venerdì 6 giugno 2014

LE PATRIE GALERE





DIARIO DI BORDO





“Stavolta non possiamo tirarci indietro!” ha commentato BAIOCCO alla richiesta del plenipotenziario Ministro della Giustizia Felina di Monte Malbe.
“Perché no?” ho ribattuto “Si sono creati i guai da soli ed è giusto che, da soli, se li risolvano.”
“E’ l’unico posto libero -e sicuro- rimasto in tutto Monte Malbe” la replica.
“Fate come vi pare. Comunque il permesso lo dovreste chiedere ai legittimi proprietari” così ho chiuso il discorso.
Poi ho continuato la lettura dei quotidiani.
Le solite notizie in prima, seconda, terza e quarta pagina: corruzione, scandali, tangenti e mazzette.
Non ne posso più.
Nessuno, poi, che si sia degnato di riconoscere la mia lungimiranza.
In tempi non sospetti avevo bocciato ogni genere di coinvolgimento della nostra Colonia alla febbre delle grandi opere che stava dilagando per tutta Monte Malbe.
Mi dettero del primitivo, insensibile al progresso, retrogrado e pure cacasotto.
Invece ci avevo visto giusto!
“Guardate” avevo spiegato agli altri Capocolonia “queste non sono opere di cui abbiamo la stretta necessità. Sembra quasi che qualcuno ci spinga a farle per spendere dei soldi che, poi, non ci stanno. Noi non abbiano bisogno di una barriera aerea mobile che ci protegga dai venti di tramontana d’inverno. La tramontana c’è sempre stata; basta coprirsi in maniera adeguata ed evitare di stendere il bucato. Non abbiamo bisogno di una Esposizione del Genio Felino Mondiale per combattere la fame dei randagi nel mondo. Avremmo, invece, bisogno di quei soldi per migliorare subito le condizioni di vita di tanti randagi che se la passano male: vaccini, cure mediche e alimentazione adeguata. Non abbiano neppure bisogno di un traforo sotterraneo che attraversi da una parte all’altra Monte Malbe per far arrivare prima gli animaletti del bosco dal punto A al punto B. Basta rendere praticabili i vecchi sentieri già esistenti e uno si fa una bella passeggiata nei boschi, se ha fretta prende il buxi. Non ci servono neppure i Mondiali di Calcio felino; con tutti i randagi che muoiono di fame andiamo a costruire stadi sui campi dei contadini per quattro scemi che tirano calci ad una pigna?”
“Troglodita!” mi hanno risposto “Fosse per te staremmo ancora a cacciare pterodattili!”
“Ma andate affanculo… ” ho replicato tra me abbandonando il Congresso delle Grandi Opere a Monte Malbe.
Il risultato lo si vede ora: la classe politica felina si è mangiata anche l’immangiabile, tangenti di qua, mazzette di là, appalti truccati, metà dei lavori in mano alle cosche mafiose feline.
Per fortuna la magistratura felina ancora funziona, non è perfetta ma cerca di fare il suo dovere.
Ha sentito puzza di marcio, ha indagato, intercettato, pedinato e colto sul fatto una folla di corrotti e corruttori; le carceri sono piene e non sanno più dove metterli.
Per questo ci hanno chiesto l’uso dei locali della Colonia Vecchia, che erano degli ex bagni, sotterranei, pieni di muffa e umidità; praticamente una versione felina dei Piombi di Venezia.
Non mi rifiuto di collaborare con la giustizia felina, ma non gradisco la presenza di un manipolo di ladri proprio qua, poi i locali mica sono nostri!
Appropriazione indebita? Millantato credito? Occupazione di proprietà privata? Bho!
I randagi della Colonia hanno fatto un referendum immediato e votato per l’utilizzo dei locali come carcere; speriamo di non passare guai pure noi.
Si presenta il presidente della Commissione delle Patrie Galere.
“Bisognerà fare dei lavori di ristrutturazione nei vostri ex locali!” mi dice.
“Fateli!” la mia risposta svogliata.
“Avrei bisogno di una firma qua!” replica porgendomi un foglio.
“Non so scrivere” proseguo girando la pagina dei necrologi del quotidiano.
“E’ solo una proforma, non si preoccupi!” insiste “Ho già appaltato i lavori a una grande impresa che li subappalterà a tante piccole imprese a prezzi stracciati. Si fa, come al solito, fifty-fifty dei soldi che avanzano. Della nostra parte un terzo è per me, uno per il partito e l’ultimo per voi! Okkei?”
Lo guardo negli occhi, poi chiamo BAIOCCO:
“BAIO! Porta la gabbia da cattura! Ne abbiamo beccato un altro!”

BAIOCCO - Il Giustiziere di Monte Malbe

2 commenti:

  1. Mi è parso di averla già sentita, questa storia...
    E come non condividere quel "Ma andate affanculo..."
    Bravo Tazza!

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