LA POTENZA DEL
COMPRESSORE
Ora che tutto è pronto rimane la cosa più difficile ed
impegnativa da fare: comunicare nei giusti modi e tempi la nascita del blog al
Capo.
In qualità di Capocolonia naturalmente l’incombenza spetta a
me, e sono seriamente preoccupato delle possibili scomposte reazioni del
“nostro” umano.
Decido per una tattica attendista, malgrado le pressioni del
popolo felino della Colonia. I mici sono entusiasti dell’iniziativa e premono
per accelerare i tempi e farsi conoscere al mondo intero.
“Ricordate:” li arringa ZORRO, il pessimista della Colonia,
“comunque non ve ne verrà una crocchetta in tasca!” Ma l’eccitazione dei
randagi non si riesce a frenare.
Colgo l’attimo fuggente nel momento migliore del Capo quando
sta in Colonia; appena ha finito la distribuzione del cibo e si siede sulla
panchina artigianale vicina alla mia per fumarsi, in santa pace, l’ennesima
sigaretta.
Facendo lo slalom tra le volute del puzzolente fumo riesco
ad avvicinarmi a lui e, mentre lo omaggio di un’affettuosa testatina alla sua
guancia, gli sussurro: “Capo, c’è una cosa che dovrei dirti…”
Il Capo ha un sussulto e mi scruta preoccupato; di solito
questa è la mia tattica per comunicargli le cattive notizie. Subito guarda
dentro la casetta per controllare se ODOACRE, l’istrice che ogni notte viene
con la famiglia a banchettare nella nostra ciotola delle crocchette, si sia di
nuovo fregato qualche attrezzo che – lui - ha imprudentemente dimenticato a
terra.
Gli attrezzi ci sono tutti, compresa la matassa di spago e i
rotoli di nastro adesivo.
Il Capo tira un sospiro di sollievo.
Poi comincia a
controllare il bosco preoccupato che abbiano abbandonato l’ennesima mamma gatta
con i suoi innumerevoli figlioletti. Ma niente, se ci fossero stati si
sarebbero sicuramente presentati al pasto.
Altro profondo sospiro di sollievo.
“Allora?” mi chiede. “Sputa il rospo!”
“Capo…” inizio titubante, “noi avremmo pensato di fare un
blog con tutti i mici di Monte Malbe come protagonisti.”
“Un blog? Quella cosa su Internet? Con tutti i sacchi di
pulci di Monte Malbe?”
“Sì! Sì! Con tutti i gatti, anche quelli della Reggia!”
“Ahahahah!” scoppia a ridere. “Ma se siete più ignoranti
delle scarpe sfondate di un montanaro! Come pensate di realizzarlo? Non contate
sul mio aiuto!”
“Veramente noi…”
“Voi…”
“Noi… l’avremmo già realizzato. Siamo già nella rete.”
Nel pesante silenzio che segue tutti i randagi stanno
trattenendo il fiato e si preparano alla fuga precipitosa, lo sguardo del Capo
passa dal perplesso all’ebete.
“Come sarebbe a dire: L’abbiamo già realizzato? Chi vi ha
autorizzato?”
“SERPOTTO, in qualità di avvocato ci ha procurato tutti i
permessi.”
“SERPOTTO... avvocato? Quell’inutile palla di lardo? E… i
soldi? Dove li avete rubati, stavolta?”
“E’ gratis! Poi… non svaligiamo più le cassette
dell’elemosina nella chiesa.”
“Bravi! L’ultima volta mi siete costati 200 Euro… e ancora
aspetto che me li rendiate.”
Vedo SKA, il Tesoriere della Colonia, dileguarsi
silenziosamente nel bosco.
“Un’altra cosa:” continua il Capo, “per andare su Internet
occorre un computer e un collegamento. Chi è stato il coglione che ve l’ha
concesso?”
“Tu, Capo. Abbiamo utilizzato il tuo computer e il tuo
collegamento.”
“Il mio computer e…
Ma come avete fatto? AHHH! PERICLE!!! MALEDETTO! Ecco perché è una
settimana che dorme sulla mia scrivania! Mi ha rubato tutte le password!”
La Colonia si spopola rapidamente dei randagi che cercano,
prudentemente, rifugio sugli alberi, neppure fossero arrivati i cani lupo della
Finanza.
“ASSOLUTAMENTE NO! Ora torno a casa, prendo a calci PERICLE
e cambio tutte le password di accesso!”
“Ma, Capo…”
“Capo un cazzo! Ladri e sfruttatori! Volete il computer: ve
lo comprate! Il collegamento? Lo rubate al Wi-Fi del convento! Perché ci devo
rimettere io?”
“Ma, Capo…” provo ad obiettare.
E’ BARTOLOMEO, il facoltoso
Faccendiere-Biscazziere-Trafficone della Colonia che viene in mio aiuto.
“Capo, non ci rimetti nulla, anzi, puoi guadagnarci bei
soldoni.”
“Soldi?”
“Certo soldi! Potrai comprare la Land Rover nuova, fare la
piscina alla Reggia…”
“Ma va là! Land Rover… piscina… mi accontenterei di poter
ricomprare il compressore che si è rotto ieri.”
“Compressore?” indaga BARTOLOMEO. “Conosco giusto un amico
che ha una partita di compressori nuovi da vendere, mica di quelli cinesi! Roba
di gran marca e… a prezzi stracciati.”
“Ma dai…”
“Domani pomeriggio vieni in Colonia con i contanti – accetta
solo quelli – e la liberatoria firmata per l’utilizzo del tuo computer. Al
resto penso io.”
“Quanto?” chiede il Capo.
“Porta quello che vuoi spendere; con INTREPIDO si può
trattare.”
Il Capo se ne va col pensiero del compressore nuovo (di gran
marca) in testa.
“BARTOLOMEO!” lo rimprovero. “Ancora a trafficare con
INTREPIDO?”
“Che vuoi… è nu bravo guaglione!”
INTREPIDO è il Ricettatore di Monte Malbe, non è un gatto
della Colonia; naturalmente vive dentro al convento.
Una strusciatina affettuosa dal Vostro TAZZA
INTREPIDO (il Ricettatore di Monte Malbe) |
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