Non ce l'ha fatta il piccolo a sopravvivere alla Parvo.
L'altra notte si è arreso spegnendo le poche residue speranze di salvarlo.
Rimane una profonda tristezza in fondo al cuore, la consapevolezza di essere impotenti a certe prove che la vita felina ti mette davanti e una camera da bonificare in maniera sistematica per evitare che la Parvo, oramai entrata alla Reggia, si diffonda continuando la sua opera di morte.
Non è stata una bella esperienza e, ieri, non è stata una bella giornata; ogni tanto la mente ritornava agli ultimi sguardi di BETULLINO che implorava aiuto per combattere qualcosa che lui non conosceva.
Sicuramente una pagine più tristi de I Gatti di Monte Malbe, forse già l'ho scritto in altre occasioni, forse lo scriverò, purtroppo, ancora, ma il fatto mi ha segnato e costretto a ripensare a molte cose.
Forse domani farò un post al riguardo, forse...
Addio BETULLINO, ci ho sperato tanto, mi sono illuso e invece vai a raggiungere la mamma e gli altri fratellini deceduti. Ho provato a fare quello che sapevo e potevo, scusami se non ci sono riuscito.
Tanto tempo fa una saggia persona mi disse di prepararmi a mandare giù tanti di quei rospi da non immaginare.
Gli risposi con una domanda: "Non ci sia abitua mai?"
"No, ma col tempo scendono più veloci!" la risposta.
Non credo che scenderai tanto velocemente...
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