Oggi, dopo una sorpresa tutta da verificare e analizzare con cura in Colonia, la seconda tappa pomeridiana è da I Morti di Fame.
Qui subito un'altra sorpresa, nell'uliveto sotto la villa.
Una gatta beatamente stesa al sole in mezzo al prato.
Salgo da I Morti di Fame, che hanno la postazione cibo appena 50 metri sopra alla gatta avvistata, e comincio l'irresistibile richiamo del gattaro che scodella morbido e profumato paté in preziosi piatti di ceramica fiamminga. Nulla.
Allora parte il richiamo delle gustose e fragranti crocchette alle ostriche bretoni appena versate su vassoio di fine argenteria. Nulla.
Infine parte il chiassoso richiamo del gattaro inquieto a base di fischi e allocuzioni inenarrabili. Di nuovo nulla; la gatta non si palesa.
Scendendo per tornare alla base e la gatta sta ancora là, tranquilla e beata. Sicuramente è sorda, la spiegazione del gattaro.
Si scende dall'auto e ci si inerpica su un greppo con quasi tutto il necessario per nutrire l'animale in difficoltà.
E' gatta, non ha poi così fame ma gradisce un mezzo piattino di Bundy, è socievole e pulita; probabilmente è stata abbandonata da poco, visto che lì di case ce ne stanno solo di semidiroccate.
Si torna all'auto a prendere la portaerei (il trasportino di emergenza in plastica) quando un "Meo!" mi fa drizzare le orecchie e la memoria.
"Vuoi vedere che..." Rapida scorsa al telefonino per verificare nel Blog alcune vecchie foto e... zac!
"TRUTTRU' (detta anche MEO)!!! Ancora tu qua a vagabondare?"
TRUTTRU'/MEO è una gatta già precedentemente "salvata" ma facente parte di una micro colonia di 2 gatti, 2 cani e 1 volpe (a Monte Malbe si vive tutti in pace) a La Zita, borgo rurale semidiruto a 500 metri da I Morti di Fame, gestita dall'amica gattara Maya a cui ho provveduto a girare le foto e le info.
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