lunedì 11 novembre 2013

LA POTENZA DEL COMPRESSORE




LA  POTENZA DEL COMPRESSORE






Ora che tutto è pronto rimane la cosa più difficile ed impegnativa da fare: comunicare nei giusti modi e tempi la nascita del blog al Capo.
In qualità di Capocolonia naturalmente l’incombenza spetta a me, e sono seriamente preoccupato delle possibili scomposte reazioni del “nostro” umano.
Decido per una tattica attendista, malgrado le pressioni del popolo felino della Colonia. I mici sono entusiasti dell’iniziativa e premono per accelerare i tempi e farsi conoscere al mondo intero.
“Ricordate:” li arringa ZORRO, il pessimista della Colonia, “comunque non ve ne verrà una crocchetta in tasca!” Ma l’eccitazione dei randagi non si riesce a frenare.
Colgo l’attimo fuggente nel momento migliore del Capo quando sta in Colonia; appena ha finito la distribuzione del cibo e si siede sulla panchina artigianale vicina alla mia per fumarsi, in santa pace, l’ennesima sigaretta.
Facendo lo slalom tra le volute del puzzolente fumo riesco ad avvicinarmi a lui e, mentre lo omaggio di un’affettuosa testatina alla sua guancia, gli sussurro:  “Capo, c’è una cosa che dovrei dirti…”
Il Capo ha un sussulto e mi scruta preoccupato; di solito questa è la mia tattica per comunicargli le cattive notizie. Subito guarda dentro la casetta per controllare se ODOACRE, l’istrice che ogni notte viene con la famiglia a banchettare nella nostra ciotola delle crocchette, si sia di nuovo fregato qualche attrezzo che – lui - ha imprudentemente dimenticato a terra.
Gli attrezzi ci sono tutti, compresa la matassa di spago e i rotoli di nastro adesivo. 
Il Capo tira un sospiro di sollievo.
Poi  comincia a controllare il bosco preoccupato che abbiano abbandonato l’ennesima mamma gatta con i suoi innumerevoli figlioletti. Ma niente, se ci fossero stati si sarebbero sicuramente presentati al pasto. 
Altro profondo sospiro di sollievo.
“Allora?” mi chiede. “Sputa il rospo!”
“Capo…” inizio titubante, “noi avremmo pensato di fare un blog con tutti i mici di Monte Malbe come protagonisti.”
“Un blog? Quella cosa su Internet? Con tutti i sacchi di pulci di Monte Malbe?”
“Sì! Sì! Con tutti i gatti, anche quelli della Reggia!”
“Ahahahah!” scoppia a ridere. “Ma se siete più ignoranti delle scarpe sfondate di un montanaro! Come pensate di realizzarlo? Non contate sul mio aiuto!”
“Veramente noi…”
“Voi…”
“Noi… l’avremmo già realizzato. Siamo già nella rete.”
Nel pesante silenzio che segue tutti i randagi stanno trattenendo il fiato e si preparano alla fuga precipitosa, lo sguardo del Capo passa dal perplesso all’ebete.
“Come sarebbe a dire: L’abbiamo già realizzato? Chi vi ha autorizzato?”
“SERPOTTO, in qualità di avvocato ci ha procurato tutti i permessi.”
“SERPOTTO... avvocato? Quell’inutile palla di lardo? E… i soldi? Dove li avete rubati, stavolta?”
“E’ gratis! Poi… non svaligiamo più le cassette dell’elemosina nella chiesa.”
“Bravi! L’ultima volta mi siete costati 200 Euro… e ancora aspetto che me li rendiate.”
Vedo SKA, il Tesoriere della Colonia, dileguarsi silenziosamente nel bosco.
“Un’altra cosa:” continua il Capo, “per andare su Internet occorre un computer e un collegamento. Chi è stato il coglione che ve l’ha concesso?”
“Tu, Capo. Abbiamo utilizzato il tuo computer e il tuo collegamento.”
“Il mio computer e…  Ma come avete fatto? AHHH! PERICLE!!! MALEDETTO! Ecco perché è una settimana che dorme sulla mia scrivania! Mi ha rubato tutte le password!”
La Colonia si spopola rapidamente dei randagi che cercano, prudentemente, rifugio sugli alberi, neppure fossero arrivati i cani lupo della Finanza.
“ASSOLUTAMENTE NO! Ora torno a casa, prendo a calci PERICLE e cambio tutte le password di accesso!”
“Ma, Capo…”
“Capo un cazzo! Ladri e sfruttatori! Volete il computer: ve lo comprate! Il collegamento? Lo rubate al Wi-Fi del convento! Perché ci devo rimettere io?”
“Ma, Capo…” provo ad obiettare.
E’ BARTOLOMEO, il facoltoso Faccendiere-Biscazziere-Trafficone della Colonia che viene in mio aiuto.
“Capo, non ci rimetti nulla, anzi, puoi guadagnarci bei soldoni.”
“Soldi?”
“Certo soldi! Potrai comprare la Land Rover nuova, fare la piscina alla Reggia…”
“Ma va là! Land Rover… piscina… mi accontenterei di poter ricomprare il compressore che si è rotto ieri.”
“Compressore?” indaga BARTOLOMEO. “Conosco giusto un amico che ha una partita di compressori nuovi da vendere, mica di quelli cinesi! Roba di gran marca e… a prezzi stracciati.”
“Ma dai…”
“Domani pomeriggio vieni in Colonia con i contanti – accetta solo quelli – e la liberatoria firmata per l’utilizzo del tuo computer. Al resto penso io.”
“Quanto?” chiede il Capo.
“Porta quello che vuoi spendere; con INTREPIDO si può trattare.”
Il Capo se ne va col pensiero del compressore nuovo (di gran marca) in testa.
“BARTOLOMEO!” lo rimprovero. “Ancora a trafficare con INTREPIDO?”
“Che vuoi… è nu bravo guaglione!”
INTREPIDO è il Ricettatore di Monte Malbe, non è un gatto della Colonia; naturalmente vive dentro al convento.

Una strusciatina affettuosa dal Vostro TAZZA


 INTREPIDO (il Ricettatore di Monte Malbe)

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