domenica 21 gennaio 2024

ARCHEOLOGIA FELINA

 

    



       

      LE RELIQUIE





Giorni fa, in un post, scrivevo del rapido passaggio dalla scartocciata di pasta e avanzi di casa come pasto per i randagi delle colonie, alla più pratica e comoda scatoletta. L'inconveniente era solo l'apertura della stessa in modo rapido e senza amputarsi qualche dito con i randagi affamati che cercavano di arrivare per primi al nuovo lauto ed appetitoso pasto. Non avevano ancora inventato lo strappo delle scatolette e l'unico modo per aprirle era la scomodo, lento, pericoloso ed ingombrante apriscatole.

Ma le aziende produttrici di cibo umido per gatti provvedevano anche a questo!

Mi ricordo un'offerta in cui, con 3 mastodontici barattoli di PAL, cibo per cani dai bocconcini così grandi da soffocare un labrador, e naturalmente senza taurina (tanto manco sapevamo cosa fosse, ignoranti come le scarpe vecchie di un montanaro) ti regalavano un meraviglioso e pratico apriscatole pubblicitario!

Eravamo alla fine degli anni '70, il PAL era graditissimo ai cani (e ai randagi di colonia perennemente affamati), in barattolo da 1 chilo e costava come il rene di un adolescente. In alternativa c'era il più economico CHAPPI, in bocconcini più piccoli, in confezione da 1,2 chili, ma senza apriscatole in omaggio.

L'apriscatole PAL apriva egregiamente le misere scatolette di KITEKAT e WHISKAS da 400 grammi, o quelle del pregiato WHISKAS da 200 gr., il famoso e diffusissimo FRISKIES da 400 grammi era ancora da venire; se volevi nutrire il gatto, quello c'era!

A difesa della scarsa scelta di mercato c'era da dire che la differenza di prezzo tra KITEKAT e WHISKAS non era così abissale come ora e un lusso, ogni tanto, potevi concedertelo.

Ma torniamo ai soggetti del post.

In questo Blog non raccontiamo cazzate, anche se a distanza di quasi 50 anni si potrebbe farlo senza pudore; ieri, frugando in un inutile cassetto della cucina, insieme a tanto ciarpame, ho ritrovato ben 2 apriscatole pubblicitari PAL!

Due reliquie dei tempi passati, spesso estremamente dolorosi, ora perfettamente inutili all'uso: tutte le scatolette sono dotate di tappo con linguetta a strappo e gli apriscatole non le aprono.

Due reliquie di un tempo che fu, dove c'era poco o niente, i gatti randagi erano già benestanti se avevano un nome con cui chiamarli e, se poi avevano anche una scatoletta di KITEKAT una volta a settimana, erano gran signori. Una volta dove il gatto randagio era solo di due specie: il randagio vivo e quello morto.

Due reliquie che mi hanno un poco commosso pensando a quanto eravamo ancora primitivi noi gattari, due reliquie che raccontano i grandi stenti e la fame dei tempi, assolutamente non paragonabile alle condizioni di molti gatti randagi delle colonie feline protette e seguite di ora. Due reliquie che, chi non c'è passato e non si è sbregolato almeno una volta le dita, non ne conosce ed apprezza minimamente il valore.

Due reliquie per quei gattari che, come i randagi, sono sopravvissuti.



 PAL 1 e 2


La prima reliquia con il verso del meccanismo di apertura della scatola

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