NULLA E' COME SEMBRA...
di Umberto dell'Eco (e l'ignoto gattaro)
16a puntata
- Ragazzi – dico loro – questo è un capitolo di estremo
interesse per noi! Quindi via i popcorn e le patatine, smettete di dare i
pittoli alle orecchie di BERETTA, ORFEO: basta con le tue rumorose flautolenze!
Silenzio e ascoltate!
- Quando vuole BAIOCCO è un vero duro – sento commentare dal
Capo e mi gonfio di orgoglio.
16)
La sera
del giovedì sono in Via dell’Ulivo ad aspettare i due piccioncini innamorati.
Alle 22,00 arrivano con la Opel Astra, parcheggiano dentro il giardinetto ed
entrano in casa. A mezzanotte non c’è anima viva in giro.
Passo
all’azione. Prendo tre sacchetti grigi per la spazzatura, riempiti con stracci,
carta, pigne e dei cubetti di Diavolina. Scavalco silenziosamente la bassa
recinzione del giardinetto e li piazzo sotto la Opel dopo aver dato fuoco a
degli stracci imbevuti del liquido infiammabile per gli accendini Zippo. Me ne
vado e in un minuto sono alla Range. La metto in moto e parto.
Mentre
pranzo con Serena il telegiornale dell’Umbria passa la notizia dell’incendio
dell’auto del frate. Pochi commenti, lo stretto indispensabile. La Polizia è
sulle tracce dell’incendiario.
- Tutto
qua? – commenta Serena - Pensavo lo giustiziassi a colpi di revolver.
- Così
basta e avanza - le rispondo - Aspettiamo di leggere i commenti sui giornali
locali di domani.
La sera
sono di nuovo al ‘Sorbo Pub’ a ingozzarmi di birra e patatine e perdere la
rituale sfida a scacchi con Eleonora. Non è vero che la faccio vincere,
Eleonora gioca meglio di me. Mi lascia la solita cartellina con tutte le copie
degli articoli che mi interessano trovate.
Stavolta
le concedo una passeggiata per il corso di Perugia.
Eleonora
è una gentildonna: quando passiamo per un vicoletto buio per tornare alle auto
mi sbatte addosso a un muro e quasi mi violenta.
Non
faccio troppa resistenza anzi partecipo pure attivamente, soprattutto quando
scopro che al capezzolo destro ha un piercing.
Torno
alla Range che sono in pieno stato confusionale.
La
gentildonna ne approfitta ancora e ci scappa una pomiciata di quelle che ti
ricordi per una vita e un pompino da manuale.
ho cominciato a pagarle il conto
Arrivato
a Carpaneta non ho la forza di leggere le copie, mi addormento ancora vestito.
A
colazione con Serena leggiamo gli articoli dei giornali locali sull’incendio doloso
dell’auto del frate. Si fanno tutte le ipotesi possibili.
Si
sconfina dagli anarco-insurrezionalisti a rigurgiti di anticlericalismo, da
bravata di ragazzotti ad attentati di matrice islamica.
tra un po’ tireranno in ballo pure Al-Quaida
Poi una
serie di interviste ai fedeli che conoscono il frate bastardo e a qualche pezzo
grosso della Chiesa umbra. I complimenti e gli elogi al frate si sprecano.
- L’hai
fatto diventare un eroe! - mi rimprovera Serena.
-
Quello che voglio. Hai qualche amica
giornalista d’assalto? - le chiedo.
-
Antonella - risponde con ovvio sorriso.
-
D’assalto e intelligente… intendevo - replico con una punta di cattiveria -
Dalle l’imbeccata. Dìgli di scriverci un articolo normale, neutro, con una sola
domanda alla fine. Ma che ci faceva il frate con la badante 36enne ucraina
della vecchia zia in quella casa di notte?
- Sei
un bastardo! - dice Serena sorridendo.
- Vai!
Ora tocca a te!
Finalmente
riesco a leggere le copie sulla scoperta dei corpi dei soldati al monastero di
Colle Corona e sul ritrovamento dell’aereo caduto sui Monti Aurunci.
I corpi
dei soldati trovati a Colle Corona sono due, inglesi. Non ne viene riportato il
nome in quanto l’ambasciata inglese a Roma reclama subito i resti che vengono
consegnati.
Un
giornalista chiede a un vecchio del posto se durante il passaggio del fronte ci
siano state scaramucce tra tedeschi e alleati. Il vecchio dice di no.
L’aereo
caduto sui Monti Aurunci è un C 47 sanitario inglese dato per disperso l’8
luglio 1944 durante un volo da Perugia a Napoli. Probabilmente è caduto durante
un temporale sulla zona che limitava la visibilità. Portava 12 uomini a bordo,
compreso l’equipaggio.
Tutto
qua, rimango deluso.
sono al punto di partenza
Mi
prendo un pomeriggio di riflessione, chiuso nel ‘mio’ appartamento di Carpaneta
e col gioco dei post-it cerco di incastrare tutti i dati che ho.
A- Trovo nel cunicolo
del pozzo di casa di Migiana un solido di Onorio RM, il cadavere del soldato
inglese William Betz, il cadavere del volontario di PP Davide (omicidio?) e il
cadavere di Alex, il fidanzato di Serena (omicidio!). Più delle casse di
legno tedesche della seconda guerra mondiale.
B-
Nel
1975, a Colle Corona, viene trovato un tondello d’oro e i cadaveri di due
soldati inglesi.
C-
Nel
1944 il monastero di Colle Corona era un ospedale militare tedesco.
D-
Nel
2002 vengono trovati i resti di un aereo sanitario inglese caduto durante il
volo Perugia-Napoli, con un solido di Onorio RM dentro.
E-
Vanessa,
Alex e Davide trovano il tesoro nel cunicolo del pozzo di Migiana. Alex e
Davide muoiono. Vanessa ha solo due solidi di Onorio RM che vuol svendere. Non
ne conosce il reale valore.
F-
Davide
muore verosimilmente il 2 dicembre 2009.
G-
Alex
muore verosimilmente il 17-18 dicembre 2009.
H-
Prima
della morte Alex fa periziare un solido di Onorio RM e un tondello ad Antemio.
I-
Il
tesoro è in mano alla mafia.
J-
non mi piace la J… passiamo oltre
K-
meno che meno la K
L-
così va bene! Gabriella e Vanessa si frequentano.
M-
Gabriella
e Oleg si frequentavano.
N-
Alex
e Serena si frequentavano.
O-
Vanessa
frequentava sia Alex che Davide.
P-
Io
abito con Serena e frequento sia Gabriella che Vanessa.
Q- Come cazzo è finito
nelle mani della mafia il tesoro?
Incrocio
tutti i post-it in ogni direzione possibile. Non ne vengo a capo.
R- Come ha fatto ha
finire il tesoro nel pozzo di Migiana o il tondello a Colle Corona?
Mi
mancano dei passaggi fondamentali.
Ma,
soprattutto, perché la mafia ha il tesoro?
Sono
tentato di mollare il tutto, far finta di nulla, farmi gli affari miei e vivere
tranquillo per il resto della mia esistenza.
non era quello che volevo?
Ma… c’è
sempre un ma a rovinarti la festa.
Ma se
durante i lavori di consolidamento scoprono i tre cadaveri là dentro, ed è
inevitabile, come la mettiamo?
Una
telefonata alla Polizia o ai Carabinieri e tutto viene a galla.
forse
le monete no
Invece
sì! Inevitabilmente interrogheranno Vanessa e Vanessa parlerà.
Le
racconterà che mi ha dato le monete e da quelle risaliranno ad Antemio e al
fatto che da tempo io mi sto interessando a quelle monete e che, addirittura,
sono sceso nel cunicolo, ho scoperto i cadaveri e ho taciuto.
mi sono incastrato da solo
Mentalmente
decido di non accettare la proposta di Serena e lasciar passare del tempo.
perché?
Per
vendere le tre monete che ho in mano e fuggire ancora nella Terra di Nessuno?
non va bene
Decido
di prender tempo per scovare altri pezzi del puzzle.
Tanto
ho un lavoro da terminare.
Il
Tigre è puntuale e preciso. Mi consegna la Beretta col silenziatore montato. Lo
pago e gli regalo il piastrino.
- Posso
provarla? - chiedo.
-
Certamente! - risponde.
Sparo
due colpi ad una poltroncina. Il silenziatore funziona.
Tigre
sbarra gli occhi.
- Ma…
sei pazzo?
- Sì!
Prendo
un caffè con Vanessa, naturalmente veloce.
Vuole
notizie sulle monete, anzi sui soldi ricavati dalle monete.
Le
regalo una bugia. Il mio amico numismatico si sta interessando alla vendita,
sicuramente si realizzerà più di mille Euro, ma ci vuole un po’ di tempo per
spuntare un prezzo elevato.
Per
alcune mattine mi alzo prestissimo e vado a fare delle passeggiate.
Dopo
aver verificato le previsioni meteo decido per una passeggiata speciale per
l’indomani mattina.
Alle
7,00 sono nel bosco sopra al convento del frate bastardo, in tuta e scarpe da
trekking.
Alle
7,25 sono seduto sopra una grossa pietra ai margini di un sentiero e vedo il
frate che sta camminando nella mia direzione.
- Hola
amigo! - gli faccio sorridente.
Mi
guarda perplesso e risponde con un cenno della mano mentre continua a camminare
per la sua strada.
-
Dejalo ir Irina! Hijo de puta!
Estraggo
la Beretta e gli piazzo un colpo alla rotula destra.
Il
frate cade a terra come una pera matura lanciando un grido.
La
seconda pallottola centra la rotula sinistra.
Il
frate si dibatte a terra tra grida e imprecazioni soffocate.
- Se te
veo con Irina ‘ll matar! - dico duro puntandogli la pistola tra gli occhi.
Sviene.
ecco quello che succede a sbagliare mestiere,
testadicazzo
Me ne
torno alla Range, nascosta dall’altra parte della collina, e dirigo verso
Carpaneta.
Vado a
farmi una meritata doccia e, con l’occasione, mi taglio la barba e lascio un
pizzetto che mi nasconde la cicatrice sopra al labbro superiore destro.
BERETTA cerca di sfuggire ai pittoli dei colleghi alle sue orecchie |
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