venerdì 26 aprile 2024

ARCHEOLOGIA FELINA

 





 L'ETA' DELLE COLONIE






Ieri, salendo alla Colonia della Scuola, mi sono perso in un profondo pensiero: quale, tra quelle del Monte, è la Colonia più vecchia esistente?

Pensiero ozioso; prima del Blog non esistono riferimenti certi della presenza di Colonie, intese come gruppi di gatti con strutture a loro dedicate e seguiti in maniera costante e non gruppi di gatti randagi abbrancatisi in un posto perché più semplice per reperire cibo per la sopravvivenza. Si vive solo di ricordi, anche datati.

COLONIA VECCHIA DI MONTE MALBE (EX DEL CONVENTO)

Che io ricordi avevo ancora i calzoncini corti e già alla Colonia Vecchia c'era un gruppo di gatti randagi, arrivati chissà da dove e lì stabilitosi forse perché dal Convento arrivava ogni tanto del prezioso cibo. Parliamo della metà degli anni '60, quando la Colonia Vecchia terminò il suo mestiere di tiro al piattello e anche il piccolo bar, situato proprio sopra quelli che sarebbero diventati i loro locali per dormire chiuse in maniera definitiva. Poi si vive solo dei racconti del Gattaro Umberto, da decenni frequentatore e sponsor di cibo per i gatti presenti. Racconti che parlano della vecchia Ninetta con la sua gallina che veniva a nutrirli giornalmente, del padre del Professor Mercati che metteva loro nomi strani, peggio dei miei: BERENICE è un suo brevetto. Di quel signore, di cui non ricordo il nome, che arrivava con l'Apetto e ogni tanto se ne portava via inconsapevolmente qualcuno che voleva farsi un giretto tra la civiltà. Di Fiorella che sterilizzò anche le pietre della chiesetta ed era famosa per lasciare uno sporco da post burrasca marina sulla spiaggia.

Poi è arrivato il Capo, il gattaro ufficiale di Monte Malbe, forte della sua esperienza delle Colonie di San Domenico e del curvone di San Marco, e la sua mania di organizzare tutto e rendere più facile la vita ai randagi.

Era luglio 2004, riscoperta quasi per caso, la Colonia Vecchia subì un vero terremoto fino a trasformarsi in Colonia Nuova di Monte Malbe fino a quella che è oggi. Dei tempi passati rimangono solo i ricordi confusi di Umberto e una foto in bianco e nero che ritrae la vecchia BERENICE cucciola con la sorella MICIA e la mamma, BERENICE anche lei, nel 1992 alla Colonia Vecchia. Per il resto, gran parte lo avete letto nel Blog dal 2013.


Un giovane TAZZA nei locali dell'ex bar
Aprile 2008

COLONIA DE I MORTI DI FAME

Si presume che I Morti di Fame esistano da quando il posto era abitato e numerosi annessi dati in affitto. I miei ricordi arrivano solo ad una sporadica visita, credo nel 2005, insieme ad un'amica incaricata di nutrire il branco: tutti gatti neri o bianco neri, imparentati tra loro, con frotte di cuccioli che scorrazzavano e giocavano tra loro. Quel giorno uno era finito e bloccato dentro alla tubazione di una fognatura: per liberarlo usai le maniere giuste, due metri di tubazione fu divelta e il piccolo salvato. Poi ci pensò UAUEI a farmi ritrovare quella Colonia di disperati; oramai in pieno abbandono e i gatti lasciati a loro stessi in quanto il posto era diventato disabitato. Di quel nutrito gruppo di gatti ora resta solo ECCOLA, probabilmente abbandonata là da un vecchio inquilino.


Il gruppo de I Morti di Fame con ECCOLA vicino alla Panda
Ottobre 2017

COLONIA DELLA SCUOLA

L'"acquisizione" più recente, quasi 2 anni fa, anche se là da molto tempo esistevano già gatti padronali, della famiglia contadina, ma disgraziati come i randagi delle altre colonie. Mesi fa ho visto un documentario su Rai Storia che trattava della Perugia industriale degli anni '60 del secolo scorso e il contrasto di come ad appena 6 chilometri dal centro della città esisteva una scuola elementare mista e pluriclasse in un casolare dove la maestrina, venuta dal nord, era dovuta arrivarci col trattore che di strade ancora al Monte non se ne parlava. Nel filmato compare di sfuggita un gatto che scende le scale: probabilmente un'antenata della vecchia LOTTA. Andai a parlare con la famiglia contadina circa nel 2015 per risolvere il problema sterilizzazione, almeno delle femmine: sapevo che fine facevamo le numerose cucciolate che nascevano. Non se ne fece nulla: i gatti i gatti erano considerati oggetti di proprietà come i paletti per la recinzione delle pecore ed intoccabili. A distanza di 10 anni la mentalità non è cambiata, ma il benessere dei gatti residenti sì! Ora vengono curati ed accuditi giornalmente e anche la Scuola è un luogo disabitato, seguendo il destino di tutti i casolari e piccoli borghi del Monte. Di quella visita ricordo solo una gatta tricolore, malmessa e magra come un chiodo che non ho poi ritrovato.


14 maggio 2022
Si cambia vita!

LE ALTRE
Esistono altre Colonie poi al Monte: quella de La Zita, estintasi temporaneamente con la scomparsa di MEO/TRUTTRU'. E la Colonia del Maneggio, detta anche di Tanella, seguita da i pochi abitanti rimasti e dove si è trasferito il "nostro" UAUEI. Poi gruppi di gatti padronali seguiti (Biscarini e l'Agriturismo) che comunque ogni tanto vengono a trovarci alla Colonia Nuova. 


TRUTTRU'/MEO
a La Zita - Maggio 2015


UAUEI
a Tanella - Gennaio 2024

Poi c'è la Reggia, croce e delizia, dove soggiornano i più sfortunati tra gli sfortunati: quelli che hanno un qualche deficit o subito traumi importanti, il gruppo più numeroso, quelli che non sono curiosi delle altre Colonie, o le hanno già conosciute e le evitano come la peste. I privilegiati, insomma. Dal 1986 la Reggia accoglie gatti abbandonati che arrivano da soli, recuperati o menomati o geriatrici. 


PALLINA
Una delle prime gatte della Reggia, figlia di gatta randagia arrivata con la sorella e la mamma.

Al Monte non ci annoia coi gatti!

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