martedì 6 ottobre 2015

LA STORIA DELLA COLONIA

Il Giovin SAETTA
Novembre 2006




GLI ALTRI









Cerchiamo di riepilogare: in tutto al Capo avevano omaggiato 19 cuccioli di varie età, sesso, colore e patologie. OMBRA e ARADAM, i primi arrivati, erano subito stati adottati, SARACCA fece una brutta fine, ROMEA fu trasferita alla Reggia, quindi rimanevano 15 cucciolotti in Colonia (per la verità erano 14, in quanto CAROLINA ancora stava in terapia alla Reggia).
Una vita d’inferno, se la Banda, come l’avevamo rinominata, ti prendeva sotto tiro eri finito.
Nonno SAETTA qua! Nonno SAETTA là! Dai! Tutti a giocare con la coda di EMILIA! Acchiappiamo la PIMPI!
Il Capo capì l’antifona e cominciò a sfoderare la sua arte di venditore: in poche settimane piazzò 6 piccoli presso delle buone famiglie. RONFO, RAMPICHINO e RICCIOLINO (tutte femmine, naturalmente) furono i primi a sloggiare dal nostro giardino, seguiti da BIS e ORSETTO. Poi toccò a CERBIATTO. In 8 si cominciava a ragionare, ma diventammo subito 9 con l’arrivo della guarita CAROLINA.
Il Capo cominciò a tirare le somme, oramai eravamo alla fine di settembre e si sperava che gli abbandoni fossero cessati, purtroppo pure le possibili adozioni.
Conscio che il selvatico CASTROL, unico maschio tra i 9, non avrebbe avuto la minima speranza per un’adozione e forse neppure le 8 femminucce, il Capo ci fece un discorso basato sulla solidarietà e sul fatto che si poteva benissimo dormire in due in una cuccia.
- Ci vorrebbe una botta di culo! – commentò ATTILA, per nulla contenta di dividere la sua cuccia con un rompiscatole di poche settimane.
E la botta di culo, inaspettata, arrivò!
Sotto forma di una bella, gentile e giovane signora, amica del Capo, in procinto di inaugurare un agriturismo poco fuori Perugia.
- Sergio (non ho mai capito perché gli umani chiamassero il Capo in maniera differente) ce li avresti due gattini piccoli da tenere dentro la struttura e abituati pure al giardino?
- Due? Con tutto quello spazio, solo due? Almeno tre!
- Sì! Due, tre non cambia nulla. Femmine? Allora le voglio già sterilizzate!
- Sterilizzate? Non è possibile! A meno che… ne prendi quattro.
- E sia. Prendo anche questa!
- No! Questa no! Ha la sorellina e non le voglio dividere. Scegline un’altra.
- Ma io voglio questa! 
- O tutte e due o prendi quella là.
- Va bene, tanto con te non si discute… ma tutte sterilizzate!
- Sterilizzate e con la promozione!
- Cioè?
- Prendi 5 e porti a casa 6!
- Ahahahah!
Zitto zitto il Capo imbarcò nella Land anche il sesto trasportino con CAROLINA, la più timida e bruttarella del gruppo e le consegnò, sterilizzate, a destinazione.
Dicono che la gentile signora non fece una piega, al contrario di OSSOBUCO che ancora sperava che il Capo mantenesse la sua promessa.
Rimasero solo in tre in Colonia: il selvatico CASTROL e le sorelline VARICHINA e VESPASIANO (altra cappella del Capo) timide e di un colore grigio topo scialbo che non era piaciuto a nessuno.
Quasi tutti i componenti della Banda della Nursery ebbero alterne fortune. 
In Colonia VARICHINA fu adottata da un ragazzo l’anno successivo, VESPASIANO morì investita sotto la Colonia Nuova, CASTROL fu l’ennesima vittima di una scorribanda di cani fuggiti da una villa, su cui ancora pende una taglia.
Di tutti gli altri adottati solo CAROLINA, OSSOBUCO e LEA sono presenti all’agriturismo, insieme a RONFO e RAMPICHINO e BIS con le loro rispettive famiglie.
Naturalmente è ancora viva e vegeta, e sempre più splendida e fascinosa, la Regina ROMEA alla Reggia.
8 femmine; allora è vero che vivono più a lungo dei maschi!

Vostro SAETTA (attuale memoria storica della Colonia)

La timida CAROLINA con i postumi della tigna.
Colonia Vecchia - Settembre 2008

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