Per una settimana ha preteso il pasto a domicilio che non si fidava a mangiare con tutti quegli altri gatti sconosciuti.
Poi l'ho costretto a cedere, soprattutto per cercare di capire che razza di gatta fosse (fu battezzata TOSCA) e scoprire poi che era un maschio sterilizzato.
Portato alla Reggia perché in Colonia sarebbe durato un Amen ci ha messo 3 anni buoni per fidarsi delle carezze e un altro per capire che sono piacevoli e chiederle. Ancora fugge se ti vede con una scopa in mano (apposta ho comprato la Dyson), ha smesso di essere un piscione seriale ma non riesce a mangiare l'umido dentro la ciotola, neppure se lo piazzi in una zuppiera da 24 persone.
Ora è il perfetto gatto di casa; controlla che gli altri non sporchino, che chiuda a chiave il portone la sera, che spenga le luci dove non servono e il gas quando sul fornello non ci sono tegami. Lo sto addestrando a fare la lista della spesa e stendere il bucato; comunque ha già dichiarato che mai, e poi mai, stirerà le mie magliette.
Uno dei primi pasti di TOSCO in Colonia Dicembre 2015 |
Reggia - Aprile 2020 TOSCO ha finalmente imparato a salutare con la coda |
Nessun commento:
Posta un commento