Era da giorni che monitoravo la casetta nel bosco; qualcosa non tornava, il consumo di crocchette era aumentato in maniera vertiginosa. Le 4 ciotole a disposizione per gli spuntini diurni dei Coloni sempre ripulite, ma non a specchio, quindi niente volpi o canidi in genere, la ciotola con le crocchette più economiche (per gli ospiti) poco usata, quindi niente altri tipi di selvatici. Niente cacche di ricci ma nel fondo delle ciotole rimanevano molti rottami di crocchette sgranocchiate e briciole varie. Sembrava quasi che qualche mamma portasse i suoi piccoli a banchettare di notte, o qualche anziano gatto vagante e forastico, con problemi ai denti, venisse a nutrirsi abbondantemente. L'idea della foto trappola per controllare quello che succede quando non ci sono sta sempre prendendo più piede.
Ieri stessa scena: tutto ripulito, ma con un paio di tracce evidenti e inequivocabili: riccio.
Uno solo non ce la farebbe a mangiare tutto quel ben di Dio, due, tre o quattro riempirebbero di cacche anche un condominio.
Poi, in una delle cucce esterne ho trovato uno dei colpevoli: riccio, ancora piccolo, quindi giovane, bello e che dormiva beato tra le coperte.
L'ho lasciato in pace; siamo noi (gatti compresi) che abbiamo invaso il suo territorio e un minimo di risarcimento glielo dobbiamo.
Volpi, che ripuliscono a specchio le ciotole, istrici, che le ciotole se le fregano, sicuramente tassi, anche se mai avvistati, faine, che però preferiscono l'umido mai lasciato per la notte, puzzole e lupi, di cui si ha la certezza della presenza anche se mai avvistati, daini e cinghiali, che però non possono oltrepassare la recinzione di protezione anti intrusione. Orde di felini vaganti, la maggior parte abbandonati e che stentano a ricostruirsi la vita e la casetta è un prezioso punto di appoggio. Poi chissà quali altri animali notturni bazzicheranno la Colonia.
La foto trappola sta diventando quasi indispensabile per conoscere i segreti della vita notturna del Monte.
Intanto, dopo l'arrivo anticipato del cuculo registriamo pure il risveglio dei ricci, anche quelli giovani che sono sopravvissuti al letargo. Li accettiamo; ripeto, siamo noi (gatti e gattaro) che abbiamo invaso il loro territorio e dobbiamo in qualche modo ricambiare la cortesia e non essere molesti. Le altre numerose e piccole prede che trovo defunte quasi giornalmente nello spiazzo della Colonia mi dicono che col buio notturno la vita del Monte cambia radicalmente. Per quegli animaletti predati provo dispiacere, ma nulla posso farci, dicono sia la legge della Natura.
Abbiamo appena trasmesso un documentario senza immagini di GEO: notte a Monte Malbe, la vita intorno alla Colonia Nuova, ottimo per i non vedenti dotati di immaginazione e abbastanza noioso per gli altri. Ma che ci volete fare: la foto trappola prima o poi la troveremo "in prestito", piazzata da qualche altra parte!
GEO consiglia: non lasciate foto trappole incustodite a Monte Malbe!
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