giovedì 14 agosto 2014

CAT'S STORY





MIKI (da Foligno)






MIKI si è offeso: dice che non parlo mai di lui perché è troppo vivace, quasi dispettoso. Non a caso è considerato il Discolo della Reggia.
MIKI è un Gatto di Monte Malbe per caso, frutto della restituzione di svariati favori avuti da un’amica animalista di Foligno.
Lo vidi inizialmente la prima domenica di agosto del 2011 al mercatino di Pissignano. Era dentro una gabbia, insieme ad un altro gattino più piccolo, allo stand della mia amica in attesa di un’improbabile adozione. Era stremato dal caldo e respirava a fatica, anche perché aveva problemi respiratori conseguenti alla sua tribolata infanzia.
Era stato raccolto dentro un cassonetto della spazzatura a Foligno, morente, con vermi e mosche che avevano cominciato a spolparlo. Ma la pazienza e la perizia del gruppo di fanciulle animaliste di Foligno e le cure del veterinario l’avevano rimesso (quasi) in carreggiata.
Era seguita una lunga degenza in stallo e quella domenica era il suo esordio pubblico alla ricerca di una famiglia tutta per lui.
Ma l’altro micetto, più piccolo, più bello e più sano aveva vinto la competizione aggiudicandosi l’unica persona disposta ad un’adozione.
MIKI era rimasto solo nella gabbietta, accaldato e ansimante.
‘Quello a domani non ci arriva’ fu in sintesi il mio pensiero mentre salutavo l’amica e proseguivo il tour tra le bancarelle.
Il mese successivo, il piccolo lacrimoso (altro postumo della permanenza nel cassonetto) MIKI era ancora là, stavolta in compagnia di un terzetto di batuffolosi fratellini. Spiccava la sua mole, al confronto dei ben più giovani concorrenti all’adozione.
Perse ancora: i tre si involarono con i nuovi genitori e lui rimase, solo, dentro alla gabbia con lo sguardo perso e sfiduciato.
Poi la telefonata dell’amica: “ A Se’! Ho un problema con un cucciolo, non può rimanere più in stallo e non riesco ad affidarlo. Ha dei postumi di una malattia infantile e non posso immetterlo in Colonia, hai posto a casa?”
Considerando che all’amica avevo portato intere cucciolate abbandonate in Colonia e le aveva fatte felicemente adottare, non potevo negare la collaborazione.
Così, da Foligno, arrivò il cucciolo MIKI, sempre vissuto dentro un piccolo appartamento che si scatenò subito alla vista del giardino, del bosco e della libertà di giocare con altri gatti.
Insieme alla sterilizzazione risolse in parte il problema agli occhi ma, ancora oggi, MIKI sembra un gatto cinese ed è facile alle lacrime.
Ora è il Discolo della Reggia; sempre pronto a trascinare, anche i vecchi e gli infermi, nei suoi scellerati giochi e a punire gli umani per qualche rimprovero ricevuto con l’immancabile pisciata sulle scale, che è diventata la sua firma d’autore (come un pittore famoso).

MIKI Il Discolo della Reggia

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