Da diversi giorni non parlo di quello che dovrebbe essere un nuovo ingresso alla Reggia: il fobico CERCHIO.
CERCHIO è fuori casa, viaggia nascosto ed invisibile agli occhi umani, non socializza con i colleghi. Le probabilità lo danno in fondo al bosco, ai confini con il fosso, luogo appartato e protetto, autostrada dei selvatici che vengono nottetempo a trovarci.
Ma, per quanto sia guardingo negli spostamenti si è riusciti ad avvistarlo.
Una mattina, con la luce solare, si è presentato nei pressi della terrazza, probabilmente richiamato dall'odore del cibo e dai colleghi che ne banchettavano.
Visto, chiamato per fargli capire che un piattino stava arrivando anche per lui, è subito scappato nel bosco facendo perdere le sue tracce.
Ho provveduto a lasciargli un piattino lungo la strada che percorre per avvicinarlo a casa, ritrovandolo poi sempre vuoto, ma non so chi sia stato il beneficiario: gatti di casa perennemente affamati e che gli fanno capire che se vuole il Bundy se lo deve guadagnare il nuovo tigrato o selvatici che attratti dall'odore hanno trovato quel regalo inaspettato. Nel dubbio ho smesso di lasciare piattini di paté nel bosco; i gatti di casa hanno ragione, se CERCHIO vuole il Bundy se lo deve guadagnare.
Poi è stato avvistato fuggevolmente ancora di mattina mentre faceva una perlustrazione sopra la legnaia. Neppure il tempo di chiamarlo, CERCHIO è fuggito via come il vento.
L'altra notte altra sorpresa. Durante un mio risveglio sono sceso in cucina a bere qualcosa e ho sentito il classico rumore di crocchette sbranate presso la postazione della terrazza. Ho sbirciato per curiosità dagli spiragli della persiana solo per scorgere un gatto scuro, ma era notte, fuggire via appena si sentiva osservato.
Probabilmente CERCHIO a nutrirsi fuori da sguardi indiscreti e gatti curiosi. Probabilmente, però, ma l'atteggiamento è il tipico dei gatti che non si sentono di casa e vengono a fare un pieno gratis.
Non tiro ancora conclusioni; CERCHIO può essere ovunque, ma il fatto che vicina sotto al fosso, altro punto di rifornimento gratuito non lo abbia avvistato mi fa pensare che CERCHIO sia ancora nei paraggi e si muova solo nottetempo, quando tutto è più tranquillo.
Sarà una lunga partita, non credo di vincerla, ma spero che CERCHIO trovi il suo equilibrio e dia, ogni tanto, segni di vita tangibili.
La signora che me lo ha consegnato ha richiesto un video della presenza in casa di CERCHIO, mi sono messo a ridere. Tutto ciò dimostra che ancora coi gatti non ci abbiamo capito un cazzo: continuiamo a pensare con la testa di umani sul loro destino, e non con la testa da gatto.
Con CERCHIO è stato fatto un enorme errore, a mio avviso: toglierlo dal territorio dove si stava ambientando, chissà dopo quali e quante avventure non positive per lui, per inserirlo in un nuovo sconosciuto luogo con un umano e altri gatti sconosciuti.
CERCHIO non era bisognoso di essere soccorso, solo a forte rischio investimento con un paio di strade veloci e trafficate che attraversavano il suo territorio.
Ho sbagliato io, lo ammetto, a fidarmi di valutazioni che non ho fatto personalmente ed accettare un gatto non in difficoltà o ferito; ogni tanto ci cado ancora.
I gatti non vanno mai spostati, lo dico sempre, a meno che non siano in grave difficoltà o rischio o piccoli, molto piccoli senza mamma, che il loro territorio ancora se lo devono costruire e qui o là per loro è la stessa cosa.
Incassiamo silenziosamente anche questa sconfitta, mentre i soliti umani dalle mani pietose gongolano per aver "salvato" un altro randagio da una vita di stenti.
Quando dobbiamo pensare ad un gatto pensiamo con la testa di un gatto!
Nessun commento:
Posta un commento