"Pensare che da piccolo" racconto a PUNTINO che sta a scaldarmi un caffè sul fornello "come tutti i piccoli desideravo fare un certo mestiere da grande. Il pilota di aerei da trasporto militari. Insomma, PUNTINO, volevo volare! Oppure, di ripiego, il pompiere, anche se lì c'era da sporcarsi troppo col sangue di chi rimaneva dentro un'auto incidentata tutto tritato. Oggi ho scelto la via di mezzo, e sono già in pensione! Strana la vita, eh?!"
Morale della favola: oggi ho fatto il pompiere "quasi volando" ad altezze troppo elevate per me.
Ho tirato giù dal leccio PIPO, dopo che ha passato lassù tre giorni e tre notti piagnucolante ed incapace a scendere autonomamente. E la discesa non era difficile! Ma PIPO è ancora un cucciolotto, tonto e troppo spavaldo per la sua età.
Mi son fatto prestare una scala di alluminio telescopica e sono salito io, lassù, a "salvare" il disgraziato. Il problema più grosso è stato aprire la scala telescopica a terra, farlo in aria come operano i pompieri professionisti non era pane per i miei denti. Veramente neppure salire lassù, a circa 5 metri di altezza, su una scala non sarebbe stato pane per i miei denti, acciaccato e dolorante come sono ora. Ma qualcuno il lavoro sporco doveva pur farlo! E visto che il gatto era mio, ed ero anche il più giovane del gruppo tra i presenti, toccava certamente a me l'incombenza.
Maledicendo i vari giovani gatti abili della Reggia che pur sentendo il piccolo PIPO piangere in difficoltà se ne sono fregati di aiutarlo e fargli vedere come si sale e scende da un albero (ma forse sostenevano la mia teoria che, il gatto, come è salito è capace a scendere) e si sono messi a distanza di sicurezza ad osservare le operazioni.
Ci fosse stato il buon vecchio BARTOLOMEO avrebbe subito organizzato la scommessa su che scalino della scala sarei caduto.
Ma non è successo. Rifiutando gli aiuti per tenere in bolla la scala dei presenti, altrimenti credo che ora i miei pezzi sarebbero sparsi per il bosco della vicina, ho tentato la sorte.
Acciuffato PIPO, ricondotto a terra, visto che lo stesso non è capace neppure a superare la rete di recinzione, richiusa, con difficoltà, la scala sono tornato a casa dicendo a PUNTINO: "Anche questa è fatta! Sono ancora vivo e voi mangerete per altri 100 anni! Fammi un caffé, va'!"
Gatti stupidi ne ho avuti, e forse ne avrò ancora, ma PIPO sale la classifica da fuoriclasse.
"Il classico gatto da Montegrillo! (quartiere perugino tutti palazzoni e quasi niente verde)" gli ho urlato mentre mangiava il suo terzo piatto di paté.
Poi il riposo, dovuto, per rimettersi dalla brutta avventura.
Fare il gattaro a una certa età è sempre più faticoso e pericoloso: forse era meglio continuare a volare...
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