venerdì 4 aprile 2014

VECCHI, INDIMENTICATI AMICI

BELFI

Se invece di un singola casetta la Colonia fosse un piccolo villaggio felino nel bosco una delle vie principali sarebbe sicuramente titolata a BELFAGOR (ovvero BELFI la Belvetta).
Fu abbandonata alla Colonia Nuova, ancora cucciola, alla fine di novembre del 2010 e, malgrado la piccola taglia, fece subito vedere di che pasta fosse fatta.
Nera come la pece e veloce come un fulmine tentò di amputare una falange del Capo quando lui provò a farle il primo vaccino. Anche con gli altri inquilini della Colonia mise subito le cose in chiaro: “Nel MIO piatto ci mangio solo io!”. E così fu. Aveva il suo piatto personale e il suo posto preferito per mangiare, che nessuno osava invadere. Si ripeté nel tentativo di amputazione della falange del Capo quando lui riuscì a catturarla per la sterilizzazione, addirittura un anno dopo il suo arrivo.
“Tanto, ignorante com’è, chi se la tromba questa!” si ripeteva il Capo quando non trovava il coraggio di acchiapparla. Ma fu presa, sterilizzata e il carattere peggiorò ancora.
Fu l’8 febbraio 2012 che dette la massima prova del suo valore e della sua combattività. Fronteggiò un incursione di due cani scappati da una villa ma, vista la disparità di mole e numero, cercò rifugio nella casetta della Colonia, insieme al mite Cobalto. I due cani non perdonarono l’affronto. Erano venuti per uccidere e lo fecero. Mentre uno dei due bloccava la gattaiola di destra il secondo, un cane lupo, si accaniva su quella di sinistra riuscendo a strapparla e a divellere le assi laterali della casetta e a entrarci. Non ci fu scampo per i due colleghi. Ma BELFI combatté fino alla fine riuscendo a segnare il muso del cane in diversi punti, occhi compresi. Morì da eroe.
Al Capo non rimase che piangere e seppellire i due caduti, riparare la casetta rendendola più sicura  e fare una marea di esposti a Carabinieri, Polizia Municipale, Provinciale, Veterinaria e Corpo Forestale dello Stato (gli stessi due cani avevano già colpito un gregge di pecore in precedenza). Furono catturati, identificati e fatto un culo tanto ai proprietari.
Ma a BELFI poco importava oramai…

Ciao Belvetta!

BELFI la Belvetta

1 commento:

  1. Noooooo! Cazzo, dovevo scegliere proprio questo racconto, di tanti che ci stanno? CAZZO!!! (ma scritto bene).

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