Grande giorno per I Profughi, i tre gatti, fratelli tra loro, tolti da una situazione non facile.
In questi 20 giorni di permanenza alla Reggia hanno capito tutto quello che c'è da capire: la casa è un posto caldo e sicuro, l'umano è il dispensatore di cibo, ci sono altri gatti pacifici al suo interno.
Oggi, se vorranno, riacquisteranno la libertà all'esterno e, se sono furbi, rimarranno nelle vicinanze a proseguire la loro vita da randagi accuditi.
Non sono del tutto ottimista ma mi affido che sono un gruppo coeso, di tre fratelli e dovrebbero agire di comune accordo ed affidarsi al leader dei 3 per decidere se rimanere o meno.
Il leader, o meglio la leader, è la bianconera a pelo semilungo: la BELLONA.
Poi ci sta NASINO, bianco nero col naso marcato, e SEMPLICE, da capire se sia maschio o femmina, ma tanto sono tutti già stati sterilizzati in giovane età.
Auguri a loro ed al loro prosieguo di vita da gatti; quello che dovevo e potevo fare l'ho fatto, basandomi sulle mie esperienze.
L'unica perplessità è per il periodo della liberazione: fosse stato estate, con le finestre tutte aperte avrebbero avuto più possibilità per stare dentro e fuori e capire alla perfezione come funziona. Ma le finestre col freddo vengono chiuse e si devono arrangiare a trovarsi una sistemazione autonoma, che non manca. I PROFUGHI infatti sono altamente asociali e timorosi dell'uomo: in venti giorni nessuna interazione tattile o anche col richiamo. Neppure nessuna foto, 20 giorni a nascondersi appena mi affacciavo.
E' una scommessa, lo so! E sono pronto a tutto, pure a ripetere un'esperienza simile a quella di CERCHIO che si è trovato casa autonomamente distante dalla Reggia. Ma più non potevo e neppure ero capace di fare: i gatti non hanno libretto di istruzione.
Quello che desidero è che tornino ad assaggiare la libertà e a fare i gatti liberi, sociali o meno non importa.
Arrivederci belli! Per ogni evenienza io sto qua!
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