DIARIO DI BORDO
Siamo riuniti, come di consueto, allo spiazzo della nostra
casetta per ascoltare il rituale discorso di fine anno del Capo. Come tutti gli
anni i Gatti della Reggia si sono uniti a noi e aspettiamo insieme le 11 del
mattino, ora prevista per la cerimonia.
Alla Colonia non abbiamo mai capito perché, almeno ad anni
alterni, il discorso non si tenga anche alla Reggia dove c’è più spazio e si
potrebbe pure stare al coperto in caso di pioggia o neve.
E’ CANNIBALE, il Capocomunità della Reggia che svela
l’arcano: il Capo teme di doverci offrire poi il pranzo e che qualcuno di noi
faccia finta di tornarsene in Colonia e, invece, si nasconda per rimanere
clandestino alla Reggia. Grazie della fiducia e della generosità!
Ore 11 in punto. Il Capo accende la sigaretta che scandirà
la durata del suo discorso; finita la sigaretta, finito il discorso.
- Buon giorno a tutti e buon anno, sperando che il 2015 sia
migliore di questo appena passato. Non ci possiamo, comunque, lamentare;
malgrado ciò siamo ancora qui e, escludendo i deceduti e i malconci, tutti in
buona salute.
Automaticamente tutti noi ci tocchiamo con la coda le parti
intime, senza farci accorgere.
- A dispetto della nostra Italietta e dell’Europa il nostro
PIL (Pulciosi In Loco) è cresciuto a cifra doppia anche quest’anno, sintomo che
la politica di semplicità e frugalità è decisamente migliore dell’austerità da
tanti professata. Certo, a differenza del nostro stato, qui nessuno ruba! A
proposito di ladri: non vedo INTREPIDO.
- Due anni e tre mesi per il furto del tir della Gourmet
Gold! – risponde sua sorella ALICE – Sarebbe il caso di portargli in carcere
anche un pensierino comune e licenziare il nostro avvocato.
SERPOTTO la guarda in cagnesco e promette: - La prossima
volta punterò direttamente all’ergastolo!
- Silenzio! – riprende il Capo, mentre la sua sigaretta è
quasi giunta alla fine – Per questo nuovo anno non sono previste nuove tasse,
ulteriori tagli alla quantità e qualità del cibo ma rimangono obbligatorie
l’antipulci mensile e le visite dal veterinario in caso di necessità. L’unica
esortazione che vi faccio è quella di cagare dentro le cassettine igieniche,
per i gatti della Reggia, e fuori dal recinto della Colonia, per i residenti
qua. La sigaretta è finita e pure questa farsa e immane rottura di coglioni.
Andate in pace e smettete di rompere le scatole alle pecore del contadino, che
si è lamentato già tre volte.
Dopo il rompete le righe il Capo va alla Panda a prendere un
nuovo pacchetto di sigarette e dai vari crocicchi che si formano esce un unico
tema di conversazione: quest’anno non si farà il Cenone alla Reggia e tra tutti
i Gatti di Monte Malbe regna il malcontento.
- Ragazzi – li richiamo – l’anno passato gli avete distrutto
mezza casa e saccheggiato la dispensa e il mobile bar. Non vi preoccupate,
abbiamo già organizzato qualcosa al parcheggio sterrato!
Uno scroscio di applausi e numerosi ‘EVVIVA!’ echeggiano tra
i castagni del bosco.
Il capo torna e chiede il perché di tanto entusiasmo.
- Gli è piaciuto il tuo discorso – lo blandisco.
Inizia la transumanza dei Gatti della Reggia verso la Colonia Nuova per l'attesissimo Discorso di Fine Anno del Capo |
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