La storia è semplice: è deceduto l'umano, dove stavano non potevano più stare per incompatibilità degli umani vicini e bisognava spostarli.
Il problema è che sono 6!
La matriarca, madre degli altri 5, domestica e socievole va con la vedova del defunto, a cui è legata, e la vedova viene trasferita dai figli in un paesino fuori Perugia. Gli altri 5, tutti fratelli cresciuti asociali all'aria libera e non adottabili devono trovare una nuova collocazione dove vivere il resto della vita (hanno tra i 3 e 4 anni).
Il paese di origine non li vuole, Lampedusa neppure, per l'Albania ci sono problemi, cosa meglio della Reggia?, pensa il giudice.
Ma non tutti e 5! I fratelli vengono divisi: 2 da una volontaria vicino Monte Malbe, gli altri 3 ad ingrossare le fila della Comunità felina della Reggia, che notoriamente accoglie porci e cani.
3 giovani disgraziati, tutti bianchi e neri, 2 femmine e un maschio con l'unico riferimento rimasto di essere imparentati tra loro e cresciuti insieme.
Almeno uno dei 3 riferimenti felini rimane!
Si trovano in un nuovo sconosciuto territorio, chiusi in una grande stanza, loro che sono nati e vissuti sempre all'aperto, con un nuovo umano che li alimenta e parla loro come se fossero degli scemi con gravi deficit cognitivi, ma il paté Almonature è graditissimo, il Bundy va bene lo stesso e con gli straccetti Stuzzy per gatti sterilizzati ci puoi fare colazione tu, sconosciuto umano!
A proposito, almeno sono tutti e 3 sterilizzati, non vaccinati e testati, ma almeno un problema ce lo siamo tolto in partenza.
L'organizzazione umanitaria che ha gestito il trasferimento è Monica, quella di CERCHIO, già definita dal Capo "Quella dei gatti difficili".
Neppure questi 3 nuovi profughi sono facili, schivi, non abituati al contatto umano e alle mura domestiche e preoccupati per i numerosi odori e rumori degli altri gatti di casa che ancora non conoscono.
Non ci fosse stato il problema della loro incolumità sarebbero potuti rimanere per il resto della loro vita nel loro territorio, ma si sa, gli umani riescono a fare danni irreparabili con i gatti!
Primo danno: nutrire la matriarca senza preoccuparsi di sterilizzarla al momento giusto; risultato, 7 cuccioli praticamente randagi, poi 2 sono scomparsi e sicuramente se li è ripresi la Natura.
Poi nutrire i 5 rimanenti, ma qui Monica ci ha messo la pezza sterilizzandoli tutti. Infine la non accettazione da parte dei vicini.
Ora, nella cameretta dei ricoveri mi ritrovo 3 mezze belve adulte in attesa di capire che la loro sopravvivenza alimentare dipende dallo sconosciuto umano per poi sbarcare all'esterno e diventare, nei piani, gatti del garage, che non devono avere grosse interazioni con l'umano se non lo desiderano. Più facile a dirsi che a farsi, vista la precedente esperienza con CERCHIO! (A proposito abbiamo fresche notizie e appena possibile vi aggiorneremo!)
Finiamo così l'anno con ospiti in casa che dobbiamo tranquillizzare, istruire e poi sostentare.
I Gatti di casa sono estremamente curiosi dei nuovi arrivi: pattugliano costantemente la porta chiusa della camera per conoscerli, o per depredarli dei pasti e delle crocchette a loro disposizione.
Questa è la nuova situazione a fine 2024: I Profughi attendono con pazienza di scoprire il nuovo mondo promesso e intanto se ne stanno rintanati per non essere osservati.
Di loro manca ancora una straccio di foto, vi dovete accontentare di quello che passa la Reggia!
Manca pure un'altra cosa, che ha sconvolto il Capo: i 3 Profughi non hanno neppure un nome, i classici gatti di nessuno, condannati a vivere di stenti e carità.
Con pazienza lavoreremo di telefonino, flash e fantasia.
Solo una delle 2 femmine viene chiamata BELLONA: è una bianco e nera a pelo lungo, molto simile al caro e disgraziato LEVANTE di anni fa.
Speriamo sia più fortunata...
Ben arrivati Profughi! Alla Reggia niente giudici ma solo paté Almonature di cui siete ghiotti!
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