NULLA E' COME SEMBRA...
di Umberto dell'Eco (e l'ignoto gattaro)
15a puntata
- Non mi piace questo romanzo! – commenta il piccolo POLVERE
– Non ci sono gatti, giochi, lucertole e neppure topini!
- Zitto, tu! – rimprovera LITTORINA – E la prossima volta
fatti abbandonare da qualche altra parte, purtroppo qua è così, si devono leggere
queste porcherie.
- Dice sempre il Capo – aggiunge ARCHIMEDE – è come avere
moglie: sono duri i primi venti anni, poi ci si abitua… questa è la Colonia,
piccolo!
15
Durante
il viaggio di ritorno ho la testa che bolle come una pentola a pressione. Mi
distraggo pensando a quello che mi ha detto Antemio e poco ci manca che prima
tampono durante un inspiegabile rallentamento, poi sperono un’auto mentre
impegno la corsia di sorpasso senza controllare che fosse libera. Decido per
una sosta tattica all’Autogrill. Un caffè, un gelato, un paio di sigarette e
trovo l’immancabile monetina abbandonata a terra, 2 centesimi di euro.
sarà di buon auspicio?
In quel
momento si ferma un pullman straniero e ne scendono una frotta di donne,
giovani e perlopiù bionde e messe bene. Osservo la targa dell’autobus, è
polacco, mentre mi si avvicina una delle ragazze bionde.
niente male…
Mi fa
cenno che vuole accendere la sua sigaretta, estraggo il mio Dupont d’argento,
superstite di tante avventure, e il mio migliore sorriso.
Mi
parla in polacco, non capisco un cazzo.
Rispondo
in inglese, non capisce un cazzo.
Continuiamo
a motti. Poi succede quell’incredibile miracolo per cui un uomo e una donna di
differenti idiomi si capiscono al volo.
Ha
bisogno di soldi, lo fa capire senza tante esitazioni.
Ho bisogno
di conforto, non spirituale, e glielo faccio capire senza troppi giri di
parole.
Il
mercimonio si consuma dentro la mia Range in fondo al parcheggio dei tir. Prima
di rimettermi in viaggio mi concedo un altro caffè corto e amaro con seguito di
nicotina.
cazzo! sto diventando un erotomane, un
maniaco sessuale… sarà colpa dell’aria di Carpaneta o del MaCriz?
devo cominciare a darmi una regolata
Nel
viaggio comincio a riorganizzare i pensieri e tutte le tessere del puzzle che
ho racimolato in giro.
Ho una
vaga idea del disegno che dovrei comporre ma non ho ancora tutti i pezzi
sufficienti e alcuni si incastrano tra loro ma non con gli altri.
Poi
noto uno sbaffo di rossetto color volgare sul velluto del rivestimento del
sedile del passeggero della Range e sui miei pantaloni kaki.
Non mi
lamento, ma mi incazzo.
Appena
arrivo a Carpaneta sono bloccato da Serena.
-
Andrea, il Comune di Corciano sta ritirando l’ordinanza di inagibilità della
tua casa. Manca ancora un nullaosta e i lavori di consolidamento possono
cominciare. Manca pure qualche tua firma. Appena hai tempo…
- Ora
non ne ho, Serena. Vorrei rifletterci ancora un po’ sopra, se non ti dispiace.
- C’è
qualche problema? - domanda.
- Devo
solo fare quattro conti, porta pazienza.
- Ti
sei sbafato con un pennarello sui pantaloni - mi fa notare.
Poco
dopo ricevo un SMS da Vanessa.
Ciao!
Ci vogliamo vedere, allora?
Dovrei parlarti.
un bacio
Vanessa.
Sorrido
e decido di riprovarci.
Ciao bella!
Stasera a cena andrebbe benissimo. J
bagio
Decido
di fare subito una telefonata che mi preme.
- Ciao
Lele! Avrei bisogno di un altro favore.
- Vuoi
la rivincita a scacchi? - domanda Eleonora.
- No,
ma dovresti farmi un ‘ulteriore ricerca.
-
Domani sera, alle 22, al solito posto. Ti porto pure quelle copie che volevi. A
proposito…
- Sì?
- Sei
ancora irrimediabilmente fidanzato?
- A
domani sera, Lele!
prima o poi mi tocca…
L’SMS
di Vanessa arriva con un’incredibile risposta.
Va bene la cena per stasera.
Prenoto io.
Ci vediamo alle 21 all’Agip di Via Settevalli.
Vanessa.
Rimango
piacevolmente sorpreso, poi sopraggiunge un senso di allarmante dubbio misto a
timore e una punta di paura.
com’è possibile? Non ha impegni, cene e
mestruazioni… vorrà un favore, sicuramente un favore impegnativo, forse le devo uccidere qualcuno
Passo
al pc e controllo la posta elettronica.
C’è un
messaggio di Ken.
Ciao Gatto,
porta pazienza.
Ken
Decido
di affidargli un nuovo lavoro.
Ciao Maestro!
Mentre porto pazienza invia una mail a questo
indirizzo
e controlla se il computer che la riceve è
attivo.
grazie
Io.
P.S. leggi attentamente la mail che ti
invierò subito dopo questa.
Comincio
a mettere tutto nero su bianco, cominciando dalla mia esplorazione del pozzo e
del suo cunicolo.
Dopo un
paio di ore ho scritto tutto, almeno credo, impressioni e sensazioni personali
comprese, e la invio.
Mentre
mi accendo una sigaretta un pensiero mi trafigge il cervello.
dovevo uscire dal SIG per mettermi a fare
quello che mi piace, l’investigatore
Prima
di cena arriva pure la telefonata di Gabriella che mi invita a cena, con
relativo dopocena, per il giorno dopo. Declino cortesemente l’invito adducendo
un banale impegno.
scusa bella ma ho da fare…
Finalmente
arriva il grande momento: l’uscita serale, a cena, con Vanessa. Si presenta
all’appuntamento vestita con un microabito che nulla ti lascia immaginare.
non le devo uccidere qualcuno… questa vuole
che faccia una strage
A cena
è tutto un suo monologo sul lavoro e i relativi impegni, mi si gonfiano
velocemente le palle. Vanessa è bella, estremamente bella, bella e bona, ma
anche limitata, vuota e limitata, e pure egocentrica.
Poco
riesco a parlare, ma la ascolto attentamente e, più la ascolto, più mi rendo
conto che racconta un mucchio di cazzate, o meglio bugie.
questa ha qualche problema, dovrebbe andare
in analisi
Poi, mi
ricordo che io sono uno psicologo e un sorriso mi solca il viso.
-
Perché sorridi? - domanda.
- Mi piace
ascoltarti - le bugie sono contagiose, intanto comincio a scrutarla con altro
occhio, l’occhio clinico.
La cena
finisce col caffè e ancora non siamo arrivati al dunque.
ma… che cazzo vorrà?
- Di
cosa volevi parlarmi? - rompo gli indugi.
-
Andiamo a casa mia, ti devo far vedere una cosa.
addirittura a casa?!
Faccio
finta di non sapere dove abita e la mando avanti con la sua auto.
Quando
siamo in casa mi dice ironicamente.
-
Stasera non mi hai fatto nessun complimento. Non ti piace il mio vestito? Ho
pure messo le autoreggenti che tu apprezzi tanto!
Rimango
interdetto, anzi come un coglione, soprattutto mentre si tira su il già corto
vestito per mostrarmele.
Il
livello di attenzione e di testosterone si alza alle stelle, come qualcos’altro
dentro ai pantaloni.
- Ti
va? - le chiedo.
Non
risponde, mi infila, fulminea, la sua lingua nella bocca.
Dopo
mezz’ora di petting selvaggio siamo completamente nudi, vado per infilare il
cetriolo nella sua tana ma mi blocca.
- Ce
l’hai il preservativo? - chiede.
- No -
rispondo mortificato.
-
Allora mi spiace, non posso. Sono nel pieno dei giorni caldi - mi prende
l’uccello con la mano e comincia a massaggiarlo.
un’altra sega?
Le
tolgo la mano e la accompagno sul divano. Le salgo sopra e cerco di penetrarla in
bocca. Resiste, non vuole, insisto, ma non cede. Ci rimango male, anche
stavolta devo accontentarmi del contentino manuale.
Mentre
si ripulisce con un fazzolettino di carta mi dice
- Ho un
problema finanziario. Devo pagare una certa cosa ma non ho soldi.
Rimango
in silenzio mentre sono di pulizie pure io.
mi ha preso per una banca?
- Non
voglio chiederti soldi - continua - ma solo un favore, se puoi.
- Dimmi
- faccio telegrafico.
- Mi
dovresti aiutare a vendere queste due monete. Mi hai detto che conosci un
numismatico.
Si
alza, va in camera e torna con una scatolina. La apre e me la porge.
Prendo
le due monete che si sono dentro.
Sono
uguali, due solidi di Onorio. Guardo le lettere che indicano la zecca. R e M.
tombola!
- Posso
provare a chiedergli se me le vende. Hai fretta di incassare?
- No.
Posso aspettare qualche settimana.
-
Quanto ci vorresti fare?
- Non
ne ho la più pallida idea. Al Compro-oro mi hanno offerto 200 euro. Sono monete
antiche, almeno un migliaio vorrei tirarceli su.
- Come
le hai avute?
- La
zia. E’morta e mi ha lasciato queste e un paio di anelli, brutti. Li ho già
venduti. Ci ho fatto 120 euro. Con le monete volevo farci degli orecchini, ma
ho altre urgenze.
- Forse
posso farti avere qualcosa in più - le dico - Ma… voglio da te due cose.
- Cosa?
-
Voglio sapere la vera storia di queste monete e… voglio te. Te, tutta te e per
tutta una notte. Queste sono le condizioni.
- La
storia delle monete non la conosco - risponde - Vuoi me? Ora cosa hai avuto,
scusa…
-
Pensaci bene… e forse farò un miracolo.
Esco da
casa di Vanessa con un altro pezzo di puzzle e la certezza che nessuno sa del
reale valore di queste monete, mafia esclusa.
Nel
pomeriggio successivo ricevo la mail di risposta di Ken.
Ciao Gatto!
Bella storia!
Fossi in te ci andrei molto cauto,
la tua moneta è veramente inopportuna,
forse rischi pure la pelle.
Se, alla fine della storia, rimani vivo
scrivici un romanzo,
ne potrebbe uscire un buon libro…
Ken
P.S. nulla di nuovo dal fronte inglese.
Rispondo
subito.
Ciao imboscato!
Non ci crederai, ma la notte ha portato
novità!
Devi sapere che…
Sempre Io J
P.S. vorrei da te una valutazione ponderata
del grande quesito che mi assilla:
riuscirò a scoparmela?
La
risposta arriva pochi minuti dopo.
No! J
Ken
Gli
invio un’altra e-mail.
Frocio e invidioso!
Lo scrittore J
A
proposito di froci, ricevo la telefonata di Oleg.
-
Andrea, quando vuoi ho quelle informazioni che ti occorrono.
- Che
informazioni ti ho chiesto? - domando sorpreso.
- Quelle
sull’amico dei felini. Non ricordi?
- Ah…
grazie! Domani ti trovo?
-
Facciamo stasera - risponde.
- Non
posso.
- Qualcuna
ti reclama? -
cazzo te ne frega!
- Eh,-
faccio divertito - sai… il fascino del sopravvissuto… Ti chiamo domani!
Alle 22
anticipo Eleonora al ‘Sorbo Pub’. Arriva con una cartellina rossa e la appoggia
sul tavolo. Vado per prenderla ma mi blocca.
- Prima
birra, patatine e scacchi… tanto con te, altro non si può fare - dice
sorridendo.
Dopo le
rituali due birre e la batosta subita sulla scacchiera si passa al lavoro.
lavoro?
- Ecco
le copie di tutti gli articoli riguardanti le due scomparse - dice porgendomi
la cartella - Secondo te c’è un collegamento?
- E’
quello che sto cercando di capire.
-
Perché ti interessa?
-
Casualmente ora abito a casa della Presidente di ‘Progetto Pogo’ - rispondo per
assecondare la sua curiosità.
- E’
con lei che sei irrimediabilmente fidanzato?
- No.
-
Allora lei è l’altra!
-
Neppure.
-
Allora esiste l’altra! - esclama soddisfatta - Parliamo un attimo della tua
situazione sentimentale.
- Nel
1975, nel monastero di Colle Corona… - comincio mentre Eleonora aggrotta la
fronte - furono trovati i resti di due soldati della seconda guerra mondiale.
Gradirei avere le copie di tutti gli articoli in merito.
- Ahh…
- fingendo interesse.
-
Inoltre… - continuo - nel 2002 un cercatore di reperti militari trovò, sui
monti Aurunci, nel Lazio, i resti di un aereo militare precipitato nella
seconda guerra mondiale. Anche di questo fatto gradirei copie degli articoli
che trovi. Grazie.
- E… -
mi interroga - anche questo c’entra col fatto che ti scopi la presidentessa dei
gatti?
-
Questa è un’altra faccenda - mi strappa un sorriso.
- E… -
prosegue - pensi di comprare i miei favori solo con birra e patatine?
- Ti
faccio pure vincere a scacchi… - dico
sfoggiando la migliore faccia a cazzo che so fare.
-
Aspetta che ti presenti il conto caro Andrea, Daniel o come cavolo ti chiami.
-
Andrea - preciso e le porgo la mia autentica carta d’identità.
La
prende e la osserva attentamente, poi osserva attentamente me.
- Stai
meglio senza barba. Qui sembri più giovane.
-
Davvero?
-
Certo! Guarda che differenza! Non hai un viso da barba, ti invecchia
tremendamente.
- Ma… devo
nascondere una cicatrice - puntualizzo.
- Le
ferite guariscono, le donne amano le cicatrici…
-risponde.
-
Questa già l’ho letta da qualche parte.
-
Allora… paghi il conto e fai ancora l’irrimediabilmente fidanzato o provi a
sedurmi per fare quattro salti in padella a casa mia?
- Detta
così, la situazione perde di ogni fascino.
- Dai!
Fammi vedere che uomo d’azione sei!
- La
prossima volta… - dico sorridendo.
- Me lo
segno. Ogni promessa è debito.
Finalmente
a Carpaneta riesco a leggere questi benedetti articoli sulle due scomparse. In
effetti, anche se sono avvenute a quasi un mese di distanza, nessun articolo le
collega tra loro.
come avrà fatto a trovare il collegamento?
Poi
ricordo che anche Ken aveva avuto la stessa intuizione.
Alle 3
di notte gli invio una mail.
Ciao Ken!
Come hai fatto a trovare il collegamento tra
le due scomparse dei volontari di PP?
E’ importante che lo sappia.
Io
P.S. ho un dubbio per non dormire,
secondo te, sto meglio con o senza barba?
Quando
entro nell’ufficio di Oleg, dopo otto meritate ore di riposo nel mio letto,
sono il ritratto della freschezza e vitalità. Si alza dalla sua poltrona e mi
saluta, poi torna seduto con ‘La Settimana Enigmistica’ in mano.
-
Aiutami - dice con tono calmo - a finire questo cruciverba. 16 verticale, lo
può essere un fiume o un lago, undici lettere, inizia per SOT, finisce con EO…
-
Sotterraneo - faccio senza esitazioni.
- 6
orizzontale… - continua - lo è quello degli innocenti, otto lettere, la prima
S, le ultime due IO…
Ci
penso un secondo, poi - Silenzio.
- Complimenti!
Sotterraneo e Silenzio… un vero rompicapo, per me – sorridendomi.
cosa vuole dirmi?
-
Veniamo a noi - interrompo il momento di imbarazzo - Dimmi tutto su questo
frate.
Oleg
prende un fascicolo dal cassetto di un mobile e me lo porge.
- Leggi
tutto bene. Ci sono elencate le sue abitudini. E’ un tipo piuttosto monotono e
privo di fantasia. anche se ha una badante ucraina come amante e il vizio di
sterminare felini. Il momento migliore per colpire, secondo me, è al mattino,
alle 7 esce per fare una passeggiata nel bosco vicino al convento, anche nella
sua nuova sede. Sempre lo stesso itinerario, ci impiega 40 minuti circa. Se
piove non va a passeggiare.
- Dove
si incontra con la badante-amante? - chiedo - Ma… di chi è la badante?
- E’ la
badante di una sua vecchia zia, fradicia di soldi. Si incontrano ogni giovedì e
domenica sera, lei ha queste sere libere.
- Dove?
- In
una casetta singola, poco fuori il Borgo Bello. Arrivano insieme con la sua
auto, una Opel Astra bianca, che parcheggia dentro al giardinetto recintato
della casa.
- Ci
sono cani ?
- No.
Ma non è il posto indicato per colpire. E’ in fondo a Via dell’Ulivo, una
strada chiusa. Prima ci stanno altre casette singole e dei palazzi, talvolta
gente che porta a spasso i cani. Troppo rischioso - mi allunga delle foto che
ha fatto al frate insieme alla badante mentre arrivano con l’auto, entrano in
casa, stanno trombando ed escono per ripartire. Un vero lavoro da
professionisti. Prendo una foto con il primo piano del frate, scattata in pieno
giorno e mi fisso nella mente la fisionomia del bastardo. Restituisco il tutto.
- Di
cosa hai bisogno? - chiede Oleg.
-
Nulla. Ho tutto l’occorrente.
Oleg mi
guarda con aria sufficiente - Sicuro di non aver bisogno di appoggio logistico?
-
Sicuro - rispondo.
-
Quando pensi di colpire?
- Lo
leggerai sui giornali – con un bel sorriso.
- Non
sono d’accordo su quello che stai facendo, sappilo - puntualizza - Ma, Serena mi paga anche questo… caso. E ho
bisogno di soldi. Stai accorto e ricordati, io non ho parlato con te.
- 6
orizzontale - lo rassicuro.
Mi
guarda senza capire.
-
Silenzio… - suggerisco e Oleg sorride.
-
Cambiando discorso - continua - hai pensato alla mia proposta di
collaborazione?
- No.
Ora sono troppo impegnato.
- In
cosa?
-
Indagine personale - decido di cominciare a scoprire qualche carta.
-
Racconta - interessato.
- Forse
un domani, se ne verrò a capo.
Poco
dopo sono a casa del Tigre, insalutato ospite.
- Cazzo
vuoi? - è il suo benvenuto.
- Un silenziatore
per la Beretta 98.
-
Scordatelo! Qui è vietata la vendita dei silenziatori.
- 200
Euro. Anche artigianale, basta che non mi faccia scoppiare la pistola in mano.
- 300 e
te lo faccio su misura.
- 200 e
ti regalo il piastrino.
- 250 e
il piastrino.
- 200 e
il piastrino o lo collaudo su di te.
- 200 e
il piastrino vanno bene!
-
Quando?
-
Domani pomeriggio. Lasciami la pistola.
Lo
guardo storto.
- Devo
costruire l’adattatore, sbirro - fa impertinente.
Gli
appoggio la Beretta sulla scrivania.
-
Domani pomeriggio sono qua - lo avviso.
- Con i
200 e il piastrino - risponde mentre osserva attentamente la Beretta.
Contemporaneamente
mi arriva la telefonata di Gabriella.
- Scusa
Gabriella ti richiamo tra cinque minuti.
- La
tua donna? - indaga il Tigre.
- Sì -
rispondo - E’ ispettore di Polizia.
Il
Tigre sbianca in viso - Mi stai incastrando?
-
Scherzo, scemo!
Dopo un
espresso al bar richiamo Gabriella.
- Mi
stai sfuggendo? - il suo esordio - C’è forse qualcosa che dovrei sapere?
- Ogni
cosa a suo tempo - le rispondo.
-
Un’altra, eh?
- Sei
gelosa?
- Tutte
le donne sono gelose. Come la mettiamo?
- Che
stasera stiamo insieme, se ne hai voglia.
- Ti
rompo le ossa!
meglio le ossa che il culo
- …e il
culo, soldatino!
appunto… soldatino?
Ci
manca poco che me lo rompe sul serio. E’ una belva. Mi regala una di quelle
scopate, fatte con rabbia, che ti ricordi più per la fatica che per il piacere.
Sicuramente
ha voluto suggellare il diritto proprietà sul sottoscritto, in presenza dello
stesso.
L’indomani
ricevo una mail da Ken.
cazzo!
sembriamo fidanzati
Ciao Gatto!
Nell’attesa di notizie dalla perfida Albione
ho dato un’occhiata al pc di vangelo.
Vai al solito sito e, nella tua cartella
personale, trovi un’altra cartella denominata VANGELO.
Dentro ci trovi tutte le mail inviate e
ricevute archiviate in cartelle.
Un po’ strana la tua amichetta… non ti dico
altro, leggi!
Ken
P.S. credo che le mie profonde riflessioni
siano giuste, purtroppo per te J
P.S. 2… forse senza barba.
Vado
subito al sito, apro la mia cartella personale e, poi, la cartella VANGELO.
Trovo una trentina di sottocartelle, alcune nominate con nomi maschili.
Giancarlo,
Francesco, Giovanni, Marco 1 e Marco 2, Antonio, Carlo, Alex, Sandro, Pietro,
Davide, Cristiano, Paolo, Marino, Andrea.
Apro
quella di Giancarlo.
Una
serie di mail inviate e ricevute nel 2008. Una montagna di mail.
Comincio
la paziente lettura. Una storia d’amore via fibra ottica.
Questo
Giancarlo è partito di testa per Vanessa, lei se lo cucina ben bene ma, mi
sembra, non si arrivi a felice conclusione. Lui la vuole, lei non si concede,
almeno non tutta. Una storia già letta.
Vado a
Marco 2, stessa sega. Lui le sta dietro come un cane maremmano al gregge e ci
guadagna, da quel che leggo, un paio di petting e una pugnetta. La storia si
arena e finisce, come quella con Giancarlo.
Apro
altre sottocartelle. Il comportamento di Vanessa è sempre lo stesso.
Apparentemente
disponibile e zoccola ma, quando il lui di turno cerca di concludere con
qualcosa di concreto lei si tira indietro con mille scuse ma continua a
corteggiarlo e a blandirlo con vuote promesse.
Carlo
ha addirittura 56 anni! Noto pure che sono tutti sposati o sentimentalmente
impegnati , si fa per dire, da lungo tempo.
Comincio
a credere che Ken abbia ragione.
Quando
apro la cartella Alex una cosa mi balza all’occhio.
Leggo
tutte le mail inviate e ricevute.
Anche
lui è caduto nella ragnatela di Vanessa.
ora capisco il comportamento di Serena
Le mail
si interrompono il 17 dicembre 2009. Non c’è traccia di sfaldamento del
rapporto anche se Alex si lamenta apertamente della scarsa disponibilità
sessuale di Vanessa.
è stato ucciso il 17 dicembre
Poi,
l’ennesima illuminazione.
Apro la
cartella Davide e controllo il suo indirizzo di posta elettronica.
tombola!
Leggo
tutte le mail. Una storia lunga, si fa per dire, sei mesi. Neanche qui si
scopa, anche Davide richiede maggiori attenzioni per il suo pisello.
Le mail
si interrompono il 1 dicembre 2009.
questa
è un caso patologico… li fa innamorare e li tiene sulla corda finché non
scoppiano e si allontanano, come si allontanano li insegue… è dissociata, forse
pure schizofrenica
Apro
pure la cartella Andrea, la mia. Ci sono le poche e incolori mail che ci siamo
scambiati ma…
io non sono sposato né impegnato
sentimentalmente, perché è andata fuori
target?
Controllo
le altre cartelle, quelle senza nomi di uomini, e trovo un’interessante mail.
La
segretaria del Dott. Augusto Menichetti avvisa Vanessa che l’appuntamento per
la visita del 24 agosto 2010 è rinviato al 2 settembre 2010, alle ore 10,30 per
sopraggiunti impegni del medico.
Faccio
una ricerca su Internet su questo Dott. Augusto Menichetti.
E’ uno
psichiatra. Sorrido tra me.
Chiudo
il tutto e scrivo a Ken.
Ciao Mago!
Forse hai ragione; non c’è trippa per gatti.
Io
Noto
una nuova mail di Ken.
Ciao Gatto!
Vai nel sito di ‘Progetto Pogo’ e controlla
l’album fotografico.
Leggi la didascalia della seconda fotografia
della manifestazione
‘Ogni vita dovrebbe avere sette gatti’ ci
sono tutti e due e…
pure la tua bella!
Mi stupisco di te per questa svista! J
Ken.
Vado al
sito e controllo le foto della manifestazione. E’ vero.
Salvo e
stampo la foto.
POLVERE sul solarium |
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