20 anni di Colonia, o meglio, Colonie. Poi la Reggia che è fondamentalmente una Colonia allargata e più comoda, e non dimentichiamo le precedenti esperienze alla Colonia del curvone di San Marco, ufficialmente estinta, e la Colonia di San Domenico a Perugia, trasformatasi e ora gestita dall'amico Memmo, che la ha rivoluzionata dando più confort ai randagi, pur rimanendo col vecchio vizio di non sterilizzare e tante volte si è dovuti intervenire. Il classico vizio dei gattari anziani, quelli cresciuti con gli usi e costumi di decenni fa: il classico dei gattari storici!
Ma Memmo non è il gattaro storico di riferimento di Perugia! Per decenni ha "imperato" il Nello Tancini, scuola ENPA, che di per se non è una grande garanzia, ma "lavorava" bene, era pulito e scrupoloso e l'Associazione lo aiutava a sterilizzare le bombe sforna cuccioli. Parlo al passato perché ho visto Nello l'ultima volta 4-5 anni fa su alla Colonia Nuova e ai tempi lui aveva 94 anni e ancora viaggiava con la Panda bianca piena di scatolette a fare il giro delle più nascoste colonie di Perugia; ignoro se sia ancora vivo e abile, certe informazioni non fanno notizia nel mondo del vecchio volontariato: il gattaro è come un gatto randagio, oggi c'è e mangia, domani è sparito e non se ne hanno più notizie.
Pace, comunque un saluto al buon Nello.
Ma non sono i gattari diventati quasi mummie l'argomento del giorno!
Lo sono quei gatti che in Colonia, qualsiasi delle Colonie sotto la mia giurisdizione, appaiono per un giorno o due, si sfamano, poi scompaiono nel nulla, come dal nulla erano apparsi.
I miei ricordi, supportati dai post del blog, ne danno almeno una 30ina che sono passati di striscio su a Monte Malbe. Considerando che la memoria del Blog è ancora giovane credo che le fugaci apparizioni siano state nel tempo un centinaio abbondante. Gatti con cui hai timidamente interagito per un paio di volte, poi si sono volatilizzati. Forse hanno ripreso il loro vagabondare alla ricerca di chissà cosa, forse erano solo gatti di casa che ti hanno incontrato durante la loro esplorazione, e lì sono tornati. Forse erano stati appena abbandonati e hanno fatto subito una brutta fine, causa l'inesperienza alla vita randagia.
Comunque sono tanti: tra le varie Colonie, Piscille compresa, annoto ameno una decina di fugaci apparizioni all'anno. Poi, se ho fortuna, vengo a sapere la storia del gatto in questione e la sua fine; spesso felice, comunque!
Il bianco rosso PESCHINO della Colonia Nuova, l'anno scorso, ne è l'esempio: scomparso misteriosamente è stato rivisto in un borgo sotto al Monte dove viene nutrito e ha deciso di rimanere.
L'esempio più eclatante di toccata e fuga è stato, l'anno scorso e sempre alla Colonia Nuova, lo sgraziato JURI: giovane gatto macilento e per niente asociale che ci ha frequentato per un pomeriggio per poi scomparire del tutto, quando lo avevo già dato per novello Colono.
Qualche randagio ha fatto la toccata e fuga diverse volte, soprattutto a Piscille, segno che fondamentalmente è solo un gatto di casa curioso di vedere cosa stia succedendo in quel posto.
Il post di oggi è per evidenziare un fatto di ieri alla Colonia Nuova: quando sono arrivato non ho trovato il solito corteo di gatti ad aspettare lungo il sentiero ma erano tutti in Colonia a guardare qualcosa di nuovo ed insolito che stava là ed è subito fuggito appena ha sentito presenza umana scappando verso i campi sottostanti.
Appena entrato nel recinto ho visto una decina di gatti osservare attentamente un punto sotto e addirittura ZITO che gli era andato dietro.
Mi sono subito allertato scrutando il nulla verso il punto indicato dai Coloni.
Visto il via vai alla Colonia ho elaborato 3 teorie: possibile volpe sconosciuta anche ai gatti, istrice, ma troppo veloce per nascondersi, nuovo gatto, ma non piccolo, attratto dalle crocchette lasciate dalla volpe e dai suoi simili.
Stiamo a vedere: il colpevole torna sempre sul luogo del delitto, sperando magari di aver ritrovato il disperso Profugo SEMPLICE. Ma un gatto bianco e nero è facile a vedersi, anche nel bosco.
Comunque, se si ripresenterà e si mostrerà interessato a quello che offre la Colonia ha già il suo nome confezionato: BACH, a meno che si tratti del disperso SEMPLICE.
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