venerdì 19 giugno 2015

IL SOLARIUM LETTERARIO





NULLA E' COME SEMBRA...
di Umberto dell'Eco (e l'ignoto gattaro)
15a puntata




- Non mi piace questo romanzo! – commenta il piccolo POLVERE – Non ci sono gatti, giochi, lucertole e neppure topini!
- Zitto, tu! – rimprovera LITTORINA – E la prossima volta fatti abbandonare da qualche altra parte, purtroppo qua è così, si devono leggere queste porcherie.
- Dice sempre il Capo – aggiunge ARCHIMEDE – è come avere moglie: sono duri i primi venti anni, poi ci si abitua… questa è la Colonia, piccolo!

15

Durante il viaggio di ritorno ho la testa che bolle come una pentola a pressione. Mi distraggo pensando a quello che mi ha detto Antemio e poco ci manca che prima tampono durante un inspiegabile rallentamento, poi sperono un’auto mentre impegno la corsia di sorpasso senza controllare che fosse libera. Decido per una sosta tattica all’Autogrill. Un caffè, un gelato, un paio di sigarette e trovo l’immancabile monetina abbandonata a terra, 2 centesimi di euro.
sarà di buon auspicio?
In quel momento si ferma un pullman straniero e ne scendono una frotta di donne, giovani e perlopiù bionde e messe bene. Osservo la targa dell’autobus, è polacco, mentre mi si avvicina una delle ragazze bionde.
niente male…
Mi fa cenno che vuole accendere la sua sigaretta, estraggo il mio Dupont d’argento, superstite di tante avventure, e il mio migliore sorriso.
Mi parla in polacco, non capisco un cazzo.
Rispondo in inglese, non capisce un cazzo.
Continuiamo a motti. Poi succede quell’incredibile miracolo per cui un uomo e una donna di differenti idiomi si capiscono al volo.
Ha bisogno di soldi, lo fa capire senza tante esitazioni.
Ho bisogno di conforto, non spirituale, e glielo faccio capire senza troppi giri di parole.
Il mercimonio si consuma dentro la mia Range in fondo al parcheggio dei tir. Prima di rimettermi in viaggio mi concedo un altro caffè corto e amaro con seguito di nicotina.
cazzo! sto diventando un erotomane, un maniaco sessuale… sarà colpa dell’aria di Carpaneta o del MaCriz?
devo cominciare a darmi una regolata
Nel viaggio comincio a riorganizzare i pensieri e tutte le tessere del puzzle che ho racimolato in giro.
Ho una vaga idea del disegno che dovrei comporre ma non ho ancora tutti i pezzi sufficienti e alcuni si incastrano tra loro ma non con gli altri.
Poi noto uno sbaffo di rossetto color volgare sul velluto del rivestimento del sedile del passeggero della Range e sui miei pantaloni kaki.
Non mi lamento, ma mi incazzo.
Appena arrivo a Carpaneta sono bloccato da Serena.
- Andrea, il Comune di Corciano sta ritirando l’ordinanza di inagibilità della tua casa. Manca ancora un nullaosta e i lavori di consolidamento possono cominciare. Manca pure qualche tua firma. Appena hai tempo…
- Ora non ne ho, Serena. Vorrei rifletterci ancora un po’ sopra, se non ti dispiace.
- C’è qualche problema? - domanda.
- Devo solo fare quattro conti, porta pazienza.
- Ti sei sbafato con un pennarello sui pantaloni - mi fa notare.
Poco dopo ricevo un SMS da Vanessa.

Ciao!
Ci vogliamo vedere, allora?
Dovrei parlarti.
un bacio
Vanessa.

Sorrido e decido di riprovarci.

Ciao bella!
Stasera a cena andrebbe benissimo. J
bagio

Decido di fare subito una telefonata che mi preme.
- Ciao Lele! Avrei bisogno di un altro favore.
- Vuoi la rivincita a scacchi? - domanda Eleonora.
- No, ma dovresti farmi un ‘ulteriore ricerca.
- Domani sera, alle 22, al solito posto. Ti porto pure quelle copie che volevi. A proposito…
- Sì?
- Sei ancora irrimediabilmente fidanzato?
- A domani sera, Lele!
prima o poi mi tocca…
L’SMS di Vanessa arriva con un’incredibile risposta.

Va bene la cena per stasera.
Prenoto io.
Ci vediamo alle 21 all’Agip di Via Settevalli.
Vanessa.

Rimango piacevolmente sorpreso, poi sopraggiunge un senso di allarmante dubbio misto a timore e una punta di paura.
com’è possibile? Non ha impegni, cene e mestruazioni… vorrà un favore, sicuramente un favore impegnativo,  forse le devo uccidere qualcuno

Passo al pc e controllo la posta elettronica.
C’è un messaggio di Ken.

Ciao Gatto,
porta pazienza.
Ken

Decido di affidargli un nuovo lavoro.

Ciao Maestro!
Mentre porto pazienza invia una mail a questo indirizzo
e controlla se il computer che la riceve è attivo.
grazie
Io.
P.S. leggi attentamente la mail che ti invierò subito dopo questa.

Comincio a mettere tutto nero su bianco, cominciando dalla mia esplorazione del pozzo e del suo cunicolo.
Dopo un paio di ore ho scritto tutto, almeno credo, impressioni e sensazioni personali comprese, e la invio.
Mentre mi accendo una sigaretta un pensiero mi trafigge il cervello.
dovevo uscire dal SIG per mettermi a fare quello che mi piace,  l’investigatore
Prima di cena arriva pure la telefonata di Gabriella che mi invita a cena, con relativo dopocena, per il giorno dopo. Declino cortesemente l’invito adducendo un banale impegno.
scusa bella ma ho da fare…

Finalmente arriva il grande momento: l’uscita serale, a cena, con Vanessa. Si presenta all’appuntamento vestita con un microabito che nulla ti lascia immaginare.
non le devo uccidere qualcuno… questa vuole che faccia una strage
A cena è tutto un suo monologo sul lavoro e i relativi impegni, mi si gonfiano velocemente le palle. Vanessa è bella, estremamente bella, bella e bona, ma anche limitata, vuota e limitata, e pure egocentrica.
Poco riesco a parlare, ma la ascolto attentamente e, più la ascolto, più mi rendo conto che racconta un mucchio di cazzate, o meglio bugie.
questa ha qualche problema, dovrebbe andare in analisi
Poi, mi ricordo che io sono uno psicologo e un sorriso mi solca il viso.
- Perché sorridi? - domanda.
- Mi piace ascoltarti - le bugie sono contagiose, intanto comincio a scrutarla con altro occhio, l’occhio clinico.
La cena finisce col caffè e ancora non siamo arrivati al dunque.
ma… che cazzo vorrà?
- Di cosa volevi parlarmi? - rompo gli indugi.
- Andiamo a casa mia, ti devo far vedere una cosa.
addirittura a casa?!
Faccio finta di non sapere dove abita e la mando avanti con la sua auto.
Quando siamo in casa mi dice ironicamente.
- Stasera non mi hai fatto nessun complimento. Non ti piace il mio vestito? Ho pure messo le autoreggenti che tu apprezzi tanto!
Rimango interdetto, anzi come un coglione, soprattutto mentre si tira su il già corto vestito per mostrarmele.
Il livello di attenzione e di testosterone si alza alle stelle, come qualcos’altro dentro ai pantaloni.
- Ti va? - le chiedo.
Non risponde, mi infila, fulminea, la sua lingua nella bocca.
Dopo mezz’ora di petting selvaggio siamo completamente nudi, vado per infilare il cetriolo nella sua tana ma mi blocca.
- Ce l’hai il preservativo? - chiede.
- No - rispondo mortificato.
- Allora mi spiace, non posso. Sono nel pieno dei giorni caldi - mi prende l’uccello con la mano e comincia a massaggiarlo.
un’altra sega?
Le tolgo la mano e la accompagno sul divano. Le salgo sopra e cerco di penetrarla in bocca. Resiste, non vuole, insisto, ma non cede. Ci rimango male, anche stavolta devo accontentarmi del contentino manuale.
Mentre si ripulisce con un fazzolettino di carta mi dice
- Ho un problema finanziario. Devo pagare una certa cosa ma non ho soldi.
Rimango in silenzio mentre sono di pulizie pure io.
mi ha preso per una banca?
- Non voglio chiederti soldi - continua - ma solo un favore, se puoi.
- Dimmi - faccio telegrafico.
- Mi dovresti aiutare a vendere queste due monete. Mi hai detto che conosci un numismatico.
Si alza, va in camera e torna con una scatolina. La apre e me la porge.
Prendo le due monete che si sono dentro.
Sono uguali, due solidi di Onorio. Guardo le lettere che indicano la zecca. R e M.
tombola!
- Posso provare a chiedergli se me le vende. Hai fretta di incassare?
- No. Posso aspettare qualche settimana.
- Quanto ci vorresti fare?
- Non ne ho la più pallida idea. Al Compro-oro mi hanno offerto 200 euro. Sono monete antiche, almeno un migliaio vorrei tirarceli su.
- Come le hai avute?
- La zia. E’morta e mi ha lasciato queste e un paio di anelli, brutti. Li ho già venduti. Ci ho fatto 120 euro. Con le monete volevo farci degli orecchini, ma ho altre urgenze.
- Forse posso farti avere qualcosa in più - le dico - Ma… voglio da te due cose.
- Cosa?
- Voglio sapere la vera storia di queste monete e… voglio te. Te, tutta te e per tutta una notte. Queste sono le condizioni.
- La storia delle monete non la conosco - risponde - Vuoi me? Ora cosa hai avuto, scusa…
- Pensaci bene… e forse farò un miracolo.
Esco da casa di Vanessa con un altro pezzo di puzzle e la certezza che nessuno sa del reale valore di queste monete, mafia esclusa.

Nel pomeriggio successivo ricevo la mail di risposta di Ken.

Ciao Gatto!
Bella storia!
Fossi in te ci andrei molto cauto,
la tua moneta è veramente inopportuna,
forse rischi pure la pelle.
Se, alla fine della storia, rimani vivo scrivici un romanzo,
ne potrebbe uscire un buon libro…
Ken
P.S. nulla di nuovo dal fronte inglese.

Rispondo subito.

Ciao imboscato!
Non ci crederai, ma la notte ha portato novità!
Devi sapere che…
Sempre Io J
P.S. vorrei da te una valutazione ponderata del grande quesito che mi assilla:
riuscirò a scoparmela?

La risposta arriva pochi minuti dopo.

No! J
Ken

Gli invio un’altra e-mail.

Frocio e invidioso!
Lo scrittore J

A proposito di froci, ricevo la telefonata di Oleg.
- Andrea, quando vuoi ho quelle informazioni che ti occorrono.
- Che informazioni ti ho chiesto? - domando sorpreso.
- Quelle sull’amico dei felini. Non ricordi?
- Ah… grazie! Domani ti trovo?
- Facciamo stasera - risponde.
- Non posso.
- Qualcuna ti reclama? -
cazzo te ne frega!
- Eh,- faccio divertito - sai… il fascino del sopravvissuto… Ti chiamo domani!
Alle 22 anticipo Eleonora al ‘Sorbo Pub’. Arriva con una cartellina rossa e la appoggia sul tavolo. Vado per prenderla ma mi blocca.
- Prima birra, patatine e scacchi… tanto con te, altro non si può fare - dice sorridendo.
Dopo le rituali due birre e la batosta subita sulla scacchiera si passa al lavoro.
lavoro?
- Ecco le copie di tutti gli articoli riguardanti le due scomparse - dice porgendomi la cartella - Secondo te c’è un collegamento?
- E’ quello che sto cercando di capire.
- Perché ti interessa?
- Casualmente ora abito a casa della Presidente di ‘Progetto Pogo’ - rispondo per assecondare la sua curiosità.
- E’ con lei che sei irrimediabilmente fidanzato?
- No.
- Allora lei è l’altra!
- Neppure.
- Allora esiste l’altra! - esclama soddisfatta - Parliamo un attimo della tua situazione sentimentale.
- Nel 1975, nel monastero di Colle Corona… - comincio mentre Eleonora aggrotta la fronte - furono trovati i resti di due soldati della seconda guerra mondiale. Gradirei avere le copie di tutti gli articoli in merito.
- Ahh… - fingendo interesse.
- Inoltre… - continuo - nel 2002 un cercatore di reperti militari trovò, sui monti Aurunci, nel Lazio, i resti di un aereo militare precipitato nella seconda guerra mondiale. Anche di questo fatto gradirei copie degli articoli che trovi. Grazie.
- E… - mi interroga - anche questo c’entra col fatto che ti scopi la presidentessa dei gatti?
- Questa è un’altra faccenda - mi strappa un sorriso.
- E… - prosegue - pensi di comprare i miei favori solo con birra e patatine?
- Ti faccio pure vincere a scacchi…  - dico sfoggiando la migliore faccia a cazzo che so fare.
- Aspetta che ti presenti il conto caro Andrea, Daniel o come cavolo ti chiami.
- Andrea - preciso e le porgo la mia autentica carta d’identità.
La prende e la osserva attentamente, poi osserva attentamente me.
- Stai meglio senza barba. Qui sembri più giovane.  
- Davvero?
- Certo! Guarda che differenza! Non hai un viso da barba, ti invecchia tremendamente.
- Ma… devo nascondere una cicatrice - puntualizzo.
- Le ferite guariscono, le donne amano le cicatrici…  -risponde.
- Questa già l’ho letta da qualche parte.  
- Allora… paghi il conto e fai ancora l’irrimediabilmente fidanzato o provi a sedurmi per fare quattro salti in padella a casa mia?
- Detta così, la situazione perde di ogni fascino.
- Dai! Fammi vedere che uomo d’azione sei!
- La prossima volta… - dico sorridendo.
- Me lo segno. Ogni promessa è debito.
Finalmente a Carpaneta riesco a leggere questi benedetti articoli sulle due scomparse. In effetti, anche se sono avvenute a quasi un mese di distanza, nessun articolo le collega tra loro.
come avrà fatto a trovare il collegamento?
Poi ricordo che anche Ken aveva avuto la stessa intuizione.
Alle 3 di notte gli invio una mail.


Ciao Ken!
Come hai fatto a trovare il collegamento tra le due scomparse dei volontari di PP?
E’ importante che lo sappia.
Io
P.S. ho un dubbio per non dormire,
secondo te, sto meglio con o senza barba?

Quando entro nell’ufficio di Oleg, dopo otto meritate ore di riposo nel mio letto, sono il ritratto della freschezza e vitalità. Si alza dalla sua poltrona e mi saluta, poi torna seduto con ‘La Settimana Enigmistica’ in mano.
- Aiutami - dice con tono calmo - a finire questo cruciverba. 16 verticale, lo può essere un fiume o un lago, undici lettere, inizia per SOT, finisce con EO…
- Sotterraneo - faccio senza esitazioni.
- 6 orizzontale… - continua - lo è quello degli innocenti, otto lettere, la prima S, le ultime due IO…
Ci penso un secondo, poi - Silenzio.
- Complimenti! Sotterraneo e Silenzio… un vero rompicapo, per me – sorridendomi.
cosa vuole dirmi?
- Veniamo a noi - interrompo il momento di imbarazzo - Dimmi tutto su questo frate.
Oleg prende un fascicolo dal cassetto di un mobile e me lo porge.
- Leggi tutto bene. Ci sono elencate le sue abitudini. E’ un tipo piuttosto monotono e privo di fantasia. anche se ha una badante ucraina come amante e il vizio di sterminare felini. Il momento migliore per colpire, secondo me, è al mattino, alle 7 esce per fare una passeggiata nel bosco vicino al convento, anche nella sua nuova sede. Sempre lo stesso itinerario, ci impiega 40 minuti circa. Se piove non va a passeggiare.
- Dove si incontra con la badante-amante? - chiedo - Ma… di chi è la badante?
- E’ la badante di una sua vecchia zia, fradicia di soldi. Si incontrano ogni giovedì e domenica sera, lei ha queste sere libere.
- Dove?
- In una casetta singola, poco fuori il Borgo Bello. Arrivano insieme con la sua auto, una Opel Astra bianca, che parcheggia dentro al giardinetto recintato della casa.
- Ci sono cani ?
- No. Ma non è il posto indicato per colpire. E’ in fondo a Via dell’Ulivo, una strada chiusa. Prima ci stanno altre casette singole e dei palazzi, talvolta gente che porta a spasso i cani. Troppo rischioso - mi allunga delle foto che ha fatto al frate insieme alla badante mentre arrivano con l’auto, entrano in casa, stanno trombando ed escono per ripartire. Un vero lavoro da professionisti. Prendo una foto con il primo piano del frate, scattata in pieno giorno e mi fisso nella mente la fisionomia del bastardo. Restituisco il tutto.
- Di cosa hai bisogno? - chiede Oleg.
- Nulla. Ho tutto l’occorrente.
Oleg mi guarda con aria sufficiente - Sicuro di non aver bisogno di appoggio logistico?
- Sicuro - rispondo.
- Quando pensi di colpire?
- Lo leggerai sui giornali – con un bel sorriso.
- Non sono d’accordo su quello che stai facendo, sappilo - puntualizza  - Ma, Serena mi paga anche questo… caso. E ho bisogno di soldi. Stai accorto e ricordati, io non ho parlato con te.
- 6 orizzontale - lo rassicuro.
Mi guarda senza capire.
- Silenzio… - suggerisco e Oleg sorride.
- Cambiando discorso - continua - hai pensato alla mia proposta di collaborazione?
- No. Ora sono troppo impegnato.
- In cosa?
- Indagine personale - decido di cominciare a scoprire qualche carta.
- Racconta - interessato.
- Forse un domani, se ne verrò a capo.
Poco dopo sono a casa del Tigre, insalutato ospite.
- Cazzo vuoi? - è il suo benvenuto.
- Un silenziatore per la Beretta 98.
- Scordatelo! Qui è vietata la vendita dei silenziatori.
- 200 Euro. Anche artigianale, basta che non mi faccia scoppiare la pistola in mano.
- 300 e te lo faccio su misura.
- 200 e ti regalo il piastrino.
- 250 e il piastrino.
- 200 e il piastrino o lo collaudo su di te.
- 200 e il piastrino vanno bene!
- Quando?
- Domani pomeriggio. Lasciami la pistola.
Lo guardo storto.
- Devo costruire l’adattatore, sbirro - fa impertinente.
Gli appoggio la Beretta sulla scrivania.
- Domani pomeriggio sono qua - lo avviso.
- Con i 200 e il piastrino - risponde mentre osserva attentamente la Beretta.
Contemporaneamente mi arriva la telefonata di Gabriella.
- Scusa Gabriella ti richiamo tra cinque minuti.
- La tua donna? - indaga il Tigre.
- Sì - rispondo - E’ ispettore di Polizia.
Il Tigre sbianca in viso - Mi stai incastrando?
- Scherzo, scemo!
Dopo un espresso al bar richiamo Gabriella.
- Mi stai sfuggendo? - il suo esordio - C’è forse qualcosa che dovrei sapere?
- Ogni cosa a suo tempo - le rispondo.
- Un’altra, eh?
- Sei gelosa?
- Tutte le donne sono gelose. Come la mettiamo?
- Che stasera stiamo insieme, se ne hai voglia.
- Ti rompo le ossa!
meglio le ossa che il culo
- …e il culo, soldatino!
 appunto… soldatino?
Ci manca poco che me lo rompe sul serio. E’ una belva. Mi regala una di quelle scopate, fatte con rabbia, che ti ricordi più per la fatica che per il piacere.
Sicuramente ha voluto suggellare il diritto proprietà sul sottoscritto, in presenza dello stesso.

L’indomani ricevo una mail da Ken.
 cazzo! sembriamo fidanzati

Ciao Gatto!
Nell’attesa di notizie dalla perfida Albione ho dato un’occhiata al pc di vangelo.
Vai al solito sito e, nella tua cartella personale, trovi un’altra cartella denominata VANGELO.
Dentro ci trovi tutte le mail inviate e ricevute archiviate in cartelle.
Un po’ strana la tua amichetta… non ti dico altro, leggi!
Ken
P.S. credo che le mie profonde riflessioni siano giuste, purtroppo per te J
P.S. 2… forse senza barba.

Vado subito al sito, apro la mia cartella personale e, poi, la cartella VANGELO. Trovo una trentina di sottocartelle, alcune nominate con nomi maschili.
Giancarlo, Francesco, Giovanni, Marco 1 e Marco 2, Antonio, Carlo, Alex, Sandro, Pietro, Davide, Cristiano, Paolo, Marino, Andrea.
Apro quella di Giancarlo.
Una serie di mail inviate e ricevute nel 2008. Una montagna di mail.
Comincio la paziente lettura. Una storia d’amore via fibra ottica.
Questo Giancarlo è partito di testa per Vanessa, lei se lo cucina ben bene ma, mi sembra, non si arrivi a felice conclusione. Lui la vuole, lei non si concede, almeno non tutta. Una storia già letta.
Vado a Marco 2, stessa sega. Lui le sta dietro come un cane maremmano al gregge e ci guadagna, da quel che leggo, un paio di petting e una pugnetta. La storia si arena e finisce, come quella con Giancarlo.
Apro altre sottocartelle. Il comportamento di Vanessa è sempre lo stesso.
Apparentemente disponibile e zoccola ma, quando il lui di turno cerca di concludere con qualcosa di concreto lei si tira indietro con mille scuse ma continua a corteggiarlo e a blandirlo con vuote promesse.
Carlo ha addirittura 56 anni! Noto pure che sono tutti sposati o sentimentalmente impegnati , si fa per dire, da lungo tempo.
Comincio a credere che Ken abbia ragione.
Quando apro la cartella Alex una cosa mi balza all’occhio.
Leggo tutte le mail inviate e ricevute.
Anche lui è caduto nella ragnatela di Vanessa.
ora capisco il comportamento di Serena
Le mail si interrompono il 17 dicembre 2009. Non c’è traccia di sfaldamento del rapporto anche se Alex si lamenta apertamente della scarsa disponibilità sessuale di Vanessa.
è stato ucciso il 17 dicembre
Poi, l’ennesima illuminazione.
Apro la cartella Davide e controllo il suo indirizzo di posta elettronica.
tombola!
Leggo tutte le mail. Una storia lunga, si fa per dire, sei mesi. Neanche qui si scopa, anche Davide richiede maggiori attenzioni per il suo pisello.
Le mail si interrompono il 1 dicembre 2009.
 questa è un caso patologico… li fa innamorare e li tiene sulla corda finché non scoppiano e si allontanano, come si allontanano li insegue… è dissociata, forse pure schizofrenica
Apro pure la cartella Andrea, la mia. Ci sono le poche e incolori mail che ci siamo scambiati  ma…
io non sono sposato né impegnato sentimentalmente,  perché è andata fuori target?
Controllo le altre cartelle, quelle senza nomi di uomini, e trovo un’interessante mail.
La segretaria del Dott. Augusto Menichetti avvisa Vanessa che l’appuntamento per la visita del 24 agosto 2010 è rinviato al 2 settembre 2010, alle ore 10,30 per sopraggiunti impegni del medico.
Faccio una ricerca su Internet su questo Dott. Augusto Menichetti.
E’ uno psichiatra. Sorrido tra me.
Chiudo il tutto e scrivo a Ken.

Ciao Mago!
Forse hai ragione; non c’è trippa per gatti.
Io

Noto una nuova mail di Ken.

Ciao Gatto!
Vai nel sito di ‘Progetto Pogo’ e controlla l’album fotografico.
Leggi la didascalia della seconda fotografia della manifestazione
‘Ogni vita dovrebbe avere sette gatti’ ci sono tutti e due e…
pure la tua bella!
Mi stupisco di te per questa svista! J
Ken.

Vado al sito e controllo le foto della manifestazione. E’ vero.
Salvo e stampo la foto.


POLVERE sul solarium

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