lunedì 15 agosto 2022

GLI IMMIGRATI - BORA

 Ottobre 2020

Colpito al cuore adotto dalle Premiate Officine ASL di Collestrada il terzo gatto della storia.

I primi erano due catorci che non erano riusciti ad adottare: il primo, VITTORIO, un gatto adulto, quasi vecchio, forastico e FIV positivo. L'unica soluzione per toglierlo dalla gabbia, dopo svariati mesi di detenzione era quella di trovare una Colonia compiacente; finì alla Colona Vecchia e morì dopo un paio di anni a quella Nuova.

Il secondo era lo scarto di una cucciolata che marciva da solo in gabbia da tre mesi dopo che i fratellini erano stati adottati, LIQUIRIZIA; uno scarto in tutti i sensi e FIV positivo pure lui. La sua vita fu breve ma, spero, felice alla Reggia.

La terza, tanto per cambiare, è un catorcio pure lei. Recuperata dopo un trauma da investimento da cui è rimasta ipovedente, raffreddata e con la tigna. 

A distanza di 21 giorni riconosce l'umano che le ha fatto due coccole e comincia a pregare "Capo, Capo, portami via di qua!"

Fu portata via dall'umano mosso a compassione e ora vive la sua vita beata, seppur ipovedente e con rinite cronica, alla Reggia.

La micia si chiama BORA, la leggenda narra che fosse stata recuperata mezza tritata, a Fontana, sul versante opposto di Monte Malbe, insieme ad un fratellino tigrato, apparentemente sano e subito adottato.

BORA è una gatta eccezionale e sprizza gratitudine ogni volta che mi vede; ho fatto un buon affare!

P.S. Dopo altri 15 giorni dentro allo stesso gabbione era tornato il fratellino tigrato adottato, restituito perché aveva preso la tigna.

Stavolta ho rifiutato l'affare...



BORA dentro al gabbione della ASL
Un amore a prima vista

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