TRE PER TRE!
L’invasione dei piccoli
continuava senza sosta, in una settimana ne raccattammo altri sei; il Capo era
prossimo al ricovero nell’ospedale psichiatrico.
Lo capimmo appena scoprì tre
nuovi scriccioletti buttati dentro al nostro dormitorio senza troppi
compimenti: prima impallidì, poi ringraziò il Signore (con il suo
personalissimo modo di esprimersi, mezzo masticato tra i denti) infine li
catturò tutti e tre senza rischiare falangi o dita intere. I tre nuovi erano
piccoli ma decisamente socializzati.
La luce di allarme delle
condizioni psichiche del Capo si accese appena li battezzò: BIM, BUM e BAM in
memoria di una vecchio programma televisivo per bambini che era costretto a
guardare con la sua piccola, ma che aveva lanciato un formidabile conduttore
televisivo. Se i piccoli fossero stati due probabilmente li avrebbe chiamati
Paolo e Bonolis.
BIM, BUM e BAM furono
fortunatissimi, in quattro e quattr’otto trovarono casa, separatamente. Di loro
non avemmo più notizie.
- Visto come si fa? – commentò
il Capo appena affidato l’ultimo (BAM, uno dei due bianconeri).
Tempo di assaporare l’attimo di
effimera gloria e soddisfazione per scoprire tre nuove sorprese nel
giardinetto: tre fratellini di 12-15 settimane di vita, uno differente
dall’altro.
Stavolta il Capo si impegnò di
più (pur sempre ringraziando il Signore), almeno con i nomi: si affidò a nomi
di civiltà oramai scomparse.
Gli etruschi BAST
(similcertosino), ARIES (il bianconero che è ancora la migliore vedetta tra i
gatti della Colonia) e la romana JULIA, una tricolore coccolona e per questo
quasi subito adottata.
- Tre ne vanno, tre ne tornano…
- il trito commento del Capo, oramai rassegnato ad accudire una Colonia
cresciuta a dismisura.
Ma non sapeva ancora cosa ci
aspettava il prossimo anno…
ARIES alla Colonia Vecchia - Maggio 2009 |
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