspettare il loro pasto.
Naturalmente RALF ha preteso dose tripla di paté al pollo e MAGOO dose doppia di bocconcini di pollo, dove gli nascondo l’antibiotico e il cortisone.
Ma all’appello mancavano altri due cuccioli: GINGER, alle prese con la sua prima primavera a Monte Malbe, e quell’idiota di CREMINO.
Un’altra ondata di angoscia mi ha assalito, superando il momento di gioia per il ritorno di RALF.
Ma, quasi fuori tempo massimo, mentre stavo togliendo i piatti vuoti, eccoli arrivare saltellanti e pieni di energia a reclamare il loro pasto.
Li ho accontentati, mentre RALF ne approfittava per elemosinare un’ulteriore porzione di paté.
Hanno mangiato come biafrani assatanati, dimenticando ogni regola di galateo felino, e, spazzolati i piatti, sono di nuovo corsi nel bosco seguiti, a fatica, dallo strabico MAGOO e dall’appesantito RALF.
TAZZA li osservava con lo sguardo pieno di nostalgia.
Mi sono seduto vicino a lui e accarezzandolo: “Sapessi quanti coccoloni mi hai fatto prendere anche tu, quando eri giovane e scapestrato… ”

*Bella la nuova immagine della rubrica, eh!

RALF

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