LA PAUSA INVERNALE
Prima di finire l’anno il Capo
decise di impegnarsi nella raccolta
rottami.
Dall’ambulatorio dell’ASL
tornò, insieme al gatto sterilizzato di turno, con un rudere tigrato, adulto e
con mille problemi. Asociale quanto basta, FIV positivo che cominciava a essere
sintomatica con la stomatite, decisamente non messo benissimo, anche per la sua
avanzata età, lo liberò in Colonia in un tiepido pomeriggio di novembre, per
poi non toccarlo più (era asociale!).
Fu battezzato VITTORIO, niente
sommergibili stavolta.
Insieme a lui portò anche una
micia adulta tigrata, sempre ex ASL, che però rimase in Colonia solo qualche
giorno, poi scomparve nel nulla. L’aveva chiamata CASSIA, forse non le piaceva
il nome.
- Ed ora inizia la tregua! – le
ultime parole famose del Capo, riferendosi al periodo invernale, solitamente
poco foriero di abbandoni.
Infatti da dietro la recinzione
del giardinetto si materializzò subito un gatto rosso, magrissimo ma aggraziato
nei movimenti.
- Un’altra femmina? – l’unica
cosa comprensibile tra una sequela di improperie.
Asociale pure lei quanto basta,
ma sempre presente al pasto pomeridiano, anche se lo consumava in zona nascosta
e protetta.
Altro battesimo volante e la
rossa CORNIOLA entrò a far parte della nostra famiglia.
Quando finalmente decise che
del Capo ci si poteva fidare uscì allo scoperto ma venne subito ingabbiata per
la sterilizzazione (scoprendo che la micia CORNIOLA aveva due pallucche sotto
la coda abilmente mimetizzate).
- Non importa! – commentò il
Capo –CORNIOLA è e CORNIOLA rimane! Così nella prossima vita impara a mostrare
subito il sesso!
L’ultimo arrivo alla vigilia di
Natale: un gatto adulto bianco e nero, schivo e rintanato sempre in una tana
sotto una grande pietra vicino al giardinetto. Fu battezzato ROCCO e anche lui,
dopo pochi giorni svanì nel nulla.
Si conclude così il 2008; quattro
anni passati, prima erano in otto alla Colonia, poi è arrivato TAZZA e dopo di
lui tanti altri, me compreso.
Alcuni sono stati adottati,
altri sono scomparsi nel nulla, qualcuno è morto, come sempre succede.
TAZZA ha fatto un grande sforzo
per ricordare gli episodi salienti dei primi tempi della Colonia passandomi
poi, purtroppo, il testimone.
Molti amici non li abbiamo
ricordati, o perché sono stati poco tempo con noi o per una semplice
dimenticanza.
Con l’aiuto dei più anziani,
ROSINA (della Colonia) –che ora vive alla Reggia, insieme alla ROSINA di Casa-
in primis, ricorderò i nomi di questi vecchi amici dimenticati:
CIPRIA – VOLPINO – FLAMINIA –
APPIA – SALARIA – GONDAR – PERLA – CENERE – NARSETE.
Il Vostro SAETTA (attuale memoria storica della Colonia)
Ci siamo dimenticati della microscopica APPIA! Colonia Vecchia - Ottobre 2007 |
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