DIARIO DI BORDO
L’hanno trovata genuflessa sul piazzale asfaltato davanti al
convento che si lamentava pronunciando parole sconosciute.
Ci hanno subito avvertito e siamo accorsi.
Appena l’ho vista ho capito che oramai c’era più poco da
fare per lei; probabilmente un’auto l’aveva stirata in manovra.
“Qui ci vorrebbe un miracolo!” ha esclamato EMILIA,
l’Infermiera della Colonia mentre cercava la siringa con la morfina dentro la
sua valigetta di pronto soccorso.
“Senti come si lamenta, poverina… ” ho commentato.
“Ma… ” il Professor PALLUCCHINO sgranando gli occhi “questo è
latino!”
“Per me è il coma” ho replicato.
“No, no! Questa è una litania in latino! Sono sicuro!”
Poi quando l’abbiamo vista tirare fuori il suo rosario e
cominciarlo a sgranare ci siamo interrogati con lo sguardo.
“Ma ci è, o ci fa?” ha chiesto INTREPIDO, curioso.
Poi ha parlato, anzi miagolato: “Ha pianto… ha pianto…
sangue… Miracolo!”
“C’è!” ha risposto EMILIA riponendo la siringa di morfina e
prendendo lo strumento per controllarle le pupille.
“Si sarà fatta?” ho timidamente ipotizzato.
“Chi, la TARTARUGHINA? La Bigotta della Colonia?” è
intervenuta LITTORINA “Manco uno spinello si è fatta in vita sua! Al limite due
sniffate di incenso.”
“Ha pianto sangue… miracolo… ” ha continuato la nostra
collega ancora prostrata al suolo.
“Ma chi?” infine PALLUCCHINO ha fatto l’unica domanda
intelligente possibile.
“La fontanella!” ha risposto la baciapile di Monte Malbe.
E tutti l’abbiamo guardata e abbiamo notato il nuovo rubinetto,
di quelli a pulsante che era spuntato al posto di quello, tradizionale,
vecchio.
Ho premuto il pulsante ed è sgorgato un liquido denso e
marroncino: acqua mista a ruggine; più ruggine che acqua.
“MIRACOLO!” ha urlato LITTORINA “E’ tornata l’acqua alla
fontanella!”
“Beh, più che acqua sembrerebbe merda” ha obiettato CREMINO.
Era quasi un anno che la fontanella era stata abusivamente
chiusa per gli interminabili lavori di ristrutturazione del convento poi,
evidentemente, qualcuno si era rotto i coglioni di patire la sete per un
problema non suo e si è lamentato con chi di dovere. E l’acqua è tornata. o,
meglio, tornerà chiara e limpida, ma sempre tiepida, appena saranno fuoriusciti
i 10 chili di ruggine depositatisi dentro i tubi.
“E’ acqua?” ha domandato la TARTALUGHINA rialzandosi dal
suolo “Non è sangue?”
“Esatto, è acqua” le ho risposto “Niente Medjugojre o
Lourdes. Ci dispiace, semplice, volgare e utilissima acqua. Neppure santa”
Ha riposto il rosario nella tasca destra e andandosene ha
mormorato: “Ma vaffanculo… ”
La TARTARUGHINA (AMBRA) in preghiera prima del pasto giornaliero |
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