La domenica, scorrendo i vari post di 11 anni di Blog alla ricerca della Replica da pubblicare, solo per gli utenti Facebook, mi si riapre un mondo nuovo.
11 anni di Blog che condensano 20 anni della Colonia di Monte Malbe e delle varie aggregate, gatti quasi dimenticati nella memoria che tornano magicamente a galla, momenti di sconforto misti ai rari attimi di gioia.
Nulla si cancella, e ogni piccolo particolare riaffiora.
A volte dà piacere rileggere vecchie storie, qualche volta no! capisci cosa e dove hai sbagliato, dove non avresti potuto invece fare niente.
Ma in tutto riaffiora la gioia dei gatti di aver vissuto una parte della loro vita, piccola o grande, in posto quasi perfetto per loro, a fare la vita da vero gatto, sempre secondo le loro condizioni di salute.
Ogni volta vado alla ricerca di quel gatto seppellito da una breve permanenza e tante nuove storie pubblicate.
La vera miniera è la rubrica "La Storia della Colonia", tentativo di interpretare la nuova vita da gatto abbandonato dal gatto stesso. Un tentativo un poco maldestro, lo ammetto, ma oramai ho studiato, mio malgrado, le caratteristiche del gatto abbandonato dagli umani e riesco quasi a prevederne il comportamento.
Vecchi episodi, aneddoti, scene che tornano a galla e cercano di essere trasposte in storie. Episodi che ricordano i tratti salienti del gatto in questione, perché ogni gatto merita di essere raccontato, e lasciare una traccia della sua nuova vita non conoscendone quella precedente e disgraziata.
I Gatti di Monte Malbe vengono quasi tutti da situazione traumatiche che hanno visto il loro destino cambiare in pochi attimi.
Gli abbandonati che hanno ritrovato una parvenza di casa e un barlume di speranza, quelli persi che prima di approdare nuovamente ad un porto sicuro hanno vagato alla cieca in un mondo quasi sempre ostile e ricco di pericoli. Quelli recuperati e salvati da un crudo e certo destino.
I piccoli no!
I piccoli abbandonati o recuperati hanno tempo di crescere e assimilare il nuovo ambiente e ci convivono cancellando completamente il breve passato.
La domenica, rileggendo i post, è una vera scoperta di cose già vissute.
Una specie di memoria ai posteri, una memoria dove, ammetto, scrivevo meglio e in modo più spensierato: niente drammi o pianti, anche se ne abbiamo vissuti tanti; si racconta solo dei momenti più belli del gatto dalla nuova vita.
Poi, la stessa vita, ti incrudisce e ti porta a mostrare la triste realtà di chi prima aveva una certezza e ora non ce l'ha più.
Chissà se tra vent'anni scriverò ancora nel Blog e se le varie Colonie ci saranno ancora.
Per il momento godiamoci la domenica, anche se ora è ancora lunedì, ma i gattari, come i gatti, sono pazienti e sanno aspettare.
Se vi garba e avete tempo fate un viaggetto nel tempo con il Blog: ufficialmente parte da novembre 2013, ma parla di 20 anni di storia felina.
Buon divertimento!
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