TOPAZIO e WAFER
Colonia Nuova - Aprile 2018
La storia de I Gatti di Monte Malbe, due bande di felini semirandagi che hanno adottato un umano in cambio della loro sussistenza giornaliera. (Vai a Presentazione)
Altro maschietto che debutta nella rubrica: PUNTINO.
Recuperato cucciolone di 6-7 mesi di età in un trafficato parcheggio di un supermercato dove cercava di suicidarsi sotto le auto il 20 gennaio 2016 è stato subito trasferito in Colonia in quanto abbastanza grande, sano e capace di badare a se stesso.
Mai decisione fu più sbagliata!
CORNIOLA è prossimo al festeggiamento dei 15 anni dal suo abbandono alla Colonia Vecchia (è l'ultimo superstite tra i gatti residenti in Colonia di quelli abbandonati alla Colonia Vecchia). Arrivò già cucciolone, quindi credo che anagraficamente il 15° compleanno lo abbia già compiuto.
Una piccola storia felina che ha dell'incredibile, per quanto ci riguarda inizia da luglio 2013 alla Colonia Nuova.
Arriva un gatto nuovo, curioso e abbastanza sociale con l'umano; è affamato ma mal sopporta i suoi simili, situazione non ideale in una colonia.
Il caldo e l'Alzheimer sono un'accoppiata micidiale per il Capo che oramai stenta a riconoscere pure i gatti che accudisce. La sua scusa: "Sono troppi e non sempre presenti tutti!"
Una mesata fa aveva scambiato UI-UI, alla Colonia Nuova, per il nuovo arrivato PESCHINO. Ma ci sta, PESCHINO era solo qualche giorno che bazzicava la Colonia ed ancora non era stato ben memorizzato, concentrando l'attenzione più sulle sue abitudini.
La scorsa settimana il fatto si è ripetuto alla Colonia di Piscille, luogo dove c'è un turn over di gatti da paura; neppure in un call center!
E' comparso un gatto, non nuovo ma già conosciuto, che latitava da molto tempo. "PELOSONA!" è stato di grido di accoglienza del Capo, felice di rivedere una gatta che era da molto tempo che mancava ed aveva fatto perdere le sue tracce. Rapida foto e pubblicazione sul suo profilo FB per la felice ricomparsa.
Poi, dopo qualche giorno, i primi dubbi: PELOSONA è troppo tempo che è sparita, poi la ricorda col pelo semilungo, mentre il gatto fotografato ce lo ha corto. Il dubbio aumenta e si ricorre al preziosissimo archivio fotografico per sciogliere il dilemma.
Altro errore del Capo: il gatto tornato e fotografato non è la PELOSONA, ma il più recente SOFFIO!
SOFFIO comparso in tempo di Covid ha bazzicato la Colonia per nutrirsi giusto il tempo per essere castrato poi, d'improvviso un paio di mesi dopo, è scomparso nel nulla.
Ora è tornato, non sappiamo per quanto tempo, soffia sempre anche se ha fatto capire di riconoscere bene l'umano dispensatore di cibo e che lo ha sollevato dall'incombenza di creare nuove generazioni di futuri disgraziati. Ha gradito il pasto, si è lasciato fotografare e se ne è tornato nel folto della boscaglia.
Era più di un anno e mezzo che non lo rivedevo ed è sempre vero che
#finchénontroviilcadavereilgattoèvivo !
Nuova inquilina della Reggia, oggi tocca a GIGIA, una gatta tra le più anziane come permanenza.
Abbandonata alla Colonia Nuova ad ottobre 2013, da sola, che strillava come un'aquila nel bosco, da poco svezzata, fu trasferita subito alla Reggia per rubare la colazione alla volpe di turno.
Crebbe, stavolta silenziosamente, poi, fedeli al dogma che non si immettono in Colonia gattini piccoli da soli fu lasciata alla Reggia, dove ad oggi continua la sua carriera.
La bella grigio-argento vive prevalentemente all'esterno, escluso il periodo più duro dell'inverno dove apprezza i termosifoni caldi di casa.
Una gatta tranquilla che non ha dato mai problemi e socializza con tutti i suoi simili malgrado le continue molestie di BRUTO.
La sua solitudine all'abbandono l'ha salvata da una vita di colonia, dove sicuramente si sarebbe già usurata, e non ha mai patito il fatto di non avere fratellini con lei.
Ai tempi fu proposta, senza successo, in adozione, ma del fallimento della prova non ho rimpianti.
Sotto un altro! dice il Capo, come dal barbiere della caserma.
Si continua con i residui maschietti, sparsi un po' dovunque a bonificare il territorio ad evitare zuffe e litigi per gatte fertili in calore quasi estinte a Monte Malbe.
Stavolta è toccato ad ALDINO, colpire su alla Colonia della Scuola è poco professionale: metti la gabbia con 4 bocconcini e fanno a spintoni per entrarci dentro: ha vinto ALDINO, possente maschio tigrato di 3-4 anni di età.
Appena liberato sul suo territorio non ha preferito la fuga come solitamente fanno i maschietti che hanno subito l'operazione: ha osservato, annusato, salutato un paio di amici e, capito che quella era l'ora dell'apertura delle scatolette, è rimasto a fare compagnia al gruppo e soddisfare l'altro istinto primario rimasto. I gatti della Colonia della Scuola hanno la fame, quella vera e brutta, inserita nel loro DNA. Per una scatoletta di umido, cibo sconosciuto fino ad un anno fa, sterminerebbero pure tutte le pecore e tutti i lupi del Monte.
Tra tre settimane si replica; puntiamo a PANDOLFO alla Colonia Nuova o, come ripiego, ad un altro maschietto della Scuola, vedremo al momento.
"Signor Capo" fa CARDINALE "Già abbiamo saltato il numero di Luglio, ora vogliamo saltare anche quello di Agosto e perdere pubblico e introiti pubblicitari?"
"CARDINALE, lo sa che luglio ed agosto ho da fare più di un contadino in tempo di mietitura! Smettete di figliare e farvi abbandonare come stracci poi troverò il tempo per tutto!"
"Ufff!"
COLONIA DE I MORTI DI FAME
Iniziamo col nulla; da I Morti di Fame non si muove foglia, il Capo ringrazia!
Terza puntata de Gli Inquilini della Reggia dedicata stavolta ad un maschietto: BAMBU'.
La prima comparsa di BAMBU' a Monte Malbe è il 17 febbraio 2018; piove a dirotto e alla Colonia Vecchia si odono dei miagolii di richiesta di aiuto.
BAMBU' è sui rami alti di un pino, fradicio e miagolante ma dentro al giardino del convento dove la notte scorrazzano due possenti pastori tedeschi che hanno già fatto strage di incauti felini. Chiedo il permesso di entrare e provvedere al salvataggio ma il pino è troppo alto e ci vorrebbe una scimmia, che a Monte Malbe non abbiamo, per arrivare a BAMBU'.
Lui non è propenso a scendere, rimane là sperando che ci rimanga tutta la notte. Il giorno dopo è ancora là sopra che miagola e continua ad inzupparsi di pioggia, ma non scende.
Terzo giorno stessa storia, ma forse la fame vince la partita: gli faccio cenno di scendere, piano e a retromarcia. Infatti: "Bumm!", precipita come una pigna al suolo. "E' andato" penso tra me pronto a chiedere nuovamente il permesso per entrare a raccogliere quel che rimane.
Invece il piccolo, è un cucciolo sui 6-7 mesi di età, è rimbalzato ed è ancora intero. Capisce che ora deve scalare il muro di cinta per raggiungere il suo salvatore. Sale e per scendere nuovo "Bumm!",
"Questo è scemo" il logico pensiero. Viene raccolto mezzo annegato ma ancora intero e portato a rifocillarsi alla Colonia Nuova. anche per prendere tempo e decidere il da farsi.
Propendo per lo stallo temporaneo alla Reggia per rimetterlo in forze e studiarlo; tanto sveglio non sembra. Non mi sbagliavo; un cucciolone appena abbandonato, tonto come l'acqua degli gnocchi ed inadatto alla vita della Colonia. Viene incamerato alla Reggia dove gradisce la nuova, asciutta, sistemazione.
Da 5 anni vive là, poco socievole con gli altri gatti, che schiva ma sopporta, ad esclusione di BRUTO, di cui non riconosce l'autorità.
E sono litigi, continui, solo miagolii di avvertimento senza spargimento di sangue: unico accordo BRUTO rimane fuori casa dove lui è libero di soggiornare.
Un gatto troppo scemo ed inesperto alla vita esterna, forse già adottato in maniera poco consapevole e che ha perso la sua casa per chissà quale macchia.
Forse per quella nera sulla pancia!
E' arrivata l'ora di considerare il bianco e nero MICHI (prima battezzato OVIDIO, ma è un nome a cui non risponde) tra i Gatti di Monte Malbe, della Reggia per la precisione. MICHI è già un gatto di Monte Malbe a tutti gli effetti, comparso per la prima nei dintorni della Reggia il 18 febbraio scorso sono riuscito a risalire alla sua provenienza. MICHI è un gatto della ex Colonia del Maneggio, dove ufficialmente risiede. Maschio, adulto, già castrato ma senza apicectomia è uno gatti che ora nutre, anzi nutriva, visto che oramai è in pianta stabile alla Reggia, Patrick, il proprietario di gran parte di Monte Malbe. MICHI vagabondando ha scoperto questa nuova realtà, a qualche centinaio di metri dalla sua base e ha cominciato a frequentarla, curioso della presenza di altri gatti con cui non ha problemi e ingolosito dai pranzi e cene che si consumano. Ora sta sempre qua alla Reggia, si mostra subito desideroso di umido al mattino e, se lo chiami per ripulire qualche piatto, risponde ed accorre subito. Un acquisto non previsto dai piani della Reggia, ma non è nostra usanza scacciare gatti sconosciuti che si mostrano. E' timoroso dell'umano ma non asociale, si fa qualche giretto dentro casa trovando ora porte e finestre aperte e attento ai movimenti e al richiamo del Capo, lo sta studiando con cura.
Benvenuto MICHI, non eri previsto, non sei un gatto in difficoltà, ma se hai scelto di farci compagnia ti accetteremo ben volentieri!
Arrivò in compagnia della sorella il 2 settembre 2016 alla Colonia Nuova, sicuri abbandoni. 2 gatti sui 3-4 mesi di età perfettamente ignari del posto dove li avevano abbandonati. Come al solito, sbagliando, considerai i 2 novelli disgraziati in grado di cavarsela da soli in quanto abbastanza svegli, cresciuti e in coppia. Il risultato di queste considerazioni fu la perdita di NICOLINA il giorno seguente: voci non confermate raccontano di una incursione di un cane padronale, lasciato libero di fare danni e non richiamato dal proprietario, che si divertì a molestare e rincorrere i gatti della Colonia (peccato essere assenti in queste occasioni, sicuramente mi sarei beccato una denuncia dal proprietario del cane per per molestie ed aggressione; a Monte Malbe quello che è fatto è reso, pure con qualche schiaffone di interesse). Il giorno dopo quindi in Colonia trovai solo la sorella, la già conosciuta BIGNE' e a nulla valsero le ricerche della dispersa; non si era creato il giusto feeling e i miei richiami erano ancora solo la voce di un perfetto sconosciuto. Incassai con rabbia la perdita ma presi BIGNE' e la trasferii alla Reggia per non ripetere l'errore e risarcimento danni. Gatti troppo piccoli non vanno bene che stiano in Colonia, me lo dico sempre e spesso infrango la regola per troppa fiducia nei felini e soprattutto nel genere umano, meglio stallarli qualche giorno alla Reggia per studiarli, prenderci confidenza e far si che io diventi per loro un punto di riferimento, un po' come gli attuali ELCINI.
NICOLINA, un'altra meteora, più per colpa mia che sua, mi dispiace non sapere che fine abbia fatto e che un imbecille non abbia avuto la giusta punizione, anche se forse nulla sarebbe cambiato oramai.
Ciao NICOLINA, come vedi ancora ti ricordo!
LA CUCCIA DEL CAPO
"Ma...Loro??" qualcuno si è chiesto.
Loro sarebbero gli ELCINI, in effetti è da giorni che non ne parlo, che fine hanno fatto?
Grigliati a Ferragosto? Condimento per insalata di riso?
No! Gli ELCINI proseguono nei loro studi per diventare perfetti gatti di Colonia. Sono ancora relegati nella loro cameretta da dove solo TIBO'PINO' è riuscito un giorno ad evadere seminando il panico tra i gatti adulti della Reggia che, vedendo un nuovo piccolo nero hanno commentato "Ci risiamo..."
TIBO'PINO' è tornato spontaneamente nella sua grande tana dopo aver scoperto che la Reggia è popolata di ostili gatti a lui sconosciuti, accompagnato da BORA, l'unica autorizzata a stare in loro compagnia per educarli.
Educazione che ancora è da perfezionare; solo BENGALINA è sociale, cerca carezze e coccole dal sottoscritto, gli altri sono ancora mezze bestie. Si comincia a denotare comunque il carattere dei singoli: TIBO'PINO' sfacciato e curioso, BENGALINA coccolona e sociale, MEZZACODA desideroso di evadere dalla prigione, IENA (che poi sembrerebbe un maschietto, ma è da controllare) scatenata nei giochi e CIUETTA (sesso ancora incerto, ma i bookmakers lo danno maschio) il più timido. A BORA il duro compito di mostrargli come ci si comporta amichevolmente col Capo e raccontare poi i progressi del piccolo branco agli altri colleghi della Reggia estremamente curiosi, soprattutto delle bustine di bocconcini kitten che vedono viaggiare in grandi piatti.
Niente vaccini ancora; qualche occhietto non è perfetto e ogni tanto esplode qualche piccolo starnuto.
Ma ancora c'è tempo; fino a fine settembre, cioè quando avranno raggiunto dimensioni tali da non ingolosire volpi e quando avranno cementato ancora di più lo spirito di gruppo (ma qui siamo già a buon punto), gli ELCINI non lasceranno la Reggia per sbarcare in Colonia, loro destinazione naturale. Di possibili adozioni non si parla, solo BENGALINA sarebbe pronta, ma è da sola e senza almeno un fratello aggregato e domesticizzato non se ne va. Fino al rilascio in Colonia non conosceranno l'esterno e la libertà, il loro territorio sarà la Colonia e lì, forte del gruppo compatto, si dovranno abituare senza disperdersi, cosa che comunque ritengo poco probabile.
Per il momento mangiano, poco ma spesso, cacano (in quantità industriale) e giocano a tutto spiano, come è giusto che sia, gli ELCINI hanno appena tre mesi.
Se la fortuna ci e mi aiuta prevedo per loro una felice vita libera in Colonia, con pochi rischi e tanti amici più grandi che non saranno contentissimi di dividere le risorse con altri 5 piccoli affamati.
Qualcuno storcerà il naso pensando alla non adozione, ma ancora sono troppo poco sociali e si rischia di spostare un randagetto da un posto con riferimenti validi (i fratelli) ad un altro perfettamente sconosciuto senza riferimenti; sarebbe come farli tornare randagi in un altro posto e farli ricominciare tutto da zero. Tanto vale allora averli lasciati dove la mamma li aveva partoriti.
Storcerà pure il naso alla prospettiva della Colonia, ma i piccoli hanno ora solo tre riferimenti: il loro gruppo, BORA e il Capo, quindi rimangono solo due opzioni abitative, o la Reggia (ma è sold aut) o la Colonia.
Piccola considerazione: non è detto che tutti i piccoli recuperati debbano per forza trovare una casa, a seconda della loro caratterialità e di quello che finora sono riusciti a immagazzinare nella loro breve esperienza, spesso è meglio che finiscano tutti insieme in una Colonia, seguita e controllata giornalmente e lì finirsi di formarsi ed acquisire il loro nuovo territorio.
Forza ELCINI, ancora 6 settimane ed assaporerete la libertà del bosco e conoscerete il vostro vero territorio!
Seconda puntata dedicata agli abitanti felini della Reggia, oggi tocca ad un'altra fanciulla sfortunata in gioventù, poi ripresasi: PI-PIII!!!
PI-PIII!!! fu recuperata dalla Supplente il 4 luglio 2017, in condizioni pietose, a Ponte Felcino, destinata ad un futuro di gatta da topi di orto, se mai avesse avuto un futuro.
Poco più di un mese, occhi compromessi e principio di problemi respiratori; è stata curata, è sopravvissuta ed ora si gode la sua meritata pensione.
Dopo la cura e la quarantena è stata aggregata allo stuolo di piccoli, recuperati ed abbandonati in Colonia già residenti alla Reggia, in attesa di decidere cosa fare di quel branco.
Finì che BETTA, poi adottata, finì in Colonia insieme a UAUEI, ora residente al Maneggio, e a UIND, suo fratello, scomparso.
FILI, la più fragile del gruppo rimase alla Reggia in compagnia della sorella GIANNA, FILI è deceduta, GIANNA ci onora ancora della sua presenza.
Non mi fidai di trasferire PI-PIII!!! in Colonia, i problemi da piccoli spesso permangono o lasciano strascichi che minano la qualità della vita, e rimase con le altre due a far compagnia al Capo.
Ora PI-PIII!!! ha sei anni ed è una gatta in perfetta salute, vivace e rompicoglioni; soggiorna all'esterno d'estate ma, appena le minacciose nubi che preannunciano l'autunno si mostrano, rientra in casa e fino a quando le temperature non tornano tropicali ci rimane.
Una ex gatta da topi che ha avuto la promozione e la vita salva, la sfortuna già l'ha conosciuta, ora si merita un poco di tranquillità.
Quando Roberta me lo ha consegnato ha dato una semplice indicazione: - Questo gatto non miagola, soffia!
Ed in effetti era vero; PISTONE appena mi vedeva soffiava - FFFfffzz! - come a dire "Se ti avvicini troppo ti stacco la mano!"
Poi, col tempo, mi sono accorto che il soffio di PISTONE aveva delle poco percettibili sfumature e ho cercato di capirne subito il significato.
Il povero gattaro è allora ricorso a quel grande tesoro dell'umanità che è la monumentale libreria storica de I Gatti di Monte Malbe, frutto del lascito testamentario del nostro caro e defunto Professor PALLUCCHINO (l'Umberto Eco di Monte Malbe). Tra la miriade di volumi ho trovato un manuale che fa al caso mio "Come capire PISTONE e i suoi simili in 12 mosse".
L'ho studiato e piazzato alla Reggia per ogni evenienza.
In effetti le sfumature del soffio di PISTONE sono molteplici, dal - FFFffbsp? (Capo, avrei un buchino alla stomaco, cosa potresti darmi?)
Propongo il solito paté - Ffftvb! (E' buono capo, grazie!) Qualche volta spiatto bocconcini - Ffffschif? (Che è sta porcheria, Capo?)
- Sono bocconcini commerciali, PISTONE! Un barattolo ogni tanto per cambiare menù, non per risparmiare, ché mi costano più del Bundy o del Kippy!
Ma c'è anche l'opzione premietto - FFFffffCAmbrqualcfff! (Capo, avrei voglia di qualcosa di speciale, ma non il solito...) Come la vecchia pubblicità del Ferrero Rocher, allora propongo un delizioso snack liquido omaggio di Vitalkraft.
- FFFttq? (Tutto qua Capo?) PISTONE ne è ghiotto ma il problema che lo snack è circa 10 grammi di pasta molto fluida, per saziarlo ci vorrebbe la confezione fiasco da Chianti che ancora non producono.
Poi c'è la richiesta classica - FFftttermffcr! (Capo, le crocchette della ciotola sono tutte terminate!) e verso il mix di crocchette dal secchio alla ciotola.
- FFFfmslqbb! (Metti solo quelle buone!) si raccomanda evitando poi di sgranocchiare crocchette che non siano Brekkies.
- FFffqschpaltrff! (Queste fanno schifo, le lascio agli altri!)
"PISTONE, smetti di mangiare come un compattatore che somigli più ad un tricheco che prende il sole che ad un gatto!"
Vedo che si offende, ma non dovrebbe aver capito nulla di quello ho detto, comunque, per 4 minuti, smette di mangiare.
Talvolta ho l'impressione che lui capisca me mentre io ho ancora difficoltà a comprenderlo.
Finalmente calano le tenebre, viene notte e lo stanco gattaro si ritira a riposare le membra. Alla chiusura del finestrone della terrazza PISTONE è spalmato su uno sgabello a fare la guardia alla ciotola delle crocchette.
Un saluto è educazione.
"Buonanotte PISTONE!"
- Malgrado il tricheco, buonanotte anche a te, Capo. A domani! FFfff!
- Capo, è l'ora!
- Dici, BAIOCCO?
- E' da maggio che non la vediamo e tra poco sarebbe pure il suo compleanno, lo festeggiamo col morto?
- Sempre il solito tragico, si sarà allontanata!
- In tre mesi e mezzo arriva in Mongolia e torna!
- Va bene! Comunichiamo al pubblico che SCHIZZETTA è oramai latitante dalla Colonia dai primi di maggio, quindi è data per dispersa. Malgrado l'ottimismo di BAIOCCO potrebbe semplicemente essersi accasata da qualche parte, ma ignoriamo dove. Comunque era da tempo che alternava settimane di presenza quasi quotidiana in Colonia a periodi di lunga assenza, quindi ci sta. SCHIZZETTA è una gatta poco sociale, cresciuta in Colonia, ma estremamente sveglia. Certo! Nel suo perenne girovagare a Monte Malbe potrebbe pure aver incontrato un pericolo che non è riuscita a schivare, soprattutto selvatici rapidi e affamati, ma noi siamo ottimisti; d'altronde finché non si trova il cadavere il gatto è vivo!
Ciao SCHIZZETTA, ovunque tu sia, ricordati che il 6 settembre compi 9 anni dall'abbandono, insieme alla madre e a una sorellina scomparse poco dopo, a Monte Malbe!
Zac! Zac! E pure ZITO è capitolato!
Si è offerto volontario per la castrazione, anche se il mio obiettivo era PANDOLFO o, di riserva, qualcuno della Colonia della Scuola.
Ma ZITO era incuriosito da quella strana gabbia con dentro un piattino di profumato paté e alcuni invitanti bocconcini sul pavimento.
E' entrato e primo Zac!
Un possente giovane maschio che è stato reso inoffensivo ed impossibilitato di seminare cucciolate per Monte Malbe, grazie ai Dottori Veterinari della ASL che sono tornati operativi dopo mesi di abbandono al servizio pubblico.
Un altro in meno da sistemare, ne rimangono ancora, sia alla Colonia Nuova che a quella della Scuola mentre è ancora da valutare la pericolosità sessuale del novello PESCHINO, credo troppo anziano per fare danni, vedremo... sarà la riserva delle riserve.
Stamattina ZITO tornerà libero alla Colonia Nuova con una nuova avventura da raccontare agli altri, anche se credo che poco ci abbia capito.
Sterilizzate gente... sterilizzate! Solo così potremo contenere il randagismo felino e limitare la nascita di nuovi futuri disgraziati!
Nuova rubrica dedicata agli abitanti felini della Reggia, per ricordarveli e ricordarmeli tutti.
Alla Reggia vivono solo gatti svantaggiati, o presunti tali, e gatti che per le varie vicissitudini della loro vita non sono riusciti ad approdare in Colonia.
Il drappello è vasto, mettetevi comodi; oggi tocca alla matrona TARANTOLA.
TARANTOLA è una gatta approdata alla Colonia Nuova nel luglio 2013, già gatta navigata, almeno un anno di età, e con prole al seguito, il piccolo BIAGIO.
Frutto certo di abbandono si è ben ambientata alla casetta nel bosco, crescendo di mole a dismisura dopo la sterilizzazione.
Il 31 dicembre 2021 ha concluso la sua carriera di gatta di Colonia venendo aggregata alla Reggia, dopo un infortunio inusuale: la rottura di un'ernia addominale con fuoriuscita della vescica. In pratica non poteva più urinare spontaneamente e sarebbe destinata ad una morte atroce con la rottura della stessa.
Operata in urgenza la vigilia di Natale ha presto ripreso vita e, anche per estinguere un debito morale che avevo con lei, ho preferito aggregarla alla Reggia anziché riportarla in Colonia.
E' letteralmente rinata; con la sua indole solitaria si è impossessata di una cameretta e relativo letto e lì conduce praticamente la sua esistenza, solo qualche breve uscita quotidiana nel giardino della Reggia a prendere un poco d'aria se la temperatura è ideale.
Discreta, non assillante si palesa al suo umano solo durante la distribuzione del pasto per mostrarsi e far capire che la sua ciotola deve essere appoggiata direttamente sul letto dove lei consuma lentamente il contenuto.
Malgrado la mole importante non è una gatta vorace, due piattini modesti di umido, meglio se del famoso premietto che le ricorda tanto il bocconcino elargito per anni in Colonia, e un pugno di crocchette, di quelle speciali, però!
E' onnipresente sul suo letto appena fa buio ed è la prima a salutare il Capo al risveglio mattutino.
Una gatta schiva ma domestica, che sicuramente aveva una casa da cui è stata sfrattata dopo il primo parto. Ora la casa l'ha ritrovata, insieme a tutte le comodità allegate e non la molla più di sicuro!
Brava TARANTOLA, sei stata una vera rivelazione, ora puoi invecchiare in completa tranquillità!
Doppio compleanno oggi alla Reggia!
I fratelli TOM e LULU' compiono 8 anni dal loro recupero, presso il Lago Trasimeno, durante un violento temporale.
Non li ho recuperati io, ma una volontaria di associazione chiedendomi gentilmente di stallarli in attesa della loro adozione, in quanto sociali.
"Pensiamo a tutto noi!" la fatidica promessa, infatti TOM e LULU' sono stati sverminati e vaccinati dal sottoscritto ed inseriti tra i Gatti della Reggia aspettando invano la promessa adozione.
Come spesso accade con le associazioni se fai un favore il pacco diventa tuo e se ne dimenticano. Stalli e i gatti ti rimangono accollati per una vita.
Hanno bisogno di cure, li curi ma devi poi ricordarglielo che quei gatti curati sono fondamentalmente loro, e tu fai solo un piacere ad ospitarli.
Questa, grossomodo, è la storia di due piccoli reietti che forse erano al Lago solo per farsi una scampagnata ma una mano incauta ha pensato bene di intervenire senza sapere se poi c'erano i mezzi e la condizione di portare a termine l'operazione con successo.
Comunque TOM e LULU' sono cresciuti e ben si trovano alla Reggia, gatti del garage e poco inclini alla socialità esterna con gli altri felini.
Buon compleanno discoli, forse avete avuto una vita migliore di quella che vi avevano assegnato!
Era da qualche giorno che vedevo LOTTA, la vecchietta della Colonia della Scuola, insoddisfatta del suo pasto.
Mi sono messo in osservazione ed in effetti qualcosa che non andava c'era!
LOTTA è vecchia, rallentata e senza denti; non può competere con la truppa più giovane ed affamata come non ci fosse un domani.
Gli altri Coloni sono scattanti e, soprattutto, hanno la fame nel loro DNA.
Loro, tutti, LOTTA compresa, la fame, quella vera e brutta, la hanno conosciuta per decenni, cresciuti come gatti per topi , quindi se cacci, mangi, altrimenti digiuni!
Sono corso ai ripari: aperte le solite 3 scatolette giornaliere (per 12 gatti, fanno 48 cartoni da 24 pezzi all'anno!) con i Coloni che in 4 morsi divoravano il loro contenuto passando poi alle crocchette distribuite (circa 300 grammi, 11 sacchi da 10 chili all'anno!) con LOTTA insoddisfatta che non riesce ad arrivare ai piatti e se ci arriva dà giusto 2 leccatine ho aperto uno dei famosi premietti (1 scatolina da 100 o 85 grammi o una bustina equivalente di quelle buone, fanno 30 confezioni da 12 all'anno!) lasciandola solo a lei, opportunamente protetta.
LOTTA ha gradito l'attenzione, e il cibo, gli altri Coloni meno che non riescono ad arrivare a quel nuovo profumatissimo piatto.
Così ora si deve mangiare in due tempi alla Scuola: prima si saziano i giovani voraci, poi con calma si provvede ad aiutare LOTTA, assediata.
Che poi lei, della scatoletta piccola, lecca accuratamente il sughetto, raccoglie alcuni pezzi e fa una lunga pausa, toppo lunga per difendere il tesoro!
E' una vera lotta per la sopravvivenza e, mentre alla Colonia di Piscille col tempo sono riuscito a debellare la competizione alimentare, lì, a distanza di un anno, non vedo margini di miglioramento.
La fame patita nei decenni si è impiantata anche nella cucciolata dell'anno scorso, che teoricamente la fame non l'ha mai conosciuta ma si comportano per emulazione dei più anziani.
Giorni fa in televisione, su Rai Storia, hanno fatto vedere un vecchio documentario su Perugia della metà degli anni sessanta del secolo scorso.
Dopo i doverosi omaggi a Giovanni Buitoni e Luisa Spagnoli sono passati a far vedere la realtà rurale del territorio Perugino, con la prima maestra arrivata alla Scuola di Monta Malbe, a soli 11 chilometri dal centro della città, a bordo di un trattore perché le strade per arrivarci non esistevano.
Nel filmato, oltre a far vedere la stanza dedicata all'istruzione per la prima scuola mista elementare pluriclasse di Monte Malbe e a quella dedicata all'abitazione della maestra, comparivano i figli dei vari mezzadri del posto in grembiulino blu o bianco (allora Monte Malbe era abitata non solo di gatti!) in una scena passava fugace un gatto, forse la trisnonna di LOTTA, già alle prese con la fame e le cucciolate).
Già che c'erano potevano filmare anche la Colonia Vecchia, con i suoi primi abitanti felini, che proprio in quegli anni si è formata, ma non si può avere tutto!
Dai LOTTA, hai trovato il tuo badante!