DIARIO DI BORDO
Eravamo, come al solito, ad aspettarlo in cima al sentiero
che porta alla casetta e lungo la strada di ingresso al convento. La pungente
tramontana cominciava a pelarci e anche le nostre pulci si erano messe il maglioncino.
Un’auto ci è passata accanto, lentamente, con due individui che ci scrutavano
con estrema attenzione.
- Cazzo vogliono questi? – ha subito commentato la
scorbutica PRIMULA, mentre LITTORINA mostrava con nonchalance il dito medio
della zampa anteriore destra. Solo l’onnivoro RALF sperava fossero dei nuovi
benefattori carichi di prelibatezze gastronomiche.
Sono andati avanti, tornati indietro lentamente, sempre
osservandoci, e se ne sono andati.
Niente prelibatezze e, soprattutto, niente nuovi disgraziati
buttati come vecchi giocattoli o rotture di coglioni varie.
Due minuti dopo è arrivato!
Il Capo in Panda rossa con le varie sporte e secchi di cibo.
- Si mangia!!! – ha ululato il solito RALF.
Ma dietro a lui ancora l’auto di prima che, stavolta,
parcheggia.
- Forse sono dei possibili adottanti! – pregano i due
piccoli POLVERE e AGOSTINO, mentre cominciano a ripulirsi il pelo per fare
bella figura.
Scendono tutti dalle rispettive auto e, dopo averci rivolto
un veloce saluto il Capo ci rassicura – Arrivo subito! – Si sono diretti tutti
insieme, parlottando, verso la Colonia Vecchia.
Siamo rimasti interdetti e curiosi: chi sono e cosa vogliono
quelli?
Naturalmente almeno 20, 25 di noi li hanno seguiti fino al
giardinetto della Colonia Vecchia.
Il Capo ha lanciato il suo richiamo raccogligatti sbandati e
dal profondo della ex vigna del convento il solito CREMINO ha risposto col suo
inconfondibile miagolio.
- Cazzo! – ha commentato NENA – Vengono a prendere quel
rompicoglioni di CREMINO!
- Era ora! – EMILIA.
Invece no. E’ comparsa subito MELINA, l’ultimo arrivo in
ordine di tempo, affamata e desiderosa, come al solito di coccole. Ma appena ha
visto lo stuolo di gatti al seguito ha soffiato a tutti e si è rifugiata dentro
al locale con le grate e gli umani le si sono avvicinati parlando e
coccolandola.
Lo sconcerto ha riempito le espressioni dei felini presenti:
come, è arrivata da tre giorni e già ha trovato casa?
Ipotesi non valida, dopo quattro carezze e qualche commento
gli umani si sono salutati e il Capo ha preso armi e bagagli e ci ha convocati
per l’agognato pasto.
Finito di distribuire i piattini, mentre cambiava l’acqua
alle ciotole mi ha sussurrato: - Peccato…
Con un cenno del muso gli ho chiesto spiegazioni.
- Ho letto un annuncio su Facebook dove avevano smarrito una
gatta molto simile a MELINA a Capocavallo, qua sotto. Pensavo e speravo si
trattasse di lei, invece non è la MOLLY che quella coppia stava ricercando – ha
detto.
- Capito… mi apri un’altra bustina di pranzetti?
Mentre la apre e me la versa sul piatto, scansando a calci
il solito mortodifame RALF, aggiunge: - Comunque bisogna trovare una soluzione
per quella gatta; non può rimanere là. Qui alla casetta ha fatto capire di non
voler venire, siete in troppi e lei era una gatta di casa, l’unica e non abituata
ad altre presenze di simili. Al giardinetto è in balia di pericoli che non
conosce, cani con padroni stupidi e frati idioti. Almeno seguisse CREMINO!
Mica è scema! Ho pensato tra me.
- Comunque – ha aggiunto, mentre RALF riusciva ad arpionare
il mio piatto e papparsi gli avanzi, - la missione è fallita. Ora proveremo con
un’improbabile adozione.
- Giusto, Capo! Ne è avanzata un’altra di quelle bustine?
MELINA consuma il suo pasto quotidiano |
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