venerdì 22 novembre 2013

LE GRANDI OPERE







       LE GRANDI OPERE



Leggevo, tempo fa, sul “Gatto Quotidiano” dell’importanza che il governo dà alle grandi opere per il rilancio dell’economia e la crescita del PIL (Pulciosi Italiani Liberi?).
E giù un elenco sterminato di autostrade a 36 corsie da costruire, ponti tra Civitavecchia e Olbia e tra Agrigento e Lampedusa da realizzare, trafori sotto il Monte Bianco. il Gran Sasso, le Dolomiti e pure Monte Tezio (!) da scavare per realizzare le nuove linee TAV e il prosciugamento e la bonifica del lago Trasimeno per  coltivare un immenso campo di mais transgenico targato Monsanto.
“Sono pazzi questi umani! “ abbiamo commentato con i randagioni della Colonia.
Eppure, forse, ci deve essere un fondo di verità.
Nei giorni successivi Monte Malbe ha cominciato a pullulare di gente operosa, oltre ai soliti rompicoglioni in cerca di funghi e castagne.
Nel loro piccolo, il Capo e l’ “Associazione a delinquere” che risiede nel convento hanno iniziato dei lavori edili nei pressi della nostra casetta nel bosco. Ognun per se, si intende!
Mentre i frati hanno demandato una singolare impresa edile con manovali di variegate razze alla costruzione del loro tanto ambito e desiderato maxi cancello che chiuderà, nelle ore notturne, l’accesso ai parcheggi esterni del convento il Capo si è rimboccato le maniche e ha cominciato a costruire la tanto auspicata nuova recinzione che chiuderà, per sempre, l’accesso ai cani assassini alla Colonia Nuova.
Il risultato è un viavai di ruspe, camion, betoniere, con un rumore infernale a cui contribuisce in modo non indifferente il Capo con la sua mazzetta da due chili che batte incessantemente sui pali di ferro da piantare a terra. 
Oltre al rumore c’è un altro fattore comune che unisce questi lavori: i moccoli.
Moccoli degli extracomunitari quando il calcestruzzo schizza dalle fondamenta (i moccoli sono la prima cosa che imparano in Italia) e moccoli del Capo quando la mazzetta picchia inavvertitamente sulle sue mani.
Tra un brumm… scrash… clangh… deng… emergono vari porc… zozz… maial… vaffanc….
Risulta impossibile continuare la consueta lettura dei quotidiani sopra il tetto della casetta di legno.
L’altro ieri abbiamo assistito ad una singolare scena. Due tizi stavano in giro per il bosco nei pressi della casetta. Non erano cercatori di funghi o castagne: guardavano in alto, non in basso. Unita al loro vestiario poco adatto al bosco la cosa ci ha incuriosito.
Sembrava che osservassero le stelle cadenti –di giorno- mentre noi, attentamente, ma discretamente, li controllavamo.
“Cazzo fanno quei due pellegrini?” ha chiesto con tatto PRIMULA, la scorbutica della Colonia, vedendo che ogni tanto spruzzavano qualcosa sul tronco di un albero.
SAETTA, il re del bosco ad ovest della casetta, ha svelato il mistero.
“Segnano gli alberi da tirare giù”, ha detto. “E’ pieno di piante secche da questa parte del bosco. Preparatevi a una settimana di rumore infernale!”
Già! Come se adesso fosse possibile fare meditazione.
Comunque i risultati delle Grandi Opere  a Monte Malbe cominciano a vedersi.
Il Capo ha terminato di piantare pali e ha messo la nuova recinzione.
“Ne avrò ancora per una settimana!” ha comunicato quando già stavamo per stappare lo champagne.
A malincuore lo abbiamo rimesso a fresco nella ciotola dell’acqua.
La banda di lanzichenecchi extra comunitaria, invece, è ancora in alto mare: un giorno piove, l’altro è umido, oggi c’è il Ramadan, domani la Madonna Candelora e altre mille insulse scuse per non fare un cazzo.
Una cosa, però, l’hanno fatta! Oltre a togliere quello schifo di altalena preistorica che salendoci era più facile morire di tetano che per un’eventuale caduta, hanno completamente ripulito dai rovi e dall’immondizia il giardinetto della nostra ex- Colonia.
Rivedere le amate panchine di cemento, con il tavolo, dove eravamo soliti prendere il sole e il Capo ci appoggiava i piatti con i bocconcini mi ha procurato un attacco inconsolabile di nostalgia.
Quanto ci divertivamo alla Colonia Vecchia!

Forse perché eravamo anche più giovani…

Bagno di sole alla Colonia Vecchia - Novembre 2007
SAETTA - SCIRE' - BARTOLOMEO - TARTARUGHINA

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