Lì veramente si vivono tempi duri; le restrizioni alla circolazione per COVID-19 hanno fatto si che l'afflusso di visitatori al cimitero sia letteralmente crollato e i gatti della Colonia non beneficiano più di quei piccoli rifornimenti che arrivavano solitamente dai visitatori del fine settimana.
Ad aggravare la situazione ci sta pure il divieto per quei pensionati che hanno gli orti nelle vicinanze; naturalmente tutti hanno un gatto, maschio e intero, che serve fondamentalmente per acchiappare i topi.
Ma, come gli spinaci, le carote e i ravanelli si sono seccati per carenza di acqua e cure, anche i topi dovrebbero essersi estinti.
E questi gatti hanno cominciato a spostarsi in cerca di cibo, trovando un'inaspettata oasi dotata di crocchette (finché non finiscono) e cibo umido 3 volte a settimana.
I topi superstiti hanno tirato un sospiro di sollievo.
Dal 16 marzo sono arrivate comitive di gatti sconosciuti ed affamati.
In verità il primo arrivo c'è stato in tempi non sospetti: il 23 gennaio è arrivato SOFFIO, quindi si tratta del primo abbandono dell'anno visto che continua a frequentare con costanza la Colonia ed è quasi sempre presente ai pasti.
23 gennaio 2020 Debutto di SOFFIO |
4 marzo 2020 L'arrivo di ARIEL |
16 marzo 2020 Primo pasto per OMAR |
20 marzo 2020 ASSO/NERINO tra ARIEL e SOFFIO |
Tutti e tre maschi, tutti e tre interi.
MANGO, che è tornato a mangiare anche altre volte, BIO, di cui si sono perse le tracce e SPLENDIDO, un vecchio e massiccio tigrato con le orecchie devastate dagli acari e senza un occhio, l'unico che non si è fatto fotografare.
21 marzo 2020 L'asimmetrico MANGO |
21 marzo 2020 BIO |
30 marzo 2020 GIUA' |
Comunque ho fatto una scommessa con me stesso: forse ne rimarranno 4 di questi finora arrivati.
Non so se sperare di vincerla per non perderla con numeri superiori!
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