La prima è Pasquetta; per anni consecutivi il giorno di Pasquetta trovavo l'immancabile scatola con una nidiata di mostriciattoli pelosi ad aspettarmi. Quest'anno (Deo Gratias) la tradizione non è stata rispettata.
La seconda data è il giorno successivo al Perdono (1-2 agosto), anche qui pacchi doni stracolmi di piccoli pulciosi.
La terza è la settimana dopo il Natale. In questo caso non è periodo di gattini, ma qualche adulto acciaccato viene scaricato lo stesso.
Lunedì scorso era il 3 agosto e, con una certa apprensione, sono salito in Colonia a portare i viveri.
Neppure ho fatto in tempo a scendere dall'auto che ho notato il solito gruppetto di pensionati in agitazione per il mio arrivo.
Ho capito subito. Erano lì, dentro a una scatola ad aspettare il 'Salvatore', che nel tal caso non è Gesù Cristo e neppure un suo lontano parente.
Il cartoncino era naturalmente stracolmo di code, zampette, e orecchie, stranamente tranquille e sicuramente spaventate dalla nuova ignota realtà che le aspettava.
4 (diconsi quattro) esserini di circa un mese, troppo piccoli per essere lasciati alla mercé delle bestie selvatiche di Monte Malbe (non mi riferisco a CREMINO o ATTILA) per cui mi sono dovuto attrezzare con lo stallo casalingo.
I Coloni erano tutti eccitati dalla novità, anche se oramai ne hanno visti a iosa di gattini lasciati nelle vicinanze della casetta e, soprattutto, alla Colonia Vecchia.
Chissà quanti di questi, impauriti, si saranno nascosti o allontanati e avranno fatto una sicura brutta fine!
Li ho caricati in auto nel trasportino dedicato poi, chiacchierando con i pensionati, mi hanno chiesto perché non ero rimasto sorpreso del nuovo abbandono.
Ho raccontato loro della tradizione delle tre date incriminate, fornendo la mia personale ipotesi.
Sono i tre giorni dell'anno in cui la chiesa del convento fa il pienone e, di certo, qualche stronzo decide bene di liberarsi di una pesante zavorra (tanto lassù c'è un coglione che ci pensa!).
Mi sembra giusto: prima andiamo a Messa, facciamo tutte le cose che si devono fare, si prende il Perdono, l'Indulto e la Beatificazione poi, come se invece fossi stato allo stadio, getti via animali non autosufficienti e se campano, campano, se non campano: cazzi loro.
Dal profondo del cuore, io che non vado a Messa, e non me ne frega una mazza dell'Indulto o del Perdono (Santo credo già di esserlo per quello che faccio), auguro a queste merde un glorioso futuro in un pessimo ospizio dimenticati da Dio e dal resto dell'umanità.
Amen.
I QUATTRO DEL PERDONO |
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