domenica 31 dicembre 2023

TEMPI DURI - Off limits

 Una volta, alla Reggia, quando i gatti erano sensibilmente di meno i luoghi interdetti erano molti: 3 camere, 2 bagni e il salone grande, nonché le soffitte sottoscala perché se ci si rifugiava un gatto per morire lo scoprivi dopo tempo dalla puzza. 

Poi i gatti in casa sono aumentati, malgrado le sterilizzazioni a tappeto e, prima uno dei bagni, poi la camera dei ricoveri e stalli, che tanto era occupata 300 giorni all'anno sono diventate accessibili. Anche il mio bagno, complice le frequenti dimenticanze di chiudere la porta è diventato terreno di soggiorno per i gatti.

Ma non bastava, come Hitler i gatti hanno preteso il loro spazio vitale, e lo hanno occupato; sono caduti pure il secondo bagno e il caposaldo del salone grande.

Rimanevano solo pochi spazi da invadere e, come a Risiko, piano piano, i gatti si sono intrufolati anche in quelli. 

Ieri è definitivamente capitolata la mia camera con l'ambitissimo lettone grande. Ho lasciato la porta socchiusa per PIPPO, ancora traumatizzato dal necessario trasloco domestico; ama starmi appiccicato e il lettone è l'unico palliativo per avere le gambe libere quando sono seduto.

Ma i gatti parlano tra loro, comunicano come noi non ci immaginiamo. In pochissimi attimi il lettone si è riempito di felini, arrivati da qualsiasi parte, interrompendo la solitudine beata di PIPPO. 

BORA, altra appiccicona, GAETANO che ancora pretende trattamenti di riguardo per la sua zampa mancante, le piccole IMOLA e MATILDE, curiosissime di scoprire cosa si nasconda dietro quella porta sempre chiusa, ZOLLETTA, perennemente in agguato per entrare, TARANTOLA, con la scusa che la sua cuccia è troppo piccola per stendersi e il lettone, invece, è perfetto, si sono piazzate sopra il piumone, rilassate e felici.

Poi, pure chi non ti aspetti di trovarci, l'ultima arrivata MILKA, che sembrerebbe sorda ad ogni richiamo e desiderosa solo di godersi il suo cuscino sotto al termosifone caldo. 

Una scena apocalittica: una decina di gatti estasiati spalmati su un piumone con delle bandierine piantate a delimitarne la zona di influenza del singolo gatto. E' l'ultimo dell'anno; li ho lasciati tranquilli a godersi la conquista, ma da domani il 2024 riporterà l'ordine e la disciplina!

Rimangono solo da violare e conquistare le soffitte sottotetto e una camera dove viene riposta la biancheria appena lavata ed asciugata, in attesa di essere stirata (mai!), ma il Generale TOSCO ha detto che oramai è solo una questione di tempo, fisiologica, e il territorio mancante verrà occupato!

Stamattina, all'alba, esco con gli occhi impastati dalla camera con la fila fuori di felini pronti a sfruttare il caldo residuo lasciato dal mio corpo sul letto e ognuno con in mano un foglietto che mi hanno porto.

IMOLA: un piattino di paté, poche crocchette e una ciotola di acqua.

ZOLLETTA: patè (ma quello deluxe) e acqua (ma fresca).

TARANTOLA: straccetti e crocchette ripiene al pesce.

PIPPO (che sta umanizzandosi somigliando al Capo): caffè (poco zuccherato), spremuta di arancia (fresca), cornetto (ma non industriale).

MILKA (che desidera diventare parte attiva della comunità): "Capo, ti devo aiutare con il servizio in camera?"



"Appoggi pure qua, cameriere! Grazie!"

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