lunedì 14 luglio 2014

IL RIMPASTO





LA PENNA DI NAIF





Come ogni inutile e dannoso governo, da vent’anni a questa parte, anche alla Reggia si pratica l’insulsa prassi del rimpasto. Ovvero: si cambia tutto per non cambiare niente. Ma stavolta è andata in maniera differente.
L’input è partito da una garbata richiesta di UAI-FAI:
“Capo, non credo di riuscire a fare un’altra stagione da fuochista.”
“Come mai?” ha domandato preoccupato il nostro umano.
“Troppo faticoso e impegnativo per le mie condizioni di salute e per la mia età. Forse sarebbe meglio che cedessi il posto a qualcuno più giovane.”
Detta così anche il Capo deve prendere in seria considerazione l’ipotesi di un cambio della guardia alla caldaia.
“Ma non pretendo di oziare da mattino a sera… ” ha aggiunto la vecchietta bianconera “potrei fare qualcosa di altro di utile!”
“Sarebbe?”
“Il cimitero degli animaletti di Monte Malbe è trascurato: erbaccia che cresce tra le tombe, sassi che sono stati spostati e le lapidi piene di muschio e polvere. Potrei dedicarmi alla cura dei terrazzamenti.”
Il Capo visibilmente apprezza l’impegno della vecchietta semi cieca ma gli si pone un nuovo dilemma: chi promuovere Fuochista della Reggia?
Ci fosse stato PECETTA il problema si sarebbe risolto automaticamente; il colosso grigio era rimasto letteralmente affascinato dalla rossa caldaia e dalla catasta di legna.
Col fisico che si trovava, poi, per lui sarebbe stato un gioco da ragazzi provvedere al rifornimento di ciocchi.
Ma PECETTA è svanito nel nulla e indire un nuovo bando per un posto da fuochista significherebbe complicarsi inutilmente la vita.
“Brava!” ha elogiato UAI-FAI “Così dai la possibilità di creare un nuovo posto di lavoro a questo oceano di disoccupati, mobilitati, cassaintegrati ed esodati  che hanno prodotto i nostri manager bocconiani! Però, stavolta, agevoleremo uno dei nostri ospiti.”
“Faremo un referendum per proclamare il vincitore?” domanda incautamente l’ex Fuochista.
Alla sola parola ‘referendum’ il Capo si rabbuia e la congeda su due piedi (anzi, quattro zampe).
“Cosa ho fatto di male?” mi domanda quasi piangendo “Credevo di… ”
“Hai sbagliato a pronunciare la parola ‘referendum’. Il Capo non tollera simili libertà lessicali. Poi, da quando si è auto proclamato Zar della Reggia, Imperatore di Carpaneta e Faraone di Monte Malbe non gradisce che altri si occupino, in vece sua, della vita democratica dei suoi possedimenti. Ma non ti preoccupare…”
Il Capo partorisce presto le nuove nomine: UAI-FAI Custode del Cimitero della Reggia, BRUTO Capo Fuochista e COCO Aiuto Fuochista Specializzato. Stavolta non vuole correre il rischio di rimanere a piedi e di Fuochisti ne incorona due (tanto non li paga). Poi ci tiene il solito, lungo e noioso, discorso di investimento della carica.
“Egregi sudditi, come vedete, ho provveduto istantaneamente a risolvere un gravissimo problema che ci aveva improvvisamente investiti. Il tutto senza perdite di tempo in stupide elezioni, dove va a finire che governa chi non ha vinto, inutili referendum, il cui l’esito viene sempre ignorato e l’ostacolo raggirato con giri di parole, e oziose consultazioni, dove basta che uno non si trovi d’accordo e tutto salta. Ho deciso per voi in piena autonomia per il benessere vostro e della comunità. Come sempre. Da domani i nuovi incarichi saranno operativi e i prescelti dovranno essere a completa disposizione per l’addestramento. Augurando loro una splendida carriera, ricca di meriti e soddisfazioni personali, vi ricordo che quanto deciso è inappellabile e chiunque non fosse allineato e concorde alle decisioni prese può sempre presentare reclamo scritto in triplice copia da presentarsi al distributore di carburanti di San Marco, dove l’eversivo verrà appiccato per la coda al palo di illuminazione. E’ tutto. Pax et Bonum.”

BRUTO ha avuto un triste risveglio!

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