DIARIO DI BORDO
Mi concedo la solita oretta di relax sul tetto (pardon,
solarium) della casetta per la consueta lettura del ‘Il Gatto Quotidiano’,
l’unico giornale degno di questo nome e di essere letto e commentato.
La prima notizia che scorro è quella del dramma
dell’adolescente napoletano ‘gonfiato’ da quei quattro idioti criminali, di
famiglia ancora più idiota e criminale.
- Era una scherzo di guaglioni! – uno dei genitori dei
criminali ha commentato – Gli volevano sparare l’aria in faccia, si sono
sbagliati!
E già! Una piccola e banale distrazione; d'altronde viviamo
in un Paese distratto.
Poi leggo del politico veneto ora messo ai domiciliari
perché ha deciso di patteggiare la pena per le mazzette intascate e intende
restituire 2,6 milioni di Euro. Pensa te quanti se n’è mangiati! Ma lui non
sapeva nulla di questo perverso meccanismo, si giustifica. I soldi gli
arrivavano in nero, dentro la classica valigetta, ma lui era distratto dalle
grandi opere: mica pensava che fossero frutto di tangenti mafiose!
Un po’ come quell’altro politico che si distrae un attimo e…
Zacchete! gli regalano il superattico con vista sul Colosseo.
– E’ mio??? – ha detto agli inquirenti – Non me n’ero mica
accorto!
Ma cazzo, appena mi distraggo io RALF mi frega il piattino
col Whiskas!
Già… viviamo in un Paese distratto.
Un’altra piccola banale distrazione è arrivata dalla
Protezione Civile: non si sono accorti che su Genova si sarebbero scaricati i
monsoni.
- Qualcuno ha sbagliato – ha asserito il capo/ministro della Protezione Civile.
- Già, ma chi? Ci sarà, almeno per una volta, un colpevole!
Il Paese è sempre più distratto.
L’ultima notizia è una vera chicca, di quelle da chiusura
del pezzo.
L’altro ieri il senato a votato la fiducia al governo per
dargli la delega in bianco per il cosiddetto ‘Jobs Act’.
Il piano lavoro per sconfiggere la disoccupazione ed
incrementare l’occupazione, soprattutto giovanile, e allora comincia a chiamarlo
Piano Lavoro invece di rifugiarti dietro insulsi termini anglofoni (che la metà
dei senatori manco sanno cosa cazzo significhi –Razzi, per citare un esempio-).
Dopo ore di sofferenza e strappamento di cuori e coscienze
per quei senatori che sostengono che il famigerato Jobs è una porcata mostruosa
e indegna ma che, comunque, hanno dato la fiducia dimostrando una ferrea
coerenza con il loro pensiero civile e politico (ma tanto, a loro, che cazzo
gliene frega? mica vengono eletti dai cittadini lavoratori, sono eletti
direttamente dai partiti!) è arrivata una notizia che ha del paradossale.
Una nota industria ha deciso di spedire a 550 dipendenti la
lettera di mobilità (altro italico eufemismo per dire: ti avverto che sto per
darti un calcio nel culo e lasciarti senza lavoro e stipendio) dopo una trattativa
fallita con il governo.
Ma come! Mentre mostri a tutti la tua nuova bacchetta magica
che sconfiggerà la disoccupazione mi crei altri 550 (e relative famiglie)
disgraziati?
Qualcosa non mi torna.
O a Terni non leggono i giornali e non erano informati del
nuovo rimedio anticrisi concepito da una manica di incapaci oppure qualcuno,
ancora una volta, si è distratto e non si è ricordato di avere la bacchetta
magica.
Ma già… viviamo in un Paese distratto.
- Ma cambiala la penultima vocale! – consiglia PALLUCCHINO.
e… distretto? Mmm
i… no,
o… neppure.
u? Uuuuuuuu!
Il Professore PALLUCCHINO ha sempre la parola giusta per indicare un termine. |
Ma non era stato detto che non si dovrebbe parlare di politica, che il lettore non gradisce?
RispondiEliminama questo è un post di fantascienza, mica 'ste cose succedono sul serio!
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