Gemelli ne abbiamo?
GNEO e POMPEO
Colonia Vecchia - Aprile 2009
La storia de I Gatti di Monte Malbe, due bande di felini semirandagi che hanno adottato un umano in cambio della loro sussistenza giornaliera. (Vai a Presentazione)
IL CAPOSTIPITE
E' lui il vero Capostipite de I Gatti di Monte Malbe, non è arrivato per primo, superato da BUMBI e dalla randagia PALLINA e le sue figlie, ma a tutti gli effetti è lui che ha dato il là alla storia, praticamente ha combinato la frittata.
Maggio 2000, sono a letto influenzato alle via respiratorie e a quelle intestinali mentre sarei dovuto essere altrove; niente popodimenoché all'estero, a correre una delle Marathon di MTB più dure e prestigiose d'Europa col solo obiettivo di arrivare in fondo tutto intero.
Rimane solo la ricevuta dell'iscrizione già pagata, e piuttosto cara, per soffrire come un cane per più di 10 ore consecutive, e l'insoddisfazione di non essere là a tritare una bici quasi nuova.
Ma veniamo a bomba.
A letto, spossato da una notte d'inferno, Micia mi comunica che fuori dal cancello di vicini ci sono 3 piccoli gattini abbandonati, ma io non ne dovevo sapere nulla altrimenti sarebbero arrivati a casa.
Con le ultime forze rimaste e un poderoso calcio nel culo la mando a raccattare i 3 piccoli.
Ne torna solo con 1; la vicina del fosso, quella di PAPERINO e UEBI, la ha preceduta e se li sono divisi (aneddoto poi confermato dalla vicina stessa, il Capo è un malfidato di natura).
Ci tocca un tigrato piccolo, forastico, che soffia ma mangia come una betoniera.
Non si trova un nome adatto a lui, ci pensa il Capo a darglielo mentre vede una tappa del Giro d'Italia alla tv dove è ospite Eddie Merckx: CANNIBALE (Merckx, appunto).
In poche settimane CANNIBALE diventa il vero padrone di casa: dorme sul lettone e tutto gira intorno ai suoi fabbisogni.
Vaccinato, poi castrato, curato da quei piccoli e fastidiosi problemi che affliggono i cuccioli, CANNIBALE cresce e diventa il classico gatto obeso di casa: mangia solo Gourmet Gold al pollo (almeno finché non arriva CESARE). Qualche piccolo problema di convivenza con PALLINA, che lo vorrebbe riportare dove era stato trovato, mentre con BUMBI la vita scorre tranquilla.
Attraversa ben 17 anni di vita alla Reggia, conoscendo innumerevoli colleghi dal passato burrascoso come il suo, il cane CHARLIE (abbandonato alla Colonia Vecchia, ancora lontana a venire nella storia).
Scompare nel bosco il 4 giugno 2017, mai ritrovato.
E' lui che ha dato l'inizio all'accoglienza ufficiale di profughi alla Reggia, è lui che per primo viene considerato un vero Gatto di Monte Malbe, è lui che, nel bene e nel male, ha dato lo spunto definitivo al Capo di "ristrutturare" in maniera decente la Colonia Vecchia.
Nella memoria del computer rimangono numerose sue foto, anche alcune cartacee, ma le più recenti. Le più vecchie se le è mangiate la tecnologia durante i travasi da un pc all'altro.
Ufficialmente era il gatto di Micia, non il mio; io ho sempre preferito la versione randagia dei felini, TAZZA in primis.
CANNIBALE scatena una valanga di ricordi, belli e brutti, e sicuramente rimane la memoria storica della Reggia; quello che potrebbe raccontare lui io manco me lo sogno.
Un saluto, CANNIBALE, mi ha fatto molto piacere ricordarti in un buio mattino invernale alla Reggia!
P.S. Sei figlio di una Marathon mancata, ricordalo che avresti potuto chiamarti invece Salzkammergut!
Ci risiamo!
I Gatti della Colonia Nuova sono molto sensibili al problema della fame nel mondo.
Ciclicamente sentono il bisogno di ospitare e nutrire quei selvatici disgraziati che li passano a trovare alla casetta nel bosco.
Era già successo diversi anni la con l'istrice ODOACRE e la sua famigliola, poi con i numerosi ricci vaganti, pure con dei cerbiatti!
Ma la vera passione sono le volpi; diverse ne abbiamo ospitate e nutrite duranti gli anni. Mai avuto problemi, anche i selvatici consci del fatto che è meglio non creare problemi per non perdere la fortuna trovata, si adeguano allo stile di vita dei Coloni. Vengono, mangiano, bevono, i ricci scacacciano qua e là, gli istrici tendono a fregarsi ciotole e coperte dalle cucce esterne, ma nulla di irreparabile. La sana convivenza è alla base di tutto!
Già ad inizio estate avevo notato la presenza di nuovi visitatori: consumo industriale di crocchette (quelle buone!, quelle per i visitatori, di seconda scelta, venivano divorate di meno e a volte avanzavano). Consumo eccessivo di acqua, ma è stata un'estate torrida, e tappetini spostati insieme alle copertine esterne più leggere.
"Cos'è diventato qua la notte? Un luna park?" avevo ammonito tutti cercando di riportarli all'ordine.
L' ipotesi più probabile era mamma volpe che portava la sua cucciolata a sfamarsi di crocchette (Brekkies graditissime), poi giochi, magari anche con la partecipazione di qualche Colono cucciolo.
Da alcuni giorni notavo un piccolo particolare mai prima riscontrato in Colonia, da I Morti di Fame o a Piscille è all'ordine del giorno.
Cacca di volpe disseminata qua e là come a segnalare un territorio di proprietà e marcarlo.
Comunque il consumo di crocchette (disseminate in 7 ciotole) e di acqua era sempre eccessivo, anche per un selvatico di grandi dimensioni, che però non riesce ad entrare nelle gattaiole.
Poi un pomeriggio il disastro: tavolo esterno rovesciato, cucce esterne spostate (e sì! che pesano assai!) bordi in legno di una gattaiola masticati come a volerla allargare. Mi sono preoccupato per la presenza di cani randagi vaganti, con la caccia aperta i cacciatori di merda ne perdono a dozzine, e quindi altamente pericolosi per i Coloni.
Ma gli stessi erano tranquilli, per niente turbati da quanto successo e tutti presenti ed interi.
Giochi estremi a cui tutti hanno partecipato nella notte?
Da alcuni giorni i segnali sono più chiari: le marcature esterne con la cacca sono aumentate, quindi le volpi sono più di una, quindi è possibile che mamma volpe e la sua cucciolata (o quel che ne rimane), ora adulta, continuino a frequentare nottetempo la Colonia per mangiare e bere.
Santa foto trappola ad infrarossi aiutami tu!
Poi giorni fa ho intercettato sotto la Colonia una giovane volpe, bellissima! un pelo marrone scuro molto curato e una coda mai vista.
Una volpe giovane decisamente in salute! (per forza, con tutto quello che mangiano!)
E sempre per il fatto che 1 più 1 fa 2 e più 1 fa 3 le nebbie si sono diradate.
La notte, ma anche di mattino presto, la casetta è mèta di pellegrinaggio di volpi, istrici e ricci che oramai hanno familiarizzato coi Gatti e trascorrono insieme del tempo per giocare insieme.
Solo per un paio di giorni i visitatori hanno latitato, sicuramente disturbati dal troppo traffico di cercatori di funghi e castagne (quelli che spesso si perdono nel Monte e bisogna sciupare risorse, uomini e mezzi per ritrovarli: ma lasciateli là che almeno anche i lupi mangiano!).
Ora sono tornati e ogni pomeriggio, oltre a registrare i danni fatti bisogna controllare che non ci sia ancora qualche selvatico addormentato dentro ad una cuccia esterna (graditissime da tutti!).
Le ciotole delle crocchette sono tutte vuote e lustre come avessimo una lavastoviglie in Colonia. Le ciotole dell'acqua sono da riempire, le cacche da raccogliere e gettare nel bidone, aculei souvenir da raccogliere ed unire agli altri ritrovati per aumentare la collezione.
In poche parole: maggior lavoro per il Capo.
E' poco citato nel Blog, ma non è un'ombra; ogni santo giorno si piazza appena fuori dalla recinzione della Colonia ad osservare gli altri Coloni che consumano il pasto, aspetta pazientemente, poi entra nella casetta a sgranocchiare crocchette, unico suo alimento.
Una presenza fissa, quasi inosservata, e questa è la sua "salvezza".
Comparso per la prima volta a marzo 2019 ai margini del campo sotto la Colonia, non sappiamo ancora se fosse un abbandono o un semplice randagio vagante. Fatto sta che SILVANone si è aggregato alla Colonia, grazie soprattutto alle crocchette fresche ogni giorno. Interagisce con gli altri gatti della Comunità e non desidera troppe attenzioni dall'umano presente. Dapprima schivo e spaventato oramai tranquillo del fatto che l'umano gli ha promesso l'immunità dalla castrazione.
E' anziano, oramai, non avvicinabile e di difficile cattura: perché rischiare di compromettere il sottile equilibrio di fiducia che si è creato tra lui e l'umano per un'azione oramai poco utile: quelle cose da togliere poco gli servono ora e non manifesta eccitazione per i classici periodi di calore del Monte.
Con la vecchiaia si è reinventato un nuovo ruolo: il nonno premuroso, protettivo e dispensatore di consigli ed esempi su come affrontare la vita da randagio.
Ha prima tirato su la generazione dei NASCONDINI e BIELLA, poi quella degli ELCINI, sua grande passione.
In 5 anni di permanenza ai margini della Colonia avrà divorato qualche tonnellata di crocchette, con netta preferenza delle Brekkies. Non ha mai avuto acciacchi o momenti bui della vita, e ora comprende benissimo il suo nome e quando l'umano conversa con lui.
In 5 anni non è stato mai toccato o sfiorato, mai una dose di antipulci l'ha macchiato, mai un piatto di umido lo ha ingolosito, tranne la curiosità legittima per la rinnovata pasta al makarel.
Ogni tanto scompare qualche giorno, o se ne sta rintanato in qualche posto isolato o va a trovare vecchi amici, non è lecito saperlo.
SILVANone sarà un pesante "crostino" nell'eventualità che abbia dei problemi di salute, ma noi siamo ottimisti e speriamo che quando arriverà il suo momento scomparirà per sempre senza lasciare tracce.
L'ho inserito tra i "Gatti Inquieti" ma SILVANone inquieto non è, è solo un gatto molto riservato, con un passato enigmatico che vuole continuare a vivere senza problemi.
Forse, ma dico forse, SILVANone è pure il gatto più anziano che ora sta in Colonia, ma, naturalmente, non è lecito saperlo.
Ciao SILVANone, abbi cura di te!
- Stavolta ho fatto i compiti in anticipo! - afferma S.E. CARDINALE porgendomi la bozza del nuovo Magazine.
COLONIA DE I MORTI DI FAME
La diplomazia non è riuscita a fermare lo scontro tra il Capo e la Squilibrata. Il primo si è informato da un'amica comune sulle intenzioni della seconda, la seconda lo ha sommerso di insulti, improprerie, offese e tutto il dicibile telefonicamente. Il Capo ha replicato col suo solito diretto e irrevocabile vaffanculo.
Comunque la Banda Squilibrio continua a pasteggiare gratuitamente ogni pomeriggio, incurante degli screzi e delle incomprensioni umane: Bundy, Almonature, Expecial, crocchette Brekkies, Gemon, Iams e Almonature alla faccia della "piattinara della Rosetta*" che accusa il Capo di dare ai SUOI gatti solo schifezze da McDonald mentre lei cucina prelibatezze anche per i numerosi gatti della Colonia.
"Oltre che stupida è pure maleducata, non vi preoccupate!" il commento del Capo a tutta la Banda riunita in attesa del meritato pranzo.
*ROSETTA - Premiato ristorante in Perugia.
Niente albero o presepe a Monte Malbe!
I preparativi natalizi sono esclusivamente venali, per tirare su 4 spicci per mantenere in maniera autonoma i conti della baracca!
Anche se ancora non c'è l'ufficialità I Gatti di Monte Malbe sembra che abbiano ereditato i gatti della Squilibrata (i 10 visibili e, forse, gli altri 5 trasparenti, dichiarati ma mai visti).
Non c'è l'ufficialità, ma la maleducazione e le pietose bugie della instabile psicologicamente che non sa badare a se stessa ma pretende di badare a 15 gatti (5 fantomatici) e 8 cani (3 fantomatici) lo hanno praticamente confermato.
In sostanza abbiamo 10 bocche feline adulte in più da sfamare (almeno 9 giorni su 10), stare dietro e curare.
Non faremo appelli per donazioni (come al solito) o richieste di intervento al nostro pubblico. Non è nello stile de I Gatti di Monte Malbe mendicare qua e là; se qualcosa arriva è sempre ben accetto.
La mente fervida della Supplente ha partorito l'idea del gadget natalizio da spacciare ai nostri sostenitori per avere supporto economico.
Una scatoletta metallica personalizzata, troppo piccola per contenere panettone, pandoro o torrone, e pure un gatto non ci sta! ma qualcos'altro di ancora non visibile.
Prezzo modico; la Supplente sa far bene i conti e gli affari della Ditta, un piccolo presente natalizio che potremo mostrare una volta completo in tutto e per tutto.
Una piccola cosa per svernare in maniera più tranquilla, facendosi carico degli immancabili problemi di salute di un centinaio di gatti tutelati.
Ma torneremo nel dettaglio appena tutto sarà pronto per la sua commercializzazione.
Intanto tenetevi pronti!
Per Natale, con poco esborso economico, potrete fare un piccolo presente a chi se lo merita e aiutare una banda di bisognosi di assistenza!
La domenica, scorrendo i vari post di 11 anni di Blog alla ricerca della Replica da pubblicare, solo per gli utenti Facebook, mi si riapre un mondo nuovo.
11 anni di Blog che condensano 20 anni della Colonia di Monte Malbe e delle varie aggregate, gatti quasi dimenticati nella memoria che tornano magicamente a galla, momenti di sconforto misti ai rari attimi di gioia.
Nulla si cancella, e ogni piccolo particolare riaffiora.
A volte dà piacere rileggere vecchie storie, qualche volta no! capisci cosa e dove hai sbagliato, dove non avresti potuto invece fare niente.
Ma in tutto riaffiora la gioia dei gatti di aver vissuto una parte della loro vita, piccola o grande, in posto quasi perfetto per loro, a fare la vita da vero gatto, sempre secondo le loro condizioni di salute.
Ogni volta vado alla ricerca di quel gatto seppellito da una breve permanenza e tante nuove storie pubblicate.
La vera miniera è la rubrica "La Storia della Colonia", tentativo di interpretare la nuova vita da gatto abbandonato dal gatto stesso. Un tentativo un poco maldestro, lo ammetto, ma oramai ho studiato, mio malgrado, le caratteristiche del gatto abbandonato dagli umani e riesco quasi a prevederne il comportamento.
Vecchi episodi, aneddoti, scene che tornano a galla e cercano di essere trasposte in storie. Episodi che ricordano i tratti salienti del gatto in questione, perché ogni gatto merita di essere raccontato, e lasciare una traccia della sua nuova vita non conoscendone quella precedente e disgraziata.
I Gatti di Monte Malbe vengono quasi tutti da situazione traumatiche che hanno visto il loro destino cambiare in pochi attimi.
Gli abbandonati che hanno ritrovato una parvenza di casa e un barlume di speranza, quelli persi che prima di approdare nuovamente ad un porto sicuro hanno vagato alla cieca in un mondo quasi sempre ostile e ricco di pericoli. Quelli recuperati e salvati da un crudo e certo destino.
I piccoli no!
I piccoli abbandonati o recuperati hanno tempo di crescere e assimilare il nuovo ambiente e ci convivono cancellando completamente il breve passato.
La domenica, rileggendo i post, è una vera scoperta di cose già vissute.
Una specie di memoria ai posteri, una memoria dove, ammetto, scrivevo meglio e in modo più spensierato: niente drammi o pianti, anche se ne abbiamo vissuti tanti; si racconta solo dei momenti più belli del gatto dalla nuova vita.
Poi, la stessa vita, ti incrudisce e ti porta a mostrare la triste realtà di chi prima aveva una certezza e ora non ce l'ha più.
Chissà se tra vent'anni scriverò ancora nel Blog e se le varie Colonie ci saranno ancora.
Per il momento godiamoci la domenica, anche se ora è ancora lunedì, ma i gattari, come i gatti, sono pazienti e sanno aspettare.
Se vi garba e avete tempo fate un viaggetto nel tempo con il Blog: ufficialmente parte da novembre 2013, ma parla di 20 anni di storia felina.
Buon divertimento!
E' finita nel peggio per la gatta più fragile della Reggia.
Ieri sera BORA ci ha silenziosamente lasciati.
Morire per un raffreddore, in giovane età, è assurdo.
Eppure Bora ci è riuscita, l'anno scorso l'aveva scampata, merito di cure fulminee. Quest'anno il piccolo catorcetto, restio ad ogni tipo di cura è sparito dai radar, nascondendosi per 3 giorni e ritrovata si è tentato il tutto per tutto: Vibravet, pulizia delle secrezioni, aerosol no! non c'è stato mai verso per Bora. Il risultato è tragico, dopo appena 4 anni la piccola se n'è andata. Non nutrivo grande fiducia nella sua salute; ogni anno a mettere la toppa a qualche problema che si portava dietro dopo i problemi della sua infanzia: incidentata, raffreddata con cronicità della rinite, ipovedente e con altri piccoli ma frequenti problemi. Forse è stata soccorsa e curata in ritardo o in maniera approssimativa, BORA ne arrivava dal servizio pubblico, forse dovevo più frequentemente portarla a controllare che tutto andasse bene, coi forse BORA non se ne fa più niente.
Rimane la solita amarezza di quando un gatto ti lascia in gioventù, rimorsi, rimpianti e la voglia di smettere di aiutare gatti giovani e dedicarsi solo a quelli vecchi che hanno la data di scadenza ravvicinata e già sai che il miracolo spesso non basta contro la Natura e mentalmente ti assolvi da ogni errore o disattenzione.
Rimane la bocca amara, come sempre.
Fossi nato veterinario saprei da solo quando un gatto è prossimo alla scadenza, ma non lo sono nato anche se giorni fa avevo già mostrato in un post la scarsa fiducia contro l'inevitabile e avevo avvisato la Supplente che, malgrado dei piccoli miglioramenti, BORA non ce l'avrebbe fatta.
E' successo. Pace. Scaviamo l'ennesima buca nel giardino della Reggia per seppellire insieme a lei il motto che vuole che solo i più forti sopravvivano.
Ho appena finito di ripulire dagli sterpi ed arbusti una piccola area del bosco della Reggia; BORA sarà la prima inquilina.
Poi bisogna tirare diritti; altri disgraziati hanno bisogno del tuo supporto.
E' un gioco dove non ci si ferma mai e più.
Ma è un gioco che ho scelto io, anche per te piccola BORA, talvolta riesco a metterci la pezza altre la pezza la devo mettere al mio cuore.
Quando sei là sotto saluta tutti gli altri che da anni stanno riposando.
Ciao BORA!
E' arrivato di corsa, quasi inaspettato, il temuto inverno a Monte Malbe.
I gatti lo hanno sentito subito, con un certo anticipo, e alla Reggia sono corsi subito tutti dentro casa a scaldarsi le ossa. Però, verso metà giornata, il sole batte ancora ed è godurioso stendersi da qualche parte, all'esterno a riscaldarsi in maniera naturale.
Come spesso succede entra ed esci, esci ed entra e qualcosa va di traverso nell'organismo felino. In una settimana una decina di casi di raffreddore e diarrea a gogò. I soliti più sfortunati o fragili i beneficiari. PIPO, che attende da giorni il richiamo del vaccino ma i problemi intestinali lo ritardano. Qualcun altro, ancora da identificare, che semina cacca qua e là, PONFO che starnutisce modello cannone della Grande Guerra, GAETANO, indiziato numero Uno per le perdite fecali, che risponde con il suo mortaio nasale. BORA... BORA è stata investita in pieno dal raffreddore, lei già affetta da rinite cronica si è ripresentata dopo due giorni di irreperibilità con il muso pregno di croste di muco. E' stata subito confinata nel caldo bagno del piano basso, viene ripulita ma di fare aerosol neppure se ne parla se non voglio che scompaia poi per un altro mese. Comunque sta lentamente migliorando. Il vizio dei gatti di stare mezz'ora fuori, al gelo, e mezz'ora dentro casa, al calduccio, quest'anno si fa pagare il conto. Alla romana; un poco per uno.
Il risultato è una decina di gatti debilitati che starnutiscono e scacacciano ovunque, per la gioia di chi deve pulire.
La cosa migliore sarebbe la soluzione drastica: o tutti dentro, ma appena si apre uno spiraglio in dieci si precipitano fuori, o tutti fuori e sopravvivono solo i più tosti, ma appena lo spiraglio torna ad aprirsi i soliti 10 schizzano dentro.
E' un periodo, breve spero, che passerà come ogni anno. Forse qualcuno ci rimetterà le penne, qualcun altro si intosterà ancora di più. Intanto giù di Scottex e spray per ripulire, massima attenzione a dove ci si siede e dove si mettono i piedi.
Quello che succede solitamente a gennaio ha anticipato di due mesi, sarà il cambiamento climatico? Comunque non esistono più i gatti di una volta: una bella dormita e tutto passa, anche il cancro.
Ora... Etciuuù! Scusate, ma devo correre al bagno che forse il caffè ha risvegliato la motilità intestinale. Etciuuù! Torno subito a finire il post! Etciuuù! La carta igienica! Chi ha giocato con e nascosto la carta igienica? Azzo!... Etciuuù!
Né Salvini né la Meloni ci hanno potuto fare nulla!
Eppure già lo avevano imbarcato per la sua permanenza fine vita su una selvaggia e sassosa isola albanese.
Ma il Tribunale di Perugia ha sentenziato che il soggetto proveniva da Colonia insicura nel centro cittadino, e dove non sarebbe potuto tornare, il soggetto era fragile, in quanto tripode, minorenne No!, ma un poco coglione Sì!, visto che la zampa se la era giocata per fare lo scemo con un laccio per lepre piazzato da qualche bracconiere (che sbatteremmo volentieri Sì! in Albania a spaccare pietre per il resto della vita).
E' finita che PISTONE, appena indossata la ciambella salvagente come da protocollo di sicurezza, è stato confinato alla Reggia, unico posto ritenuto sicuro dal Giudice.
Si pensava fosse mandato lì ad aiutare il Capo a spaccare legna, invece l'immondo trippone è arrivato a depredare le scorte alimentari dei Gatti residenti alla Reggia. Poi, visto che era un asociale completo, di quelli rustici che basta guardarli per farli fuggire via, si è insediato in casa, scegliendo il posto più comodo e pretendendo di essere servito lontano dagli altri gatti per il pasto.
"Abbiamo fatto l'affare del cazzo! Maledetti sporchi giudici comunisti! Avevamo richiesto mano d'opera straniera a modico prezzo (leggi gratis e senza tutele) e ci hanno mandato questo trattore che pensa solo a mangiare e stare steso al sole! PUNTINO, vai a nascondere le bustine buone che ci hanno regalato che quello le ruba come faceva in quella topaia di colonia dove stava prima!"
Ora PISTONE è praticamente il padrone della Reggia, entra ed esce quando gli pare (ma non era un forastico ingestibile?), comanda i turni di pulizia (Oggi tocca al Capo, domani ancora al Capo, e pure dopodomani altrimenti rompe le palle con la legna da tagliare).
Decide quando è l'ora di accendere la caldaia per riscaldare casa (tanto la legna ci pensa il Capo a farla!), decide che programma guardare in tele la sera (niente para olimpiadi che magari il Capo ce lo iscrive per toglierselo dalle palle qualche giorno) e quando è il giorno perfetto per avere fusilli al makarel per colazione, di cui è ghiottissimo.
E' diventato lui il nuovo, vero Capo della Reggia. Lui decide e gli altri eseguono, silenziosamente perché odia i rumori.
Osserva i nuovi arrivi con sufficienza e, dopo che il Capo, quello umano, ha fatto loro il discorso di benvenuto con le accortezze da prestare in quel luogo, li raccoglie vicino gli spiega come veramente girano le cose. E si devono subito adeguare, altrimenti tornano ad essere dei senzatetto e senza umano servizievole.
Un boss della mafia sa gestire peggio gli affari di casa.
PISTONE è stato assegnato alla Reggia da circa un anno e mezzo e da un anno e mezzo tutti rigano diritti alla Reggia.
Sarà un caso?
Me ne ero completamente dimenticato, a rinfrescarmi la memoria ha pensato un post del Blog dello scorso anno. Ogni tanto li rileggo, per ricordare il gatto protagonista e i bei (o anche brutti) momenti passati insieme; una specie di tortura.
Stamattina me lo sono ritrovato là, in post con relativa foto.
Risale a luglio dello scorso anno, da pochi mesi era scomparso misteriosamente nel nulla il nostro QUARK, mai più ritrovato.
Un giorno arriva in Colonia un gatto del tutto simile e si infila tranquillo dentro la casetta a mangiare le crocchette. E' un poco dimagrito, ma è castrato pure lui anche se non è visibile la spunta dell'orecchio destro.
Un primo piccolo dubbio, ma a casa si controllerà con calma se la spunta dell'orecchio di QUARK ci fosse o meno.
Poi... è un po' troppo sociale rispetto a QUARK, ma sarà la contentezza di essere finalmente tornato a casa dopo 4 mesi!
Finisce che si fa il post del ritorno di QUARK per smentirlo dopo due giorni di attenta osservazione per stabilire che QUARK non è ma un nuovo sicuro abbandono. Neppure il tempo di trovargli un nome e il gatto rosso scompare, per sempre; ecco perché oggi l'ho chiamato il Simil-QUARK.
Arrivo, due giorni di permanenza, e via di nuovo nell'oblio, della Colonia ricorderà solo le crocchette, l'umido e l'antipulci che si è beccato subito.
Il gatto rosso non è stato più avvistato, né in Colonia né nelle vicinanze: ma un sospetto rimane. Che fosse uno dei due fratelli rossi della moglie del contadino? Uno è a pelo lungo, accertato, l'altro non si sa che non sono mai comparsi insieme. Ma un particolare stona, assai, la castrazione: il gatto di un contadino non viene mai castrato, altrimenti la leggenda vuole che non cacci più i topi, suo compito vitale (in tutti i sensi se vuol sopravvivere). Ricordo, tanti anni fa, le litigate col contadino per sterilizzare la sua gatta tartarugata che sfornava gattini in continuazione e il contadino li abbandonava in Colonia convinto che facessi collezione di gatti, tanto che la gatta stessa venne una volta a partorirli in Colonia. Fu il suo ultimo parto, dopo alcuni mesi di permanenza la feci sterilizzare autonomamente e risolsi il problema.
Forse il contadino si è pure domandato perché mai la sua gatta non rimaneva più incinta, ma forse...
Tornando al gatto misterioso il nuovo gatto rosso è rimasto in Colonia due giorni e oggi l'ho rispolverato dentro la memoria, complici le due foto scattategli.
La memoria non è più quella di una volta, va aiutata!
Ciao roscio, auguri ovunque tu sia ora!
Un post per ringraziare la fattiva collaborazione di Mon Petit, noto negozio perugino, per la raccolta alimentare duratura e le anonime e non donatrici.
"Anche questa volta abbiamo fatto bottino!" ha confermato PUNTINO, sempre attento alla quantità di cibo in dispensa.
Grazie a chi ci pensa e supporta e a chi ci permette di raccogliere preziose risorse!
Riesumiamo una vecchia rubrica, tanto per dare visibilità a quei gatti della Reggia che poco compaiono ma sono sempre presenti.
Oggi tocca a PATATA, poco fotografata in quanto poco attiva all'esterno e in casa, infatti è uno dei rari gatti che preferisce soggiornare nel garage.
Ma vi assicuro che c'è, lei e il suo miagoloso lamentio che sembra ricordarmi di ricordarla nel Blog.
Eppure PATATA ha più di dieci anni, è una gatta centenaria!, recuperata una sera che mi ero concesso una scartocciata di patate fritte da portare a casa per cena. Piccola, urlante, era persa su un greppo, da sola, molto e troppo vicino ad una strada trafficata dove corrono tutti manco fossero a Le Mans. Acchiappata, ingabbiata e portata alla Reggia.
L'altro ieri è sparita dalla Reggia la vecchia LOTTA. Un poco di preoccupazione per le sua sorte: è ancora vispa e vitale ma non conosce bene il territorio ed è tremendamente sorda nonché affetta da inevitabile demenza senile. Cercata a lungo nelle vicinanze e nei numerosi posti dove ama nascondersi e riposare è stata ritrovata a sera inoltrata da dei vicini, poco distante. E' stata ripresa e riportata alla Reggia. Ma la notizia non è questa!
Questi vicini mi hanno raccontato che loro avevano un gatto che veniva spesso a mangiare da me e ora non c'è più. Si trattava del vecchio TRIFOGLINO, già abbastanza adulto quando si è presentato per la prima volta alla Reggia, a ottobre 2013.
Vecchio, con qualche acciacco si è spento dai vicini l'inverno scorso ad una venerabile età. Lo ho sospettato quando da aprile 2023 non l'ho più rivisto: era invecchiato, rallentato e un poco sofferente.
Se n'è andato così uno degli ospiti illustri della ciotola delle crocchette sul terrazzo che per ben 7 anni ci ha omaggiato delle sue visite.
"I gatti non sono eterni" dico sempre, e se sono pure mezzi selvatici e difficili da curare durano meno.
Ciao TRIFOGLINO, è stato un privilegio conoscerti e sostentarti quelle volte che vagavi nella mia zona!
Nella stessa serata ho anche rivisto il vecchio TAPPO, ora ha un altro nome che non ricordo, altro visitatore assiduo ma disturbato dai numerosi gatti presenti. E' stato castrato, vaccinato, tolti dei denti fradici e ora in cura per una fastidiosa e ricorrente faucite. E' triplicato di peso e stazza ed è decisamente sociale e abituato al contatto umano. Ha trovato la sua casa perfetta, infatti le sue visite sono ora episodiche: giusto per un saluto al Capo e un controllo alle crocchette disponibili.
Bravo TAPPO, sei riuscito a trovare famiglia e mantenere la tua libertà!
A Monte Malbe non ci si annoia mai...
Sono 2 anni che ZITO si è stabilito alla Colonia Nuova dopo un lungo peregrinare a Monte Malbe.
Arrivato chissà come e da dove si era stabilito a La Zita a fare compagnia a MEO/TRUTTRU'. Sparita MEO si era spostato da I Morti di Fame a fare compagnia alla solitaria ECCOLA. Ma la solitaria e burbera ECCOLA non lo gradiva ed allora è apparso il 4 novembre 2022 alla Colonia Nuova dove si è stabilito presentandosi al pasto quasi puntualmente.
Ora fa parte del numeroso gruppo di felini del bosco.
Solo qualche piccolo problema di territorio con SILVANONE che non gradisce i nuovi arrivi adulti. Dopo la castrazione la situazione è migliorata.
Buon compleanno ZITO, vagabondo del Monte!
ZITO
in versione seria alla Colonia Nuova
- Appena in tempo Capo! - mi dice un ansimante e sudaticcio CARDINALE
- Appena in tempo... per cosa?
- Il Magazine! Oggi è il 31! Siamo a fine mese!
- Bene! Così domani è giorno di pensione!
- Ottimo! Caviale e champagne?
- No, è già tutta spesa! Fumata, ancora prima di prenderla. Vediamo cosa hai scritto questo mese...
COLONIA DE I MORTI DI FAME
Continua l'invasione del territorio da parte della Banda Squilibrio. ECCOLA e PAVESINO sono piuttosto seccati, a LEGO non interessa nulla. Sono stati liberati anche gli ultimi due "casi difficili": una asociale e paurosa che aspetta il Capo su uno scalino per il suo piatto di umido e l'altro "cattivissimo" che vorrebbe giocare con tutti. Il Capo ha detto che una valutazione psicologica ed intellettiva delle gattare dovrebbe essere obbligatoria prima che mettano mano su qualsiasi gatto.
"Troppo traffico qua!" si lamenta ECCOLA che ha visto in breve tempo il suo regno incontrastato occupato da abusivi. "Un avvocato! Mi serve un avvocato!"
Non le si può dar torto, quel suo posto, che prima era popolato solo da lei ed, occasionalmente, da PAVESINO, ora sembra la fermata della metropolitana. Ma a Monte Malbe la metro non c'è!
Prima è arrivata, chissà come e da dove, LEGO ed ECCOLA ha cominciato ad inquietarsi. Poi, quando oramai si era calmata e aveva accettato la nuova presenza stabile rimettendola in riga con un paio di schiaffoni all'occorrenza è arrivata la Banda Squilibrio. Finché sono rimasti chiusi nei due appartamenti nessun sintomo di intolleranza, solo curiosità e timore che tutti quei gatti potessero invadere la sua "zona".
"Tanto rimangono prigionieri là dentro, vero Capo?"
Ma il Capo ha remato contro, contrariato dal fatto che i gatti, con il caldo di questa estate e tutto quello spazio a disposizione passassero le giornate davanti alla finestra a guardar con invidia ECCOLA e LEGO ha interceduto per la loro liberazione e a favore di una qualità di vita degna di un gatto.
Sono stati liberati, non tutti, solo quelli ritenuti idonei e sociali (altro sospiro di malcontento del Capo) e, in 9, anche se la proprietaria ne dichiara 15, ECCOLA se li è trovati improvvisamente in mezzo ai piedi.
Incazzata fradicia si è dovuta sorbire pure l'aggregamento di DUPLO, un maschietto vagante e spaventato. Tutto merito degli Squilibrati liberi che lo hanno abbrancato.
Ne rimanevano ancora 2 agli arresti tipo 41bis, due gatti che imploravano con lo sguardo la libertà. Altra intercessione e una dei due, STREGHETTA, quella asociale e ingestibile ha di nuovo assaporato l'aria aperta.
Dopo 4 giorni di latitanza, col Capo che già si reputava colpevole di aver creato un nuovo randagio, STEGHETTA, ieri, si è ripresentata, tranquilla, per reclamare il pasto. Accontentata, si è solo dimostrata schiva con gli umani ma molto intelligente.
"Il gatto perfetto!" ha decretato il Capo.
Rimane ancora recluso POLDINO, il gatto prepotente con gli altri, che sembra uscito dagli arresti per poi tornare immediatamente e in maniera volontaria in cella, forse ha incrociato ECCOLA in giornata no e ha beccato un paio di schiaffoni.
E' andata a finire che il Capo, al pasto de I Morti di Fame originali, che sarebbero 2 e mezzo (PAVESINO), ora si trova circondato anche dalla Banda Squilibrio. 11 gatti quando tutti presenti, più dalla STREGHETTA, in attesa che POLDINO decida del suo futuro.
Questo è uno spaccato dell'incoerenza applicata di molte gattare: I gatti devono essere animali liberi, ma quando e come lo decido io! I gatti devono essere tutti vaccinati e testati FIV-FeLV, ma io sono una NO-VAX convinta e nessuno può impormi nulla!
Due pesi e due misure, come spesso succede in Italia, anche se ECCOLA ha qualcosa da ridire: "Testateli, vaccinateli e rimetteteli in gabbia 'sti gatti, che questo è il mio territorio!"
Mah... Il Capo osserva, apre qualche scatoletta in più e mentalmente si allontana sempre più da un mondo "animalista" Sempre più governato dall'antropocentrismo e dagli incoerenti capricci umani.
"Mi sembrano tutti pazzi..." dice spesso "Come quello che aveva imboccato contromano l'autostrada e dava del folle a quelli che gli venivano contro."
Potrebbe essere vero; il pazzo è lui, ma almeno è coerente con le sue idee!
Parola di ECCOLA. "Ma toglietemi tutti 'sti gatti dal mio territorio!"